Beato Enrico Suso

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Beato Enrico Suso, O.P.
Presbitero
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al secolo
battezzata
Beato
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Beato Enrico Suso con il monogramma IHS inciso sul petto, Zurbaran 1640 ca.
Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 70 anni
Nascita Costanza
1296
Morte Ulm
25 gennaio 1366
Sepoltura Ulma[1], Chiesa del Convento di Diessenhofen
Conversione
Appartenenza
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Professione religiosa 1312
Ordinato diacono
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
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Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi

Iter verso la canonizzazione

Venerata da Chiesa cattolica
Venerabile il [[]]
Beatificazione 1831, da Gregorio XVI
Canonizzazione [[]]
Ricorrenza 25 gennaio
Altre ricorrenze
Santuario principale
Attributi
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
Patrona di
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Incoronazione
Investitura
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Erede
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Consorte

Consorte di

Figli
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Collegamenti esterni
Scheda su santiebeati.it
Invito all'ascolto
Firma autografa
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Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, 25 gennaio, n. 10:
« A Ulm nella Svevia in Germania, beato Enrico Suso, sacerdote dell'Ordine dei Predicatori, che sopportò pazientemente innumerevoli difficoltà e malattie, scrisse un trattato sull'eterna sapienza e predicò con assiduità il nome di Gesù. »
(Santo di venerazione particolare o locale)

Beato Enrico Suso, conosciuto anche come Enrico Susone (Costanza, 1296; † Ulm, 25 gennaio 1366), è stata una presbitero, teologo e mistico tedesco dell'ordine domenicano.

Biografia

Entrato molto giovane nell'ordine dei domenicani, fu per qualche tempo discepolo di Meister Eckhart presso lo Studio Generale di Colonia. Successivamente si trasferì a Costanza, dove ebbe l'incarico dell'insegnamento teologico.

Quando, nel 1329, la Chiesa condannò Eckhart per le sue dottrine, Suso lo difese apertamente e questo gli costò la rimozione dal suo incarico di docente. Dovette discolparsi davanti a un capitolo dell'Ordine Domenicano ad Anversa nel 1327.

Libero dall'insegnamento scolastico, si dedicò alla predicazione e alla direzione spirituale e fu in questo molto apprezzato dai suoi contemporanei.

Nel 1348 dovette trasferirsi a Ulma[1], dove rimase fino alla morte, avvenuta nel 1366. Il beato non fu sepolto nel sepolcro comune dei frati domenicani, ma deposto nella Chiesa del Convento di Diessenhofen presso Ulma. Fu beatificato nel 1831 da papa Gregorio XVI per viam cultus senza un processo formale di beatificazione.

Opere

Le opere di Suso furono scritte in gran parte in tedesco e raccolte in un unico volume dal titolo Exemplar, che comprende:

  • Vita (un'autobiografia)
  • Libretto dell'eterna sapienza
  • Libretto della Verità
  • Piccolo libro delle lettere

Altri scritti furono composti in latino:

  • Horologium aeternae sapientiae
  • Cursus de aeterna sapientia

Pensiero

L'itinerario della spiritualità così come la intende Suso è ben delineato nell'opera Vita. Si compone di tre gradi successivi:

La rinascita spirituale è il riflesso della generazione del Figlio dal Padre. La rinascita è dunque per l'uomo una sorta di divinizzazione, rappresentata da un inabissarsi totale in Dio, un'unione dell'essenza dell'anima con l'essenza di Dio[4].

La comunione con Dio in questa vita non ha però nessuna garanzia di indissolubilità. Il teologo insiste sul peccato che rimane nell'uomo anche se elevato allo stato di unione e sull'umiltà, necessaria specialmente a chi non è ancora giunto all'intima comunione con Dio.

Contesto storico

Quando Suso compose i suoi scritti di spiritualità, erano molto attivi movimenti pseudo-mistici a sfondo panteistico: Suso si rivolge in particolare contro i fratelli e le sorelle del libero spirito, un movimento che riteneva l'uomo perfetto e libero da ogni forma di peccato. Questo e altri movimenti insegnavano che l'uomo è incorruttibile dal peccato e capace di salvarsi da solo. Essi puntavano all'autoaffermazione dell'uomo, che era per questo libero da ogni obbligo religioso poiché partecipe dell'immutabilità e impeccabilità di Dio. Per questo l'opera di Suso è molto importante nella storia della spiritualità medioevale[5].

Note
  1. 1,0 1,1 Città extracircondariale del Baden-Württemberg, in Germania. È nota soprattutto per aver dato i natali ad Albert Einstein.
  2. In tedesco: Gelassenes Mensch.
  3. Suso definisce questa trasformazione "il ritorno dell'uomo al suo eterno esemplare".
  4. Poiché il teologo non riesce a definire in termini razionali questo inabissamento in Dio, egli lo indica con il termine "Nulla", o meglio "L'eterno Nulla".
  5. Philip Strauch definì Suso "Un cantore della mistica tedesca, ultimo poeta dell'alto medioevo tedesco".
Bibliografia
Voci correlate