Conclave dell'ottobre-dicembre 1590
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Durata | dall'8 ottobre al 15 dicembre 1590 | ||
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Luogo | Palazzo Apostolico (Vaticano) | ||
Partecipanti | 54 (11 assenti) | ||
Decano | Giovanni Antonio Serbelloni | ||
Vice Decano | Alfonso Gesualdo | ||
Camerlengo | Enrico Caetani | ||
Protodiacono | Andreas von Austria | ||
Eletto Papa |
Niccolò Sfondrati Gregorio XIV | ||
Precedente |
Conclave del settembre 1590 | ||
Successivo |
Conclave del 1591 Innocenzo IX | ||
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Il Conclave dell'ottobre-dicembre1590 venne convocato a seguito della morte di Urbano VII avvenuta a Roma il 27 settembre 1590 a solo 12 giorni dall'elezione; si tenne nel Palazzo Apostolico dall'8 ottobre al 15 dicembre 1590 e vide l'elezione al soglio pontificio di Niccolò Sfondrati, che assunse il nome di Gregorio XIV.
Quadro generale
L'orazione funebre fu pronunciata il 6 ottobre da Pompeiu Ugonius (1550 c.a – 1614)[1] nella Basilica Vaticana alla presenza dei cardinali. La notizia della morte del papa fu una grande delusione per gli spagnoli e i dirigenti della Lega, poiché aveva promesso il suo appoggio alla Lega e di provvedere alla distruzione degli ugonotti [2].
Il conclave e l'elezione
Federico Corner (1531-1590), O.S.Io.Hieros. morì il 4 ottobre durante la sede vacante, quindi il Collegio Cardinalizio si ridusse di due membri rispetto al conclave del settembre 1590 compreso il papa eletto[3].
Cinquantadue dei sessantacinque cardinali entrarono in conclave lunedì 8 ottobre. Altri due arrivarono dopo: Andreas von Austria era presente e in veste di Cardinale Protodiacono, incoronò il nuovo papa[3]; mentre il Camerlengo Enrico Caetani, era tornato da Legato di Francia il 10 ottobre. Si temeva che sarebbero ripresentate le divisioni del primo conclave.
Il cardinale Marcantonio Colonna nutriva grandi speranze entrando in conclave consapevole della propria candidatura. Aveva Montalto dalla sua parte, ed era uno dei sette cardinali che avevano l'approvazione del re spagnolo. Ma l'opposizione del cardinale Carlo Borromeo con Markus Altemps, Innico d'Avalos d'Aragona e Francesco Sforza, insieme a Nicolas de Pellevé, William Allen e Carafa ne vanificò l'ambizione.
Vincenzo Lauro sarebbe stato un ottimo candidato di compromesso ma il Granduca di Toscana, aveva emanato un'istruzione per la sua esclusione.
Quando fallì anche l'ipotesi Aldobrandini crebbe l'attenzione verso l'ottantaseienne e infermo Gian Girolamo Albano, per un pontificato di transizione. Dopo tre settimane di scrutini inconcludenti, la fazione spagnola tentò più volte di avanzare la candidatura del cardinale vescovo di Albano Gabriele Paleotti, presente nella lista dei cardinali graditi al re Filippo. Era stato l'unico cardinale che si oppose a Pio V in Concistoro per l'aumento di una tassa per sostenere le guerre di religione in Francia. Allo scrutinio però ottenne solo diciassette voti. Il 4 dicembre ci fu la svolta quando Montalto, fece convergere i ventisei voti della sua fazione (per eleggere ne servivano trentasei) sul cardinale di Cremona, Niccolò Sfondrati, uno dei cardinali di Gregorio XIII.
Nel tardo pomeriggio del 5 dicembre fu eletto con tutti i voti dei cardinali a voce: con uno scrutinio, ma senza schede cartacee. Gregorio XIV fu incoronato l'8 dicembre e prese possesso del Laterano il 13 dicembre [4]. Il cardinale Ascanio Colonna, arciprete della Basilica Lateranense, lo accolse e fu incaricato di presiedere il suo insediamento.
Collegio cardinalizio
Il Sacro Collegio dei Cardinali era formato da 65 membri, 11 cardinali non parteciparono al conclave:
- Cardinale Decano: Giovanni Antonio Serbelloni (n. 1519, † 18 marzo 1591);
- Sottodecano: Alfonso Gesualdo, (n. 20 ottobre 1540, † 14 febbraio 1603);
- Camerlengo: Enrico Caetani (n. 6 agosto 1550, † 13 dicembre 1599);
- Cardinale Protodiacono: Andreas von Austria (n. 15 giugno 1558, † 12 novembre 1600);
- Governatore del conclave: Mons.Ottavio Bandini;
- Prefetto delle cerimonie pontificie: Francesco Mucanzio e Paolo Alaleone[5][6][7].
Note | |
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Bibliografia | |
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Collegamenti esterni | |
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