Ennio Filonardi
Ennio Filonardi Cardinale | |
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Età alla morte | 83 anni |
Nascita | Bauco 1466 |
Morte | Roma 19 dicembre 1549 |
Ordinazione presbiterale | in data sconosciuta |
Nominato vescovo | 4 agosto 1503 da papa Alessandro VI |
Consacrazione vescovile | in data sconosciuta |
Creato Cardinale |
22 dicembre 1536 da Paolo III (vedi) |
Cardinale per | 12 anni, 11 mesi e 28 giorni |
Incarichi ricoperti | |
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Ennio Filonardi (Bauco, 1466; † Roma, 19 dicembre 1549) è stato un cardinale e nunzio apostolico italiano.
Cenni biografici
Nacque nel 1466 a Bauco, piccolo castello nella diocesi di Veroli (Lazio). Era figlio di Vellio Filonardi e Rita della Sgurgola, prozio del cardinale Filippo Filonardi.
Entrò presso la Curia romana nel 1484 e divenne stretto consigliere di papa Innocenzo VIII. Papa Alessandro VI lo nominò tesoriere della provincia di Campagna e Marittima.
Nel 1503 questi lo elesse vescovo della sua diocesi natale. In quell'anno trattò a Firenze con i Dieci di balia il progetto di Cesare Borgia di abbandonare lo Stato della Chiesa con 1100-1200 soldati ed entrare al servizio della Repubblica. La missione a Firenze ebbe esito negativo e al contempo mutò l'atteggiamento del papa Giulio II nei confronti del Borgia, che fu arrestato e nel dicembre 1503 tenuto prigioniero in Vaticano. Durante questo periodo il Filonardi continuò a eseguire incarichi per suo conto. Nonostante ciò riuscì a guadagnarsi la fiducia del pontefice, da cui ottenne diversi uffici nell'amministrazione dello Stato pontificio, come quello di vicelegato a Bologna e di governatore a Imola.
Nel 1512 papa Giulio II lo nominò nunzio apostolico presso gli Svizzeri. In effetti i primi contatti con gli Elvetici risalgono al 1512, quando il Filonardi fu inviato sul teatro di guerra in Lombardia per cercare di favorire, in nome del Papa, la restaurazione degli Sforza nel ducato di Milano.
La prima missione effettiva del Filonardi in Svizzera avvenne sotto il pontificato di papa Leone X nell'aprile 1513 e durò ben 4 anni, quando l'equilibrio da poco ristabilito in Italia settentrionale era di nuovo seriamente compromesso.
Il papa aveva deciso di affidare la rappresentanza dei suoi mutati obiettivì politici in Svizzera a un nuovo diplomatico indipendente dallo Schiner. Alla fine di ottobre fu inviato in Svizzera come nunzio il pistoiese Gregorio Gheri, che il Filonardi doveva solo coadiuvare come conoscitore del paese al fine di promuovere la pace tra i cantoni svizzeri e la Francia.
La Francia, che teneva ancora occupati i castelli di Milano e Cremona, col trattato di Blois[1] si era alleata con Venezia, con l'obbiettivo di riconquistare l'intero territorio, mentre contemporaneamente presso i cantoni svizzeri molti preconizzavano un riavvicinamento con la Francia.
Nel 1513 l'imperatore del Sacro Romano Imperatore Massimiliano I gli concesse il privilegio di inserire l'aquila imperiale nello stemma di famiglia. Fu nominato prefetto del Castello di Sant'Angelo a Roma da papa Paolo III.
Grazie alle conoscenze acquisiti presso i confederati fu di nuovo nunzio in Svizzera tra il 1521 e il 1525 e ancora dal 1531 al 1533.
Papa Paolo III lo creò cardinale nel concistoro del 22 dicembre 1536, il giorno seguente ricevette il cappello rosso e il titolo presbiterale di sant'Angelo in Pescheria, diaconato elevato Pro illa vice 15 gennaio dell'anno seguente. Si dimise dal governo della sede di Veroli a favore del nipote Antonio Filonardi nel 1538 e ancora in quell'anno divenne amministratore apostolico della sede vacante di Montefeltro. Il 21 aprile 1539 fu nominato legato pontificio presso le truppe papali nella guerra contro il Guidobaldo della Rovere, duca di Urbino. Fu legato nella provincia della Gallia Cisalpina, Parma e Piacenza.
Molto si adoperò per ricostituire la Guardia Svizzera Pontificia in collaborazione con il consigliere di Lucerna J. von Meggen, un parente del defunto card. Schiner. Riuscì nel 1542 a condurre un contingente di 150 Svizzeri a Bologna come guardia di palazzo. Alla fine però fu l'assassinio di Pier Luigi Farnese da parte degli Imperiali che convinse il Papa a licenziare la sua guardia composta da lanzichenecchi e ad affidare di nuovo la sicurezza agli Svizzeri.
Nel 1546 assunse il titolo di cardinale vescovo e la sede suburbicaria di Albano.
Nel 1549 rinunciò al sede di Montefelto in favore del nipote Ennio Massari Filonardi, che governerà la chiesa di Montefeltro fino alla sua morte, avvenuta nel 1565.
Filonardi fu informato solo dopo qualche settimana dell'avvenuta morte il 10 novembre 1549 di papa Paolo III, poiché in quel periodo si trovava al Concilio di Trento.
Il 16 novembre lasciò i lavori conciliari per prendere parte ai funerali di papa Paolo III. Filonardi fu uno dei quattro cardinali che si unirono al celebrante per dare l'assoluzione al tumulo.
Inconclave del 1549-1550|conclave]] fu tra i papabili dato che, per la tarda età, la sua candidatura sembrava trovare l'accordo dei partiti spagnolo e francese e anche dei Farnese.
Non partecipò all'elezione di papa Giulio III poiché il 14 dicembre dovette abbandonare il conclave causa malattia, ob eius morbum valde ingravescentem, addita onerosa aetate 83 e venne portato a Castel Sant'Angelo, di cui era Castellano Pontificio, dove morì cinque giorni dopo.
La salma fu trasferita al paese natale e tumulata nella cappella di san Sebastiano posta nella chiesa di san Michele Arcangelo, dove tuttora si può ammirare il suo monumento funebre, a cura dei nipoti Antonio, vescovo di Veroli e Saturno.
Successione degli incarichi
Predecessore: | Vescovo di Veroli | Successore: | |
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Giovanni Paolo Ponziani[2] | 4 agosto 1503-8 ottobre 1546 | Antonio Filonardi[3] |
Predecessore: | Nunzio apostolico in Svizzera | Successore: | |
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Giovanni Stafileo | 1º aprile 1513-14 settembre 1516 | Giacomo Gambaro | I |
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Antonio Pucci | 29 maggio 1521-14 febbraio 1525 | sé stesso | II |
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sé stesso | 19 novembre 1531 - 1º ottobre 1533 | Girolamo Franco | III |
Predecessore: | Cardinale presbitero di Sant'Angelo in Pescheria (titolo presbiterale pro hac vice) |
Successore: | |
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Alessandro Farnese il Giovane | 15 gennaio 1537-8 ottobre 1546 | Ranuccio Farnese, O.S.Io.Hieros. |
Predecessore: | Amministratore apostolico di Montefeltro | Successore: | |
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Paolo Alessandri degli Strabuzzi[4] (vescovo) |
12 agosto 1538-29 aprile 1549 | Ennio Massari Filonardi[5] (vescovo) |
Predecessore: | Cardinale vescovo di Albano | Successore: | |
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Gian Pietro Carafa | 8 ottobre 1546-19 dicembre 1549 | Jean du Bellay |
Note | |
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Bibliografia | |
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- Vescovi di Veroli
- Nunzi apostolici per la Svizzera
- Cardinali presbiteri di Sant'Angelo in Pescheria
- Amministratori apostolici di Montefeltro
- Cardinali vescovi di Albano
- Vescovi di Novara
- Concistoro 22 dicembre 1536
- Cardinali italiani del XVI secolo
- Italiani del XVI secolo
- Cardinali del XVI secolo
- Cardinali per nome
- Presbiteri italiani del XVI secolo
- Presbiteri del XVI secolo
- Presbiteri per nome
- Cardinali creati da Paolo III
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