Angelo Mai
Angelo Mai Cardinale | |
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Età alla morte | 72 anni |
Nascita | Schilpario 7 marzo 1782 |
Morte | Castel Gandolfo 8 settembre 1854 , secondo altre fonti l'9 settembre |
Sepoltura | Basilica di Sant'Anastasia al Palatino (Roma) |
Appartenenza | Diocesi di Bergamo |
Ordinazione presbiterale | Orvieto, 10 ottobre 1806 dal vescovo Giovanni Battista Lambruscini |
Nominato vescovo | mai nominato |
Consacrazione vescovile | mai consacrato |
Creato Cardinale in pectore |
19 maggio 1837 da Gregorio XVI (vedi) |
Pubblicato Cardinale |
12 febbraio 1838 da Gregorio XVI (vedi) |
Cardinale per | 16 anni, 6 mesi e 24 giorni |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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Angelo Mai (Schilpario, 7 marzo 1782; † Castel Gandolfo, 8 settembre 1854, secondo altre fonti l'9 settembre) è stato un cardinale e filologo italiano.
Cenni biografici
Nacque il 7 marzo 1782 a Schilpario (Bergamo) da Angelo, carbonaio, e da Pietra di Antonio Mai dei Battistei. La famiglia abbastanza agiata gli permise di avere una buona educazione.
Formazione e ministero sacerdotale
Compì gli studi elementari in parrocchia e nel 1796 passò al seminario vescovile di Bergamo. Qui divenne un protetto di padre Luigi Mozzi de' Capistani, ex gesuita, che era ritornato a Bergamo dopo lo scioglimento dei Gesuiti in Italia. Con l'invasione francese il seminario fu chiuso e Mai tornò a casa. Qui per due anni continuò gli studi sotto la guida del prevosto Giovanni Grassi. Nel 1799 chiese l'ammissione nella Compagnia di Gesù a Colorno. Presso questo collegio studiò filosofia sotto la guida di padre Luigi Fortis. Nel 1803 passò al collegio di san Rocco di Parma, dove studiò umanistica e lingua ebraica sotto il celebre orientalista padre Gian Bernardo de' Rossi.
Fu poi professore di belle lettere presso la scuola di Gesù Vecchio a Napoli, dove ricevette l'abito il 20 novembre 1804. Le truppe napoleoniche invasero la città nel 1806 e il Mai si rifugiò a Roma presso il Collegio Romano. Poco tempo dopo fu a Orvieto, chiamato dal vescovo Giovanni Battista Lambruschini. Qui fu ordinato sacerdote il 10 ottobre. A Orvieto fu iniziato allo studio della paleografia dai padri gesuiti spagnoli Montero e Menchaca.
Giunto a Roma per sostenere l'esame di teologia e di filosofia fu costretto a mettersi in viaggio per Milano, per l'editto napoleonico che imponeva a ogni suddito del Regno Italico di tornare nella sua provincia natale. Qui visse per qualche anno in un povero alloggio nei pressi di sant'Ambrogio. Il 16 dicembre 1810 fu ammesso, per interessamento del conte Giacomo Mellerio, tra gli scrittori della Biblioteca Ambrosiana per la classe delle lingue orientali, ufficialmente come dottore della Biblioteca, e vi rimase fino all'inizio del 1819.
Padre Mai compì eccezionali ritrovamenti e recuperi, prima alla Biblioteca Ambrosiana e in seguito alla Biblioteca Vaticana, aiutandosi con reagenti chimici a base di tannini che applicava su palinsesti di vecchi manoscritti, rivelando scritti antecedenti parzialmente cancellati. Tra il 1815 e il 1819 rinvenne l'epistolario dello scrittore latino Marco Cornelio Frontone, e nel dicembre del 1819 ampi frammenti di una delle più importanti opere politiche di Marco Tullio Cicerone: il De re publica. Nel 1821 rinvenne i cosiddetti Vaticana Fragmenta che contengono passi dei giuristi Paolo, Papiniano, Ulpiano e passi di costituzioni imperiali, in particolar modo di Diocleziano.
Nel 1819, su consiglio di papa Pio VII, il Mai lasciò la Compagnia di Gesù e fu nominato custode della Biblioteca Apostolica Vaticana. Lasciata Milano raggiunse Roma il 7 novembre di quell'anno. Il Mai fu custode della Biblioteca Vaticana fino al 16 agosto 1833, quando fu nominato segretario della Sacra Congregazione di Propaganda Fide.
Cardinalato
Già riservato in pectore nel concistoro del 19 maggio 1837, fu elevato alla porpora da Gregorio XVI il 12 febbraio 1838, tre giorni dopo ricevette la berretta rossa con il titolo di cardinale presbitero di sant'Anastasia.
Il 16 dicembre 1843 fu nominato membro onorario della divisione di Scienze storiche e filologiche dell'Accademia Russa delle Scienze.
Partecipò al conclave del 1846 che elesse papa Pio IX. Nel 1851 fu nominato prefetto della Congregazione del concilio. Nel 1852 iniziò la pubblicazione della Novae patrum bibliothecae. Fu protettore dell'ordine domenicano. Il 27 giugno del 1853 fu nominato Bibliotecario di Santa Romana Chiesa.
Riconosciuto come uno dei più importanti filologi e paleografi del suo tempo, continuò le sue ricerche e pubblicazioni fino alla fine dei suoi giorni.
Morte
Morì il 9 settembre 1854 a Castel Gandolfo, dove si era recato forse per sfuggire al colera che in quei giorni mieteva vittime a Roma. Fu sepolto il 13 settembre nella chiesa del suo titolo, la Basilica di Sant'Anastasia al Palatino.
Successione degli incarichi
Predecessore: | Segretario della Congregazione di Propaganda Fide | Successore: | |
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Castruccio Castracane degli Antelminelli | 15 aprile 1833 - 12 febbraio 1838 | Ignazio Giovanni Cadolini |
Predecessore: | Cardinale presbitero di Sant'Anastasia | Successore: | |
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Cesare Nembrini Pironi Gonzaga | 15 febbraio 1838 - 9 settembre 1854 | Karl August von Reisach |
Predecessore: | Prefetto della Congregazione dell'Indice | Successore: | |
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Giacomo Giustiniani | 11 marzo 1843 - 21 settembre 1848 | Pietro Ostini (pro-prefetto) |
Predecessore: | Prefetto della Sacra Congregazione del concilio | Successore: | |
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Pietro Ostini | 1851 - 27 giugno 1853 | Antonio Maria Cagiano de Azevedo |
Predecessore: | Bibliotecario di Santa Romana Chiesa | Successore: | |
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Luigi Lambruschini, B. | 27 giugno 1853 - 9 settembre 1853 | Antonio Tosti |
Bibliografia | |
Voci correlate | |
- Cardinali in pectore
- Cardinali creati in pectore da Gregorio XVI
- Cardinali presbiteri di Sant'Anastasia
- Prefetti della Curia Romana
- Prefetti della Congregazione dell'Indice
- Bibliotecari di Santa Romana Chiesa
- Presbiteri ordinati nel 1806
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- Presbiteri per nome
- Concistoro 12 febbraio 1838
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