Pontificia Opera dell'Infanzia Missionaria

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Pontificia Opera dell'Infanzia Missionaria
Motto I bambini aiutano i bambini
Mira a sensibilizzare i bambini ai bisogni dei loro coetanei in tutto il mondo.
Eretto 19 maggio 1843 da Charles de Forbin-Janson
Segretario Suor Ines Paulo Albino, A.S.C.
Indirizzo
Palazzo di Propaganda Fide, 00120 Città' del Vaticano tel.: 0039-06-698 80228
Collegamenti esterni
curia Praedicate Evangelium
sito ufficiale
Chiesa cattolica · Santa Sede
Tutti i dicasteri della Curia Romana

La Pontificia Opera dell'Infanzia Missionaria è una delle quattro Pontificie Opere Missionarie che la compongono.

Storia

A metà dell'Ottocento un vescovo francese, mons. Charles de Forbin-Janson[1], rimase colpito dalle notizie che arrivavano dai missionari francesi in Cina riguardo ai numerosi bambini che [morivano senza aver ricevuto il battesimo. Non potendo partire personalmente come missionario, chiese consiglio a Pauline Jaricot, fondatrice della Pontificia Opera della Propagazione della Fede. Lo scambio di idee tra i due convinse mons. de Forbin-Janson[2] della necessità di coinvolgere i bambini della Francia in modo che essi, tramite la preghiera e la collaborazione materiale, potessero aiutare i loro coetanei cinesi.

Era il 19 maggio 1843; anni dopo verrà coniato il motto i bambini aiutano i bambini, che ben sintetizza l'intuizione del fondatore e il carisma dell'opera.

In breve tempo molti paesi aderirono all'iniziativa e l'opera, dalla Francia, si propagò in Belgio, Spagna, Italia e in molte altre nazioni.

Pio IX, con un breve apostolico del 18 luglio 1856, elevò l'Opera al rango di istituzione canonica, prevedendo un cardinale protettore e chiese a tutti i vescovi di farla propria. Leone XIII, nell'enciclica Sancta Dei Civitas del 3 dicembre 1890, la benedisse e la raccomandò nuovamente ai vescovi.

Il 3 maggio 1922 Pio XI con il Motu Proprio Romanorum Pontificum, innalzò l'Opera al rango di "Pontificia"[3]. Il 4 dicembre 1950 Pio XII istituì la Giornata Mondiale della Santa Infanzia, dichiarando come data di celebrazione il giorno dell'Epifania.

Spiritualità della Santa Infanzia

Mons. De Forbin Janson chiamò l'opera "Santa Infanzia" perché desiderava che il cammino missionario dei bambini seguisse le tracce di Gesù Cristo Figlio di Dio fattosi bambino. Dal primo regolamento redatto dal fondatore si evidenzia che:

  • l'opera è posta sotto la protezione di Gesù bambino;
  • la Vergine Maria è la protettrice principale, insieme agli angeli custodi;
  • tutti i bambini battezzati possono essere membri dell'associazione;
  • l'associazione è organizzata in gruppi di dodici per onorare i dodici anni dell'infanzia di Gesù, imitandone la semplicità, il silenzio, la gioia di vivere, la disponibilità assoluta, la fiducia in Maria e la docilità verso il padre putativo, il desiderio di occuparsi delle cose del Padre;
  • i bambini sono ammessi dalla più tenera età fino al ricevimento della Prima Comunione.

Secondo il carisma della Santa Infanzia l'itinerario formativo deve dare ai bambini una nuova consapevolezza. Con il Battesimo diventano portatori della grazia divina nella quale si trova la pienezza dello Spirito. Il battesimo è un dono gratuito che appartiene all'individuo ma l'abbondanza della grazia che ne deriva appartiene all'universalità dei fratelli e delle sorelle ai quali ci lega la stessa paternità di Dio. L'impegno missionario nasce quindi dal battesimo e non riguarda solo gli adulti. I bambini sono dei missionari attraverso la preghiera e i piccoli sacrifici in attesa di diventarlo in pienezza attraverso il dono della vita quando saranno adulti. Grazie a quest'opera l'infanzia del Figlio di Dio diventa luogo privilegiato di santificazione dei bambini.


Note
  1. Charles de Forbin-Janson su catholic-hierarchy.org
  2. Fondatore della Pontificia Opera dell'infanzia missionaria su ppoomm.va. URL consultato il 30-06-2025
  3. Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale 1922, op. cit., pp. 321-330
Voci correlate
Collegamenti esterni