Conclave del 1846




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![]() Papa Pio IX | |||
Durata | dal 14 al 16 giugno 1846 | ||
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Luogo | Palazzo del Quirinale (Roma) | ||
Partecipanti | 50 (12 assenti) | ||
Scrutini | 4 | ||
Decano | Ludovico Micara | ||
Vice Decano | Vincenzo Macchi | ||
Camerlengo | Tommaso Riario Sforza | ||
Protodiacono | Tommaso Riario Sforza | ||
Eletto Papa |
Giovanni Maria Mastai Ferretti Pio IX | ||
Precedente |
Conclave del 1830-1831 | ||
Successivo |
Conclave del 1878 Leone XIII | ||
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Il conclave del 1846 venne convocato a seguito della morte di Gregorio XVI del 1º giugno 1846. Svoltosi a Roma nella Palazzo del Quirinale dal 14 al 16 giugno dello stesso anno, vide l'elezione al soglio pontificio di Giovanni Maria Mastai Ferretti, che assunse il nome di Pio IX.
Quadro generale
Malato da circa otto giorni Gregorio XVI morì il 1º giugno. Ricevette l'Estrema Unzione dalle mani del pro-sacrestano padre Agostino Proja, alla presenza del cardinale Castracani degli Antelminelli[1], Penitenziere maggiore e del Segretario di Stato, cardinale Lambruschini. La mattina del 2 giugno la salma papale, imbalsamata, fu portata nella Cappella Sistina. Già la mattina del 4 giugno si svolse presso il Palazzo Vaticano la Prima Congregazione Generale dei cardinali e al termine, parteciparono alla traslazione della salma del defunto pontefice nella Cappella del Santissimo Sacramento della Basilica di San Pietro, dove mons. Tanara[2], patriarca titolare di Antiochia e canonico di San Pietro, celebrò la cerimonia dell'assoluzione. Il novendiale iniziato in San Pietro il 5 giugno, si concluse il 13 con l'ultima messa e l'orazione funebre.
L'elezione
Il Conclave iniziò domenica 14 giugno. Il candidato principale era il cardinale segretario di stato Luigi Lambruschini; il sentimento popolare, secondo il principe Agostino Chigi, era del tutto favorevole all'elezione del cardinale Tommaso Gizzi, legato apostolico di Forlì. Temendo l'ingerenza austriaca, i cardinali italiani volevano procedere celermente approfittando del fatto che il cardinale Karl Kajetan von Gaisruck, arcivescovo metropolita di Milano non era ancora arrivato, temendo il veto dell'imperatore Ferdinando I d'Austria-Hungheria nei confronti del cardinale Mastai Ferretti. Questo sentimento contro l'Austria fu condiviso dall'ambasciatore francese, il conte Pellegrino Rossi, che fu poi dal 16 settembre 1848, primo ministro di Pio IX. Al primo scrutinio [3], il cardinale Lambruschini, candidato di parte austriaca, ebbe la maggioranza dei voti, davanti al cardinale Mastai-Ferretti e al cardinale Mai, così come al 1º scrutinio della mattinata del 15 giugno, quando Lambruschini ottenne 15 voti e Mastai-Feretti 13[4]. La mattina del 16 giugno Lambruschini scese a 11 voti, Mastai-Ferretti salì a 27. La sera stessa il cardinale Giovanni Mastai-Ferretti, arcivescovo di Imola, fu eletto al quarto scrutinio nella convinzione che fosse un "progressista moderato", con 36 voti su 50 [5] (R. M. Johnson dice 37). Pio IX fu incoronato sul balcone della Basilica di San Pietro il 21 giugno 1846 dal cardinale Tommaso Riario Sforza, cardinale protodiacono.
Collegio cardinalizio
Al conclave parteciparono 50 dei sessantadue cardinali:
- Cardinale Decano: Ludovico Micara (n. 12 ottobre 1775, † 24 maggio 1847);
- Camerlengo e Cardinale Protodiacono: Tommaso Riario Sforza (n. 8 gennaio 1782, † 14 marzo 1857);
- Governatore del conclave Alerame Pallavicini[6] (n. 21 ottobre 1803, † 12 ottobre 1867).
Cardinali partecipanti
Cardinali assenti
Note | |
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Bibliografia | |
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Collegamenti esterni | |