Domenico La Bruna
Domenico La Bruna Presbitero | |
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Età alla morte | 64 anni |
Nascita | Trapani 24 febbraio 1699 |
Morte | Trapani 19 giugno 1763 |
Appartenenza | Diocesi di Trapani |
Ordinazione presbiterale | XVIII secolo |
Domenico La Bruna (Trapani, 24 febbraio 1699; † Trapani, 19 giugno 1763) è stato un presbitero e pittore italiano del barocco siciliano, attivo soprattutto a Trapani e provincia.
Biografia
Formazione e prime opere
Figlio di Domenico, mercante di origine messinese e di Rosalia, della quale non si conosce il casato. Sebbene il padre l'avesse indirizzato verso l'attività commerciale, Domenico era più propenso a seguire la sua vocazione religiosa, culminata con l'ordinazione presbiterale; nello stesso periodo, visto il suo talento per il disegno, si dedicò all'attività artistica.
A Trapani, La Bruna ben presto emerse fra i pittori tardobarocchi, insieme a Giuseppe Felice (1656 – 1734) e Giuseppe La Francesca. Il suo linguaggio espressivo e creativo è in parte riconducibile alla tradizione trapanese, alimentata in un primo tempo da Andrea Carreca (1590 – 1677), e successivamente da Felici, ma anche dal ricco e multiculturale ambiente palermitano tardobarocco con forti riferimenti all'opera e ai modi di Antonio Grano (1660 ca. – 1718), Filippo Tancredi (1655 – 1722), Olivio Sozzi (1690 – 1765) e, in particolare, di Vito D'Anna (1718 – 1769).
Alla fase iniziale della sua attività sono da attribuire le pale d'altare con la Deposizione di Gesù Cristo nel sepolcro e la Strage degli innocenti, entrambe nella Chiesa di San Tommaso di Canterbury a Marsala, in cui spiccano elementi compositivi tardo-manieristici, da lui acquisiti nella tradizione pittorica locale, oppure attraverso le stampe dei pittori classici.
Le opere successive appaiono conformate, in certo qual modo, sul naturalismo pittorico di Pietro Novelli (1603 – 1647) diffuso nell'area trapanese attraverso Andrea Carreca, confluito parzialmente in Felici, divulgatore di un linguaggio tardonaturalistico ma infiacchito dall'inclinazione devozionale dell'arte controriformata. A questa fase sono da ascrivere la pala con Sant'Alberto degli Abbati, conservata nella Chiesa di Sant'Alberto a Trapani, e le due con Sacra Famiglia, una nella Chiesa di San Giuseppe a Marsala e la seconda del Collegio dei gesuiti a Trapani, come pure la Visione di san Francesco d'Assisi alla Porziuncola custodita nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie a Marsala, attribuito inizialmente da Scuderi a Carrera.
A un periodo sotto l'influenza del palermitano Antonio Grano si deve far risalire la pala con la Sacra Famiglia della Chiesa di San Vito a Monreale, dove nello stesso periodo La Bruna eseguì anche una Gloria di sant'Ignazio di Loyola (1737 ca.) per la chiesa gesuitica, oggi intitolata al Sacro Cuore.
Rapporti con Giovanni Biagio Amico
Intorno al 1730, grazie alla presenza a Palermo di Giovanni Biagio Amico (1684 – 1754), in qualità di regio architetto, che gli artisti trapanesi, fra cui La Bruna, poterono accrescere le loro competenze stilistiche e compositive, e apprendere nuovi stimoli culturali. Probabilmente i rapporti tra i due erano iniziati prima del 1730, quando Domenico La Bruna dipinse il dipinto murale ad affresco con la Gloria della Madonna del Fervore con la Trinità e santi gesuiti in adorazione in uno dei saloni del Collegio Massimo dei gesuiti a Palermo, dove Amico aveva già prestato la sua opera.
La Bruna fornì pure ad Amico il disegno che raffigura la statua trecentesca della Madonna di Trapani, inserito fra le illustrazioni a stampa del suo saggio teorico intitolato L'architetto prattico (Palermo, 1726 e 1750).
La collaborazione con l'Amico segnò decisamente l'attività professionale del La Bruna che più volte si trovò a lavorare in imprese costruttive e decorative dell'architetto concittadino, a partire dal disegno dell'impianto ornamentale del cappellone della chiesa trapanese della badia nuova, progettato dall'Amico. La loro cooperazione continuò con il ciclo dipinti murali ad affresco nella Chiesa di Santa Maria della Grotta a Marsala, nel cantiere della Basilica di Maria Santissima Annunziata a Trapani e poi, nel 1760, con la pala della Madonna di Trapani tra san Nicola di Bari e sant'Alberto degli Abbati per la Chiesa del Santissimo Crocifisso a Calatafimi, progettata dall'Amico tra il 1741 e il 1754.
Committenza carmelitana
I rapporti con i carmelitani della Basilica di Maria Santissima Annunziata di Trapani iniziano fin dal 1734, quando La Bruna ricevette il pagamento (26 onze e 5 tareni) per dieci piccoli dipinti con temi iconografici caratteristi della religiosità dell'Ordine. Nello stesso anno per il medesimo complesso eseguì i dipinti murali ad affresco raffiguranti: Storie della vita del profeta Elia sulla volta della sacrestia; Madonna del Carmine con l'albero dei conventi carmelitani nella sala capitolare del convento, oggi Museo regionale Agostino Pepoli.
Nelle opere d'ispirazione carmelitana, come anche in quelli attribuitigli della volta della Chiesa di Santa Teresa di Erice (Trionfo dell'Ordine carmelitano con santa Teresa d'Avila e sant'Alberto degli Abati, Estasi di santa Teresa d'Avila, Apparizione di san Giuseppe a santa Teresa d'Avila), annessa a un monastero carmelitano, il La Bruna si rifà a delle iconografie ufficiali dell'Ordine, diffuse dalle stampe allegate alle principali pubblicazioni dottrinarie dei religiosi in età barocca.
Nel 1735 eseguì l'Adorazione dei Magi per la Chiesa di Maria Santissima Annunziata di Mazara del Vallo e due anni dopo per il medesimo edificio dipinse la Madonna di Trapani tra santi carmelitani. Nello stesso periodo possono collocarsi anche due dipinti per la chiesa dei carmelitani intra moenia a Trapani con Madonna tra san Paolino e sant'Angelo martire e Madonna in gloria e santi. Per la Chiesa Maria Santissima del Carmine di Castelvetrano dipinse una coppia di pale d'altare con Santa Maria Maddalena de' Pazzi e la Trasfigurazione di Gesù Cristo, quest'ultima firmata:
« | D. la B. P(inxit) » |
Inoltre, per la Basilica di Maria Santissima Annunziata dipinse l'unica pala d'altare - non ascrivibile al ciclo realizzato da Giuseppe Felici per la medesima chiesa - raffigurante:
- Madonna incoronata tra san Giovanni evangelista, sant'Alberto degli Abbati, san Giuliano l'ospitaliere e il beato Luigi Rabatà (1735 ca.), olio su tela.
Maturità artistica
Intorno al 1735, il linguaggio pittorico di La Bruna assunse una propria definizione stilistica testimoniato dall'ingente produzione di opere, fra le quali sono da segnalre:
- San Francesco d'Assisi sorretto dagli angeli collocato nella Chiesa di San Silvestro Papa: il dipinto è una copia piuttosto fedele di un dipinto della prima metà del XVII secolo attribuibile al pittore fiammingo, il cosiddetto Maestro di San Rocco, che operò nell'area trapanese;
- Santa Francesca Romana in adorazione della Sacra Famiglia (1738) ubicato nella Chiesa dell'Angelo Custode ad Alcamo;
- Omaggio degli Ordini religiosi alla Madonna di Trapani (1739), eseguita per la Chiesa di San Francesco d'Assisi a Trapani, di cui un recente restauro ha svelato la firma e la data;
- Santa Chiara d'Assisi e santi dell'Ordine francescano (1739 ca.), posta all'interno nella stessa chiesa.
Influssi napoletani, riferibili all'opera del pittore Francesco Solimena (1657 – 1747), sono presenti nii dipinti con Predicazione di san Diego d'Alcalà e Visione di san Francesco d'Assisi alla Porziuncola, entrambi custoditi nella Chiesa di Santa Maria di Gesù di Trapani, che rappresentano una vera sintesi di tutte le componenti della pittura della maturità dell'artista. Sono databili al 1739 le pale con Trionfo della Religione, San Bonaventura da Bagnoregio in gloria ed Evangelisti, un tempo nella Chiesa di Sant'Agostino a Trapani, attualmente esposti al Museo Pepoli.
Sempre a Trapani sono degne di nota altri pregevoli dipinti:
- Dio Padre con la Sacra Famiglia, olio su tela, collocata sulla volta della sacrestia della Chiesa di Santa Maria dell'Itria;
- pale con Madonna con san Domenico di Guzman e san Francesco d'Assisi e la Visitazione, provenienti dalla un tempo nella Chiesa di S. Elisabetta e ora nel Palazzo Vescovile ;
- San Giovanni Nepomuceno collocato nella Chiesa dell'Addolorata;
- Dio Padre, olio su tela, custodito nella Cattedrale di San Lorenzo;
- Martirio di santo Stefano, affresco, ubicato nella Cappella dedicata al protomartire nella Cattedrale.
Nel 1738 ad Alcamo La Bruna realizzò alcuni dipinti murali ad affresco raffiguranti:
- Gloria dell'Immacolata Concezione, nel soffitto dell'Oratorio del Santissimo Crocifisso;
- Immacolata Concezione, Orazione di Gesù Cristo nell'orto di Gethsemani, Flagellazione di Gesù Cristo, Gesù Cristo incontra santa Veronica nell'Ex collegio dei Gesuiti;
- Pala con Madonna con Gesù Bambino tra san Luigi Gonzaga e san Stanislao Kostka, ora esposti nel Museo della Basilica di Santa Maria Assunta di Alcamo.
Nello stesso anno dipinse, inoltre, alcuni dipinti murali ad affresco, tra i quali si nota:
- Ambasceria di Maria Vergine per la cappella palatina del Castello di Inici, ora staccato ed esposto nella Chiesa di Maria Santissima del Soccorso di Castellammare del Golfo.
Committenza gesuitica
Per i gesuiti di Mazara del Vallo, oltre a dipinti murali ad affresco per la chiesa e l'annesso collegio, eseguì alcune pregevoli pale d'altare raffiguranti:
- Madonna del Buon Consiglio (1742), per la Chiesa di Sant'Ignazio di Loyola e attualmente conservata nella Chiesa di San Francesco di Paola;
- Incoronazione di san Vito (1742 ca.), per la Chiesa di Sant'Ignazio di Loyola e ora custodita nella Chiesa di Santa Teresa;
- San Vito adorato da santi gesuiti (1742), ora esposta nel Museo Diocesano "Vito Ballatore" di Mazara del Vallo.
I contatti con i collegi dei Gesuiti nella Sicilia sud-orientale, che dopo il terremoto del 1693 richiese numerose maestranze della zona occidentale dell'isola per la ricostruzione di chiese, edifici ecclesiastici e civili, portarono La Bruna a eseguire un ciclo di dipinti per la Chiesa del Collegio di Modica, ora intitolata a Santa Maria del Soccorso, fra cui il Sant'Ignazio di Loyola (1735), ora nella Chiesa di San Teodoro. Anche per la chiesa dei gesuiti di Caltagirone ritrasse lo stesso santo fondatore.
Committenza privata
Oltre alle commesse da parte di ordini religiosi, La Bruna eseguì pure alcuni dipinti murali ad affresco per la nobiltà trapanese, come quelli che rappresentano Dio Padre in gloria e angeli e Venere, per il salone principale del palazzo di Annibale Fardella, marchese di Torrearsa, opere ben legate alla grande stagione dei frescanti tardo-barocchi palermitani.
I dipinti murali ad affresco del piano nobile del palazzo di Francesco Saura, probabilmente realizzati subito dopo il 1754 quando questi divenne duca di Castelmonte, che raffigurano:
Di stile ormai vicino al neoclassicismo, si rivela la decorazione murale ad affresco, purtroppo in parte ridipinta, del salone del palazzo Riccio di Morana (oggi proprietà della provincia di Trapani), con soggetti profani raffiguranti:
- Apollo con la lira, assiso sul carro;
- Allegorie della Pittura, Scultura e Architettura.
Altri affreschi sono presenti nel palazzo Staiti, barone delle Saline della Chiusa Grande e della Chiusella, Palazzo Omodei, cavaliere dell'Ordine gerosolimitano, Palazzo del signor Venuti, Palazzo signor Nicolò Palmieri.
Domenico La Bruna morì a Trapani il 19 giugno 1763.
Cronologia delle opere
Selezione di dipinti di Domenico La Bruna | |||||||||||
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Immagine | Oggetto | Oggetto d'insieme |
Soggetto | Titolo | Materia e tecnica |
Dimensioni cm |
Datazione | Collocazione | Località | Stato | Attribuzione e note |
Ciclo di tre dipinti murali | Storie della vita del profeta Elia | affresco | 1734 | Basilica di Maria Santissima Annunziata, sacrestia | Trapani | Italia | Bibliografia | ||||
Dipinto murale | Madonna del Carmine e l'albero dei conventi carmelitani | affresco | 1734 | Museo Regionale "Agostino Pepoli" | Trapani | Italia | Bibliografia | ||||
Dipinto | Adorazione dei Magi | olio su tela | 1735 | Chiesa di Maria Santissima Annunziata | Mazara del Vallo | Italia | Bibliografia | ||||
Pala d'altare | Madonna incoronata tra san Giovanni evangelista, sant'Alberto degli Abbati, san Giuliano l'ospitaliere e il beato Luigi Rabatà | olio su tela | 1735 ca. | Basilica di Maria Santissima Annunziata | Trapani | Italia | Bibliografia | ||||
Dipinto | Sacra Famiglia con i santi Gioacchino e Anna e san Giovannino | olio su tela | post 1735 | Museo Regionale "Agostino Pepoli" | Trapani | Italia | Bibliografia | ||||
Dipinto | Madonna con Gesù Bambino e sant'Anna | olio su tela | post 1735 | Museo Regionale "Agostino Pepoli" | Trapani | Italia | Bibliografia | ||||
Dipinto murale | Martirio di santo Stefano | affresco | XVIII secolo, prima metà | Cattedrale di San Lorenzo Martire | Trapani | Italia | Bibliografia | ||||
Pala d'altare | Santa Maria Maddalena de' Pazzi | olio su tela | XVIII secolo, prima metà | Chiesa di Maria Santissima del Carmine | Castelvetrano | Italia | Bibliografia | ||||
Pala d'altare | Trasfigurazione di Gesù Cristo | olio su tela | XVIII secolo, prima metà | Chiesa di Maria Santissima del Carmine | Castelvetrano | Italia | Firmata | ||||
Dipinto | Madonna di Trapani tra santi carmelitani e angeli | olio su tela | 1737 | Chiesa di Maria Santissima Annunziata | Mazara del Vallo | Italia | Bibliografia | ||||
Dipinto murale | Gloria dell'Immacolata Concezione | affresco | 1738 | ex Collegio dei Gesuiti | Alcamo | Italia | Bibliografia | ||||
Dipinto | Angelo Custode | olio su tela | 1738 | Chiesa dell'Angelo Custode | Alcamo | Italia | Bibliografia | ||||
Dipinto | Santa Francesca Romana in adorazione della Sacra Famiglia | olio su tela | 1738 | Chiesa dell'Angelo Custode | Alcamo | Italia | Bibliografia | ||||
Dipinto murale | Flagellazione di Gesù Cristo | affresco | 1738 | ex Collegio dei Gesuiti | Alcamo | Italia | Bibliografia | ||||
Dipinto murale | Orazione di Gesù Cristo nell'orto di Gethsemani | affresco | 1738 | ex Collegio dei Gesuiti | Alcamo | Italia | Bibliografia | ||||
Dipinto murale | Gesù Cristo incontra santa Veronica | affresco | 1738 | ex Collegio dei Gesuiti | Alcamo | Italia | Bibliografia | ||||
Pala d'altare | Madonna del Buon Consiglio | olio su tela | 1742 | Chiesa di San Francesco di Paola | Mazara del Vallo | Italia | Bibliografia | ||||
Pala d'altare | Incoronazione di san Vito | olio su tela | 1742 ca. | Chiesa di Santa Teresa | Mazara del Vallo | Italia | Bibliografia | ||||
Pala d'altare | Madonna di Trapani tra san Nicola di Bari e sant'Alberto degli Abbati | olio su tela | 1760 | Chiesa del Santissimo Crocifisso | Calatafimi | Italia | Bibliografia |
Bibliografia | |
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Collegamenti esterni | |
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