Angelo custode

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Questa voce riguarda la persona spirituale dell'Angelo custode
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Sant'Angelo custode
Angelo
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Ambito napoletano, Angelo custode (XVII secolo), legno policromo; Montemonaco (Ascoli Piceno), Museo d'Arte Sacra
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Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi
Venerato da Chiesa cattolica
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Ricorrenza 2 ottobre
Altre ricorrenze 11 gennaio (Chiesa ortodossa)
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Attributi tiene per mano un bambino e indica la via del cielo, scudo
Devozioni particolari
Patrono di ogni persona
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Incoronazione
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Predecessore
Erede
Successore
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Onorificenze
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Nomi postumi
Altri titoli
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Coniuge

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Consorte

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Collegamenti esterni
Scheda su santiebeati.it
Invito all'ascolto
Firma autografa
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La trasmissione della verità della fede, si fa principalmente attraverso gli Angeli custodi «che rivelano agli uomini i divini misteri... Partecipano all'illuminazione della fede»
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Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, 2 ottobre, n. 1:
« Memoria dei santi Angeli Custodi, che, chiamati in primo luogo a contemplare il volto di Dio nel suo splendore, furono anche inviati agli uomini dal Signore, per accompagnarli e assisterli con la loro invisibile ma premurosa presenza. »

Sant'Angelo custode è un angelo che, secondo la tradizione cristiana, accompagna ogni uomo nella vita, guidandolo e sorvegliandolo, dalla nascita fino alla morte.

Nel calendario liturgico cattolico si festeggia come Santi Angeli Custodi il 2 ottobre.

L'angelo custode è una figura ricorrente nella vita di molti Santi, che lo hanno considerato quale punto di riferimento per il loro rapporto con Dio e ne hanno sentito la protezione.

L'angelo prende il nome del neonato con il battesimo ed è invocato con la tradizionale preghiera dell'Angelo di Dio.

Sviluppo del concetto di Angelo custode

Il concetto di un Angelo Custode per ciascuna persona è presente spesso nelle fonti antiche e bibliche, ma venne sviluppato in particolare nel IV e V secolo da san Basilio di Cesarea e dallo pseudo-Dionigi l'Areopagita.

Fonti antiche

L'idea di uno spirito inviato dalla divinità a sorvegliare su ogni singolo essere umano era già presente nella filosofia greca antica e nello stesso Platone nel suo Fedone.

Fonti bibliche

Domenichino, Angelo custode (1615), olio su tela; Napoli, Museo di Capodimonte

Nell'Antico Testamento

L'Angelo custode appare per la prima volta, all'interno dei libri dell'Antico Testamento: in questi, infatti, si sviluppa l'immagine della corte di Dio, composta da figure celesti che, con diverse gradazioni, partecipano alla sua gloria, lo adorano e lo servono. L'angelo di Dio diventa in questo modo il protettore del popolo e, poi, successivamente l'angelo custode posto da Dio a fianco di ogni essere umano. Sin dal libro dell'Esodo, redatto intorno al VI sesto secolo a.C. fondandosi su precedenti tradizioni orali e scritte, troviamo infatti che Dio dice:

« «Ecco, io mando un angelo davanti a te per custodirti sul cammino e per farti entrare nel luogo che ho preparato. »
« Ma se vi è un angelo presso di lui, un protettore solo fra mille, per mostrare all'uomo il suo dovere. »
« Ma il capo del regno di Persia[1] m'ha resistito ventun giorni; però Michele, uno dei primi capi, è venuto in mio soccorso e io sono rimasto là presso i re di Persia. »

Nel Vangelo

Nel Vangelo, Gesù ammonisce chi dà scandalo verso i più piccoli e ricorda:

« Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli, perché vi dico che i loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli. »

In questo passo è già racchiuso lo sviluppo del tema dell'Angelo custode che riprende l'immagine di Raffaele, guida di Tobia e lo rende l'angelo particolare di ogni persona che si lascia guidare dalla grazia di Dio.

Fonti cristiane

Pietro da Cortona, Angelo custode (1646), olio su tela; Roma, Galleria Nazionale d'Arte Antica - Palazzo Barberini

Nel IV secolo, san Basilio di Cesarea (329 - 379), nel suo Adversus Eumonium (3,1), sostiene che ogni essere umano ha al suo fianco un angelo che come protettore e guida lo conduce nella vita. Tale concetto verrà sviluppato e approfondito ulteriormente nel V secolo attraverso le opere dello pseudo-Dionigi l'Areopagita.

Magistero della Chiesa

Pur senza mai formulare una definizione dogmatica sulla figura dell'angelo custode, il magistero ecclesiale ha affermato, in particolare nel Concilio di Trento (1545 - 1563), che ciascun essere umano ha un proprio angelo, come sostenuto fra gli altri da Tertulliano, sant'Agostino, sant'Ambrogio, san Giovanni Crisostomo, san Girolamo e san Gregorio di Nissa.

Nel Novecento nel Catechismo di Pio X (1905) si afferma:

« Si dicono custodi gli angeli che Dio ha destinato per custodirci e guidarci nella strada della salute. »
(Catechismo di Pio X, n. 170)
« L'angelo custode «ci assiste con buone ispirazioni, e, col ricordarci i nostri doveri, ci guida nel cammino del bene; offre a Dio le nostre preghiere e ci ottiene le sue grazie. »
(Catechismo di Pio X, n. 172)

Inoltre, nel Catechismo della Chiesa cattolica (1992 - 1997) viene dichiarato riguardo agli angeli custodi:

« Dal suo inizio fino all'ora della morte la vita umana è circondata dalla loro protezione e dalla loro intercessione. "Ogni fedele ha al proprio fianco un angelo come protettore e pastore, per condurlo alla vita" [San Basilio di Cesarea, "Adversus Eunomium", 3,1]. Fin da quaggiù, la vita cristiana partecipa, nella fede, alla beata comunità degli angeli e degli uomini, uniti in Dio»
(Catechismo della Chiesa cattolica, n. 336)

Iconografia

L'iconografia dell'Angelo custode deriva in parte da quella degli arcangeli Raffaele e Michele: il primo che accompagna il piccolo Tobia e il secondo che sconfigge il demonio.

Con larga diffusione popolare dal XVII secolo in seguito alla pubblicazione di testi sulla devozione all'angelo custode e all'inserimento, per volontà di papa Paolo V, della festa degli angeli custodi nel calendario generale, la raffigurazione dell'angelo custode si è definita con la presenza di un bambino che l'angelo protegge dal male, spesse volte con un grande scudo e accompagna sulla via del bene.

Fra le opere di maggior rilievo storico-artistico, che lo raffigurano, si ricorda:

Gerarchia degli Angeli
Prima Sfera
(adorante)

Serafini • Cherubini • Troni 

Paradiso Canto 31.jpg
Seconda Sfera
(attiva)

Dominazioni • Virtù  • Potenze

Terza Sfera
(attiva)

Principati • Arcangeli • Angeli


Note
  1. Il termine re di Persia sta ad indicare un angelo caduto o demone, mentre Michele è uno dei pochi angeli indicati con il loro nome nella Bibbia.
Bibliografia
Voci correlate