Dicastero per il servizio della carità
Dicastero per il servizio della carità o Elemosineria apostolica Dicasterium ad caritatem fovendam seu Eleemosynaria Apostolica | |
È un'espressione speciale della misericordia e, partendo dall'opzione per i poveri, i vulnerabili e gli esclusi, esercita in qualsiasi parte del mondo l'opera di assistenza e di aiuto verso di loro a nome del Romano Pontefice, il quale nei casi di particolare indigenza o di altra necessità, dispone personalmente gli aiuti da destinare (Praedicate Evangelium 79) | |
Eretto | 5 giugno 2022 |
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Elemosiniere | arcivescovo Konrad Krajewski |
Emeriti |
arcivescovo Oscar Rizzato, arcivescovo Félix del Blanco Prieto |
Indirizzo 00120 Città del Vaticano fax.: 06 69883132 | |
Collegamenti esterni curia Praedicate Evangelium sito ufficiale dati catholic hierarchy | |
Chiesa cattolica · Santa Sede Tutti i dicasteri della Curia Romana |
Il Dicastero per il servizio della carità (Dicasterium ad caritatem fovendam) è uno dei 16 dicasteri della Curia romana. Il nome è stato introdotto il 5 giugno 2022 affiancando quello precedente di Elemosineria apostolica (Eleemosynaria Apostolica) in seguito alla riforma della Curia sancita dalla Praedicate Evangelium.
Ha il compito di esercitare la carità verso i poveri a nome del Sommo Pontefice.
Questo uso risale ai primi secoli della Chiesa e rientrava nelle dirette competenze dei Diaconi, e vede come suo santo protettore il martire san Lorenzo che fu elemosiniere di Papa Sisto II nel III secolo.
Successivamente tale incarico fu esercitato da uno o più familiari dei Pontefici senza una speciale dignità gerarchica o prelatizia, che fu data in seguito. In una bolla di papa Innocenzo III si parla dell'Elemosiniere come carica già esistente. Il papa che per primo ha inquadrato giuridicamente l'Elemosineria Apostolica fu Beato Gregorio X, il quale stabilì le attribuzioni dell'Elemosiniere. Anche Alessandro V nella sua bolla del 1409 regolò le formalità e le norme della Elemosineria, la quale ha sempre portato avanti la propria attività grazie alle continue sollecitudini dei Romani Pontefici. L'Elemosiniere di Sua Santità ha dignità arcivescovile, fa parte della Famiglia Pontificia e come tale prende parte alle celebrazioni liturgiche e alle udienze ufficiali del Santo Padre.
Il papa Leone XIII, allo scopo di favorire la raccolta di fondi per le opere di carità affidate alla Elemosineria, ha delegato all'Elemosiniere la facoltà di concedere la Benedizione Apostolica a mezzo di diplomi su carta pergamena, i quali per essere autentici devono avere la firma dello stesso Elemosiniere e il timbro a secco del suo Ufficio.
Al riguardo occorre rilevare che i costi indicati per la concessione della Benedizione Papale si riferiscono unicamente al diploma, alle spese per la preparazione e spedizione dello stesso e ad un contributo per la carità del Papa.
Tutte le entrate che pervengono alla Elemosineria Apostolica, soprattutto come offerte per il rilascio dei diplomi di Benedizione, sono interamente devolute per la carità che questo Ufficio esercita direttamente verso i bisognosi che ogni giorno nelle loro necessità tendono la mano al Successore di Pietro.
Elenco degli Elemosinieri
- Monsignore Mariano Pierbenedetti 1590 - novembre 1591
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- Monsignore Mario Bovio (1621-1623)
- Monsignore Agostino Oreggi (6 agosto 1623 - 28 novembre 1633 creato cardinale)
- Monsignore Bartolomeo Oreggi (28 novembre 1633 - 1644)
- Monsignore Virgilio Spada, C.O. (1644 - 1659)
- Monsignore Francesco Ferrini (1659 - ?)
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- Arcivescovo Federico Caccia (15 luglio 1691 - 13 aprile 1693 nominato arcivescovo di Milano)
- Arcivescovo Alessandro Bonaventura (13 aprile 1693 - 7 febbraio 1721 deceduto)
- Monsignore Ignazio Ferrante (8 maggio 1721 - 1722 deceduto)
- Arcivescovo Antonio Tasca (1722-1727)
- Arcivescovo Nicola Saverio Albini (20 gennaio 1727 - 11 aprile 1740 deceduto)
- Monsignore Teodoro Boccapaduli (aprile 1740 - 1777)
- Arcivescovo Giuseppe Maria Contesini (1778-1784)
- Arcivescovo Gregorio Bandi (17 dicembre 1787 - 10 aprile 1802 deceduto)
- Arcivescovo Francesco Bertazzoli (24 maggio 1802 - 10 marzo 1823 creato cardinale)
- Arcivescovo Filippo Filonardi (16 maggio 1823 - 3 luglio 1826 nominato arcivescovo metropolita di Ferrara)
- Arcivescovo Giovanni Soglia Ceroni (2 ottobre 1826 - 23 giugno 1834 nominato segretario della Congregazione per i Vescovi e i Regolari)
- Arcivescovo Ludovico Tevoli (23 giugno 1834 - 9 aprile 1856 dimesso)
- Patriarca Alberto Barbolani di Montauto (16 giugno 1856 - 29 ottobre 1857 deceduto)
- Arcivescovo Gustav Adolf von Hohenlohe-Schillingsfürst (7 novembre 1857 - 22 giugno 1866 creato cardinale)
- Arcivescovo Frédéric-François-Xavier Ghislain de Mérode (10 luglio 1866 - 11 luglio 1874 deceduto)
- Arcivescovo Alessandro Sanminiatelli Zabarella (31 luglio 1874 - 22 dicembre 1906 dimesso)
- arcivescovo Augusto Silj (22 dicembre 1906 - 6 dicembre 1916 nominato Vice-Camerlengo della Camera Apostolica)
- presbitero Giovanni Battista Nasalli Rocca di Corneliano (6 dicembre 1916 - 21 novembre 1921 nominato arcivescovo di Bologna)
- presbitero Carlo Cremonesi (29 dicembre 1921 - 16 dicembre 1935 creato cardinale)
- presbitero Giuseppe Migone (19 dicembre 1935 - 1º gennaio 1951 deceduto)
- presbitero Diego Venini (12 gennaio 1951 - 16 dicembre 1968 ritirato)
- presbitero Antonio Maria Travia (16 dicembre 1968 - 23 dicembre 1989 ritirato)
- presbitero Oscar Rizzato (23 dicembre 1989 - 28 luglio 2007 ritirato)
- presbitero Félix del Blanco Prieto (28 luglio 2007 - 3 novembre 2012 ritirato)
- presbitero Guido Pozzo (3 novembre 2012 - 3 agosto 2013 nominato segretario della Pontificia commissione "Ecclesia Dei")
- cardinale Konrad Krajewski, dal 3 agosto 2013
Bibliografia | |
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Collegamenti esterni | |
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