Stanislaw Jan Siestrzencewicz Bohusz
Stanisław Jan Siestrzeńcewicz Bohusz Arcivescovo | |
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Stanislaw Jan Siestrzencewicz Bohusz | |
Età alla morte | 95 anni |
Nascita | Zanki 3 settembre 1731 |
Morte | San Pietroburgo 1º dicembre 1826 |
Sepoltura | Chiesa di San Stanislao (San Pietroburgo - Russia) |
Appartenenza | Diocesi di Vilnius |
Ordinato diacono | 12 giugno 1763 |
Ordinazione presbiterale | 3 luglio 1763 |
Nominato vescovo | 12 luglio 1773 da Clemente XIV |
Consacrazione vescovile | Vilnius, 3 ottobre 1773 dal vescovo Jerzy Mikołaj Hylzen |
Elevazione ad Arcivescovo | 11 dicembre 1783 da Pio VI |
Incarichi ricoperti |
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Collegamenti esterni | |
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Stanisław Jan Siestrzeńcewicz Bohusz, in lingua russa Станислав Богуш-Сестренцевич, Stanislav Boguš-Sestrenzevič (Zanki, 3 settembre 1731; † San Pietroburgo, 1º dicembre 1826), è stato un rettore e arcivescovo lituano, primo arcivescovo di Mohilev, metropolita di tutte le chiese cattoliche romane dell'Impero russo, presidente del Collegio Cattolico Romano a San Pietroburgo.
Biografia
La formazione e il ministero sacerdotale
Nacque il 3 settembre 1731 nel villaggio di Zanki nel voivodato di Troki (l'attuale Trakai, nell'attuale diocesi di Vilnius) da Jan Siesrtzeńcewicz calvinista protestante e Kornelia z Odyńców cattolica.
Studiò a Slutsk al Calvinist Gymnasium, poi all'Università di Francoforte [1]. Dopo aver molto viaggiato in Europa, passando per Berlino, Amsterdam e Londra, nel 1751, con il grado di capitano della fanteria prussiana, tornò in patria a servizio nella cavalleria lituana, dove per più di dieci anni (1754-1763) fu educatore dei figli del principe Radziwill. All'età di 30 anni si convertì al cattolicesimo, l'arcivescovo di Vilnius Ignacy Jakub Massalski [2], lo avviò alla carriera ecclesiastica.
Ricevette il suddiaconato il 29 maggio 1763 e il diaconato il 12 giugno successivo. Fu ordinato presbitero il 3 luglio 1763 dopo una breve formazione teologica presso i padri scolopi a Varsavia. Successivamente, nel 1764, diventò canonico di Samogizia e decano di Vilensky, rettore a Bobruisk e Gomel, amministratore della diocesi di Vilnius per un biennio.
La nomina episcopale
Eletto vescovo titolare di Mallo, il 12 luglio 1773 fu nominato vescovo ausiliare in partibus infidelium della diocesi di Vilnius. La consacrazione episcopale avvenne il 3 ottobre seguente a Vilnius da parte del vescovo emerito di Smoleńsk Jerzy Mikołaj Hylzen [3]. Cavaliere dell'Ordine di San Stanislao nel 1773, con decreto di Caterina II del 3 dicembre 1773, e senza l'approvazione canonica della Santa Sede, fu nominato vescovo di Bielorussia con la subordinazione di tutte le Chiese romane e monasteri cattolici in Russia.
Dopo lunghi negoziati, Papa Clemente XIV gli diede un diritto limitato di giurisdizione ecclesiastica, proprio come vescovo delegato. Il 17 gennaio (28) 1782, l'imperatrice Caterina II gli conferì il titolo di arcivescovo di Mohilev; nominato da Pio VI arcivescovo della nuova arcidiocesi di Mohilev, l'11 o 12 dicembre 1783, ricevette il pallio dal nunzio apostolico Giovanni Andrea Archetti il 18 gennaio 1784. Lo stesso nunzio, sulla base dei poteri conferitigli da papa Pio VI nella bolla "Onerosa pastoralis officii" del 15 aprile 1783, approvò canonicamente la creazione della nuova sede con atto dell'8 dicembre (19) dello stesso anno.
Sotto lo zar Paolo I, organizzata la nuova amministrazione della Chiesa cattolica entro l'impero russo, con decreto del 28 aprile (9 maggio) 1798, l'imperatore eresse arbitrariamente l'Arcivescovo di Mohilev al grado di metropolita di tutti i cattolici romani di Russia, permettendogli di rimanere a San Pietroburgo.
Il nunzio Lorenzo Litta, con atto del 27 luglio (7 agosto 1798), confermò per l'arcidiocesi di Mohilev il titolo di "Arcidiocesi metropolitana" dei cattolici romani nell'impero russo. L'azione del nunzio fu approvata da Papa Pio VI nella bolla "Maximus undique" del 17 novembre 1798. Questo titolo ufficiale del primo metropolita è stato successivamente riservato a tutti i metropoliti di Mohilev, come "Metropolita di tutte le Chiese cattoliche romane nell'impero russo".
Nell'ottobre del 1800 cadde in disgrazia dello Zar Paolo I e venne esiliato, poi nel marzo del 1801, con la salita al trono di Alessandro I, fu liberato e quindi reintegrato in tutte le funzioni precedenti.
Con decreto del 13 novembre (25) 1801, lo zar Alessandro I istituì il Collegio Teologico Cattolico Romano a San Pietroburgo sottoposto alla giurisdizione dell'arcivescovo. Dal 1816, pur mantenendo tutti gli altri incarichi, governò la sede vacante di Vilnius.
Cardinalato
Il prossimo passo che l'imperatrice russa fece per rafforzare il potere della sua gerarchia ecclesiastica remissiva, era quello di ottenere la dignità di cardinale per l'arcivescovo di Mohilev. Papa Pio VI respinse la sua richiesta, sebbene nel 1785 fosse più volte inoltrata. In seguito, l'imperatrice usò il ricatto diplomatico per raggiungere il suo intento di creare cardinale l'arcivescovo Siesrzeńcewiacz.
Nel 1796, il Papa acconsentì alla promozione come un Malum neccesarium, ma subito dopo decise di ritirare il suo consenso e l'imperatrice Caterina II morì il 17 novembre 1796. L'imperatore Paolo I, suo figlio e successore che era ostile alla madre, revocò molte sue azioni ed iniziative, compresa la pressione per la promozione cardinalizia dell'arcivescovo Siestrzeńcewicz.
Nel 1798 il Papa concesse all'arcivescovo, e ai suoi successori, il diritto di portare la porpora cardinalizia, privilegio già avuto dall'arcivescovo di Gniezno dal 1749 e 20 anni dopo concesso all'arcivescovo di Varsavia.
Presidente del dipartimento Cattolico nel Collegio di Giustizia, gli è stato conferito l'Ordine Imperiale di Cavaliere di Sant'Alessandro Nevsky e l'Ordine di Sant' Andrea nel gennaio 1798. Superiore della Diocesi Cattolica in tutta la Russia, il 9 maggio 1798, acquisì autorità sui vescovi Greco Cattolici Ucraini nel 1799.
Grande elemosiniere dell'Ordine di Malta il 18 aprile 1799, è stato insignito della Grande Croce dell'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, nel 1799. Presidente del Collegio Teologico Cattolico Romano nel 1803, ammise a se stesso l'incarico di amministratore della diocesi di Vilnius, dopo la morte del vescovo Jerome Stroynowski nel 1815. Membro dell'Accademia Russa Imperiale nel 1807, gli fu pure conferito l'Ordine di Sant'Anna e l'Ordine di San Vladimiro.
Leale verso l'autorità dello zar, sosteneva la subordinazione della Chiesa Cattolica in Russia verso le autorità statali, ed essendo ostile nei confronti della Chiesa Uniate, contribuì alla sua liquidazione dalle terre che erano state sottratte nella suddivisione della Polonia. Di nuovo, la nomina del cardinale per la vecchia gerarchia fu sollevata nel 1816, ma dopo uno scambio di corrispondenza fra San Pietroburgo e Roma, l'allora Imperatore Alessandro I revocò definitivamente l'iniziativa presa.
La morte
Morì all'età di 95 anni il 1º dicembre 1826 a San Pietroburgo. Fu sepolto nella stessa Chiesa di San Stanislao che lui aveva fondato.
Onorificenze
Cavaliere dell'Ordine di Sant'Andrea (Impero di Russia) | |
Ordine di San Vladimiro | |
Ordine di Sant'Alexander Nevsky | |
Ordine di Sant'Anna | |
Ordine di San Giovanni di Gerusalemme (Croce di Malta) | |
Cavaliere dell'Ordine dell'Aquila Bianca (Polonia) | |
Ordine di San Stanislao (Polonia) | |
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale |
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santorio
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Vescovo Claudio Rangoni
- Arcivescovo Wawrzyniec Gembicki
- Arcivescovo Jan Wężyk
- Vescovo Piotr Gembicki
- Vescovo Jan Gembicki
- Vescovo Bonawentura Madalinski
- Vescovo Jan Małachowski
- Arcivescovo Stanislaw Szembek
- Vescovo Felicjan Konstanty Szaniawski
- Vescovo Andrzej Stanisław Załuski
- Vescovo Jerzy Mikołaj Hylzen
- Arcivescovo Stanislaw Jan Siestrzencewicz Bohusz
Successione degli incarichi
Predecessore: | Vescovo titolare di Mallo | Successore: | |
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Edward Dicconson ch |
12 luglio 1773 – 11 dicembre 1783 | Jean-Baptiste Pallegoix, M.E.P. ch |
Predecessore: | Arcivescovo di Mohilev | Successore: | |
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- | 11 dicembre 1783 – 1º dicembre 1826 | Kasper Kazimierz Cieciszowski |
Predecessore: | Primate di Russia | Successore: | |
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- | 17 novembre 1798 – 1º dicembre 1826 | Kasper Kazimierz Cieciszowski |
Note | |
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Bibliografia | |
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Collegamenti esterni | |
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