Mario Theodoli

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Mario Theodoli
Cardinale
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battezzato
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Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte 49 anni
Nascita Roma
1601
Morte Roma
27 giugno 1650
Sepoltura Basilica dei Santi Bonifacio e Alessio all'Aventino (Roma)
Conversione
Appartenenza
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Ordinato diacono
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Nominato vescovo 17 ottobre 1644 da papa Innocenzo X
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Consacrazione vescovile Chiesa di Santa Caterina da Siena (Roma), 27 dicembre 1644 dal card. arc. Ciriaco Rocci
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(vedi)
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13 luglio 1643 da Urbano VIII (vedi)
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
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al pontificato
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Fine del
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(per causa incerta o sconosciuta)
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Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi
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Altre ricorrenze
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Mario Theodoli (Roma, 1601; † Roma, 27 giugno 1650) è stato un cardinale e vescovo italiano.

Cenni biografici

Nato a Roma, figlio di Teodolo Teodoli, primo marchese di S. Vito, e di Flavia Fani, che apparteneva ad una ricca famiglia patrizia di Tuscania. Il fratello Alfonso, che sposò Costanza Costanti il 2 febbraio 1626, fu il secondo marchese di S. Vito. Parente del cardinale Augusto Theodoli (1886).

Formazione e attività diplomatica

Ha studiato giurisprudenza a Roma in giovanissima età.

Nell'autunno del 1623, pochi mesi dopo l'elezione papale di papa Urbano VIII, lui e il fratello Alfonso furono chiamati a far parte della grande cerchia di amministratori e politici al servizio del nuovo pontefice, che promosse Alfonso al prestigioso titolo di marchese del Baldacchino, carica onoraria che fu tenuta fino al febbraio 1626 e che gli avrebbe garantito il diritto di ricevere il papa nella propria città o residenza suburbana. Referendario dei Tribunali della Segnatura Apostolica della Giustizia e della Grazia. Abbreviatore di parco maggiore, gennaio 1626.

Governatore della città di Terni, 8 dicembre 1626, di Cesena, novembre 1627 - novembre 1628, di Orvieto, dicembre 1628-1629. Governatore di Camerino, 8 gennaio 1630, di Ancona, dal febbraio 1631 al 1633 e di Viterbo, dal 6 giugno 1633 al giugno 1634. Comprato, secondo l'usanza del tempo, il posto di Chierico della Camera Apostolica, 1638. Nominato presidente dell'Annona, il 20 aprile 1637. Protonotario apostolico participantium e giudice ordinario della Curia Romana, 1642. Uditore generale della Camera Apostolica, 1642.

Ordini sacri: nessuna informazione trovata.

Cardinalato

Creato cardinale presbitero nel concistoro del 13 luglio 1643, ricevette la berretta rossa e il titolo di Sant'Alessio, il 31 agosto 1643. Partecipò al conclave del 1644, che elesse papa Innocenzo X. Ministro di Francia presso la Santa Sede in assenza del cardinale Alessandro Bichi.

Episcopato

Eletto Vescovo di Imola] il 17 ottobre 1644, consacrato martedì 27 dicembre 1644, Chiesa di Santa Caterina di Siena di Roma, dal cardinale Ciriaco Rocci, coadiuvato da Alfonso Gonzaga (ch), arcivescovo titolare di Rodi, e da Giacomo Theodoli, vescovo di Forlì. Ha rassegnato le dimissioni dal governo della diocesi di Imola a causa di problemi di salute il 19 febbraio 1646.

Optò per il titolo di Santa Maria del Popolo, il 28 gennaio 1649. Seguendo la tradizione già praticata dai prelati cinquecenteschi della famiglia Theodoli, era un appassionato amante delle arti. Dopo la completa distruzione del suo appartamento al secondo piano del palazzo dei Teodoli al Corso, nell'autunno del 1646, chiese una nuova decorazione del pittore bavarese Johann Paul Schor (noto in Italia come Giovan Paolo Tedesco), da poco giunto a Roma da Firenze e incaricato dal cardinale per tutti i tipi di lavori artistici, dalla decorazione di soffitti, alla creazione di apparati effimeri, alla progettazione di carrozze e mobili.

Insieme al fratello, dimostrando dal gusto moderno e molto eclettico, il cardinale raccolse nel suo palazzo opere di grandi maestri contemporanei come Michelangelo Merisi da Caravaggio, Guido Reni, Giovanni Francesco Barbieri, detto il Guercino, Pietro da Cortona, Nicolas Poussin, non disdegnando di commissionare scene di genere ai due talentuosi bamboccianti Michelangelo Cerquozzi e Jan Miel o virtuosi della natura morta come il fiammingo Jan van Kessel e Mario Nuzzi detto il de Fiori, uno degli artisti prediletti della famiglia e autore anche di un ritratto di Cardinale Theodoli.

Morte

Morto il 27 giugno 1650, all'alba, a Roma. Sepolto nella Chiesa titolare di Sant'Alessio.

Genealogia episcopale

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce genealogia episcopale

Successione degli incarichi

Predecessore: Uditore generale della Camera Apostolica Successore: Emblem Holy See.svg
Ottaviano Raggi 1º gennaio 1642 - 13 luglio 1643 Prospero Caffarelli I
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Ottaviano Raggi {{{data}}} Prospero Caffarelli
Predecessore: Cardinale presbitero dei Santi Bonifacio e Alessio Successore: CardinalCoA PioM.svg
Gianfrancesco Guidi di Bagno 31 agosto 1643 - 28 gennaio 1649 Luigi Alessandro Omodei I
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Gianfrancesco Guidi di Bagno {{{data}}} Luigi Alessandro Omodei
Predecessore: Vescovo di Imola Successore: BishopCoA PioM.svg
Ferdinando Millini 17 ottobre 1644 - 19 febbraio 1646 Marco Antonio Coccini I
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Ferdinando Millini {{{data}}} Marco Antonio Coccini
Predecessore: Cardinale presbitero di Santa Maria del Popolo Successore: CardinalCoA PioM.svg
Lelio Falconieri 28 gennaio 1649 - 27 giugno 1650 Fabio Chigi I
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Lelio Falconieri {{{data}}} Fabio Chigi
Voci correlate