Beata Sibillina Biscossi

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Beata Sibillina Biscossi, F.L.D.
Vergine · Veggente · Mistica
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Beata
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Beata Sibillina Biscossi.jpg

dettaglio della Pala Bottigella di Vincenzo Foppa 1480 ca.
Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 80 anni
Nascita Pavia
1287
Morte Pavia
19 marzo 1367
Sepoltura cattedrale di Pavia
Conversione
Appartenenza
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Ordinato diacono
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Incarichi ricoperti
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Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi

Iter verso la canonizzazione

Venerata da Chiesa cattolica
Venerabile il [[]]
Beatificazione 1854, da Pio IX
Canonizzazione [[]]
Ricorrenza 19 marzo
Altre ricorrenze
Santuario principale
Attributi
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
Patrona di
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Incoronazione
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Erede
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Coniuge

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Consorte

Consorte di

Figli
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Collegamenti esterni
Scheda su santiebeati.it
Invito all'ascolto
Firma autografa
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Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, 19 marzo, n. 6:
« A Pavia, beata Sibillina Biscossi, vergine, che, rimasta cieca dall'età di dodici anni, visse per sessantacinque anni in clausura presso la chiesa dell'Ordine dei Predicatori, illuminando con la sua luce interiore i molti che ricorrevano a lei. »
(Santo di venerazione particolare o locale)

Beata Sibillina Biscossi (Pavia, 1287; † Pavia, 19 marzo 1367) è stata una vergine, veggente e mistica italiana del Terz'Ordine Domenicano.

Vita

Nacque a Pavia nel 1287, da una nobile famiglia (il nome originario ci è ignoto, essendo Sibillina evidentemente dovuto alla successiva fama di veggente); ma, rimasta orfana già in tenera età di entrambi i genitori, si adattò a fare la domestica, finché, appena dodicenne, perse completamente la vista. All'infelice fanciulla, come vuole la tradizione, sarebbe allora apparso San Domenico; l'adolescente si avvicinò ai Terziari domenicani (l'ordine laicale associato all'ordine domenicano), fu educata alla preghiera e alla contemplazione e a quindici anni, divenuta anch'ella Terziaria domenicana, fu accolta in una cella presso la chiesa di San Tommaso a Pavia, annessa all'importante convento domenicano della città. Qui dimorò fino alla morte, che la colse a ottant'anni.

Sibillina fu considerata una santa già in vita: visse in rigoroso ascetismo, preghiera e contemplazione. Aveva visioni estatiche e spesso profetiche, che la resero molto celebre. Anche uomini potenti tenevano in considerazione le sue profezie, alcune delle quali trovarono puntuale conferma. Molti devoti andavano a visitarla e a tutti dispensava consigli, esortazioni al pentimento, consolazioni, rivelava segreti.

Si spense il 19 marzo, come lei stessa avrebbe previsto e i suoi funerali furono solenni. Fu tumulata nella stessa chiesa di San Tommaso, nella cappella che fu poi ornata, per la devozione della famiglia Bottigella (la celebre pala di Giovanni Matteo Bottigella adornava l'altare della Beata Sibillina). La sua fama rimase grande anche in seguito e le furono attribuiti numerosi miracoli, che la fecero annoverare tra i beati.

La fonte originale per la sua biografia fu compilata da Tommaso da Bossolasco, priore della provincia domenicana della Lombardia superiore, pochi anni dopo la sua morte

Bibliografia
  • P. Terenzio, Vita della beata Sibillina de Biscossi pavese, Pavia 1857.
Collegamenti esterni