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Ferdinando d'Adda indicato anche come De Addua e Abdva (Milano, 1º settembre 1650; † Roma, 27 gennaio 1719) è stato un cardinale, arcivescovo e nunzio apostolico italiano.
Biografia
Nacque il 1º settembre[1], 1650 a Milano, sede del Ducato e dell'arcidiocesi. Di famiglia patrizia, era figlio di Costanzo d'Adda, conte di Sale e Anna Cusani. Il suo cognome è indicato anche come De Addua e De Abdva.
Formazione e attività prelatizia
Frequentò l'Università di Bologna, dove studiò giurisprudenza e l'Università di Pavia. Ordinato in data sconosciuta, fu nominato uditore della Sacra Rota dal Collegio degli Avvocati di Milano ma non occupò l'incarico perché Innocenzo XI lo inviò a Madrid a portare la berretta rossa al Nunzio apostolico in Spagna Savo Millini. Referendario dei Tribunali della Segnatura Apostolica di Giustizia e di Grazia.
Episcopato
Eletto Arcivescovo titolare di Amasea il 3 marzo 1687 Innocenzo XI. Consacrato il 1º maggio seguente presso la Saint James Chapel a Londra, dall'arcivescovo di Armagh Dominic MacGuire[2] O.P., assistito da John Leyburn[3], Vescovo titolare di Adramittio e da John O'Mollony[4], vescovo di Killaloe. Divenne nunzio presso il re Giacomo II d'Inghilterra, con l'incaricato di indurre il monarca inglese a intercedere presso il re Luigi XIV di Francia in favore dei protestanti oppressi di quel paese. Assistente al soglio pontificio il 16 ottobre 1689.
Cardinalato
Creato cardinale presbitero nel concistoro del 13 febbraio 1690 da Alessandro VIII, ricevette il cappello rosso il 16 febbraio e il titolo di San Clemente il 10 aprile dello stesso anno.
Partecipò al conclave del 1691 che elesse Innocenzo XII. Optò per il titolo di Santa Balbina il 2 gennaio 1696 e divenne Legato apostolico di Ferrara dal 24 settembre 1696 e Legato apostolico di Bologna dal 24 novembre 1698. Partecipò al conclave del 1700 che elesse Clemente XI. Prefetto della Congregazione dei Riti dall'aprile 1714, optò per il titolo di San Pietro in Vincoli. Fu Prefetto della Congregazione dei Vescovi e Regolari dall'agosto 1714 e optò per l'ordine dei cardinali vescovi e la Sede suburbicaria di Albano il 21 gennaio 1715.
Morte
Morì alle ore 11.45 del 27 gennaio 1719 nel suo palazzo romano in piazza Ss. XII Apostoli all'età di 68 anni. Fu esposto nella Chiesa di San Carlo ai Catinari, dove il 29 gennaio seguente ebbero luogo i funerali e vi fu sepolto davanti alla cappella del Sacramento.
Genealogia episcopale (parziale)
Successione degli incarichi
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| Note |
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| Bibliografia |
- (IT), Lorenzo Cardella, Memorie storiche de' cardinali della Santa Romana Chiesa. 9 vols, vol. VIII, Stamperia Pagliarini, Roma, 1794, pp. 7-8
- (LA), Remigium Ritzler, Sefrin Pirminum, Hierarchia Catholica Medii et Recentioris Aevi, vol. V (1667-1730), Typis et Sumptibus Domus Editorialis "Il Messaggero di S. Antonio" presso Basilica Sant'Antonio, Padova, 1952, pp. 16, 40, 44, 45, 50, 80
- (IT), Gaetano Moroni, Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica da San Pietro sino ai nostri giorni. 103 vols. in 53, vol. I, Tipografia Emiliana, Venezia, 1840-1861, pp. 85
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| Collegamenti esterni |
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| Voci correlate |
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