Giuseppe Renato Imperiali
Giuseppe Renato Imperiali Cardinale | |
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Antonio David, Ritratto del cardinale Giuseppe Renato Imperiali (1735 ca.), olio su tela: Stoccolma (Svezia), Museo Nazionale di Belle Arti | |
Età alla morte | 85 anni |
Nascita | Francavilla Fontana 1º maggio 1651 |
Morte | Roma 18 febbraio 1737 |
Sepoltura | Roma, Basilica di Sant'Agostino in Campo Marzio |
Ordinazione presbiterale | non si hanno informazioni |
Consacrazione vescovile | mai consacrato |
Creato Cardinale |
13 febbraio 1690 da Alessandro VIII (vedi) |
Cardinale per | 47 anni e 5 giorni |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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Giuseppe Renato Imperiali (Francavilla Fontana, 1º maggio 1651; † Roma, 18 febbraio 1737) è stato un cardinale italiano.
Biografia
Nacque a Francavilla Fontana (Brindisi) il 1º maggio 1651, quinto dei dodici figli di Michele, principe di Francavilla, e di Brigida Grimaldi. Apparteneva a uno dei numerosi rami della famiglia genovese degli Imperiali, trapiantato in Puglia sin dal Cinquecento e rapidamente assurto a notevole potenza.
Carriera ecclesiastica
Dopo avere trascorso l'infanzia in Puglia, nel 1662 fu inviato, insieme con tre dei suoi fratelli, a Roma presso il cardinale prozio Lorenzo Imperiali. A Roma studiò presso il Collegio germanico-ungarico. Nel 1688, alla morte del fratello maggiore, Pierfrancesco, fu avviato alla carriera ecclesiastica, sotto la protezione del cardinale Lorenzo, che gli fece conferire alcuni benefici ecclesiastici. Conseguì la laurea in utroque iure. Il 19 novembre 1672 fu nominato referendario dei Tribunali della Segnatura Apostolica di Giustizia e di Grazia. Sotto papa Clemente X fu nominato chierico della Camera Apostolica, e sotto il pontificato di papa Innocenzo XI ne divenne tesoriere generale.
Cardinalato
Papa Alessandro VIII lo elevò al rango di cardinale nel concistoro del 13 febbraio 1690, e tre giorni dopo ricevette la berretta rossa con il titolo di cardinale diacono di San Giorgio in Velabro, con dispensa per non avere ancora ricevuto gli ordini minori. Dopo la nomina fu inviato a Ferrara come cardinale legato.
Partecipò al conclave del 1691 che elesse papa Innocenzo XII. Tornato a Roma nel 1696 fu nominato prefetto della Congregazione del Buon Governo, che sovraintendeva all'amministrazione dei comuni dello Stato della Chiesa. Mantenne la carica fino alla morte, avviando un'intensa attività di risanamento finanziario e riforma amministrativa.
Partecipò al conclave del 1700 che vide l'elezione di Clemente XI. Il 19 ottobre 1711 fu nominato legato a latere presso il neo-eletto imperatore Carlo VI, che era a Milano. Nel corso del soggiorno milanese, prolungatosi fino al gennaio 1712, l'Imperatori, che non era sospetto di filo-francesismo, trattò della restituzione della cittadina di Comacchio.
Nel 1720 fu incaricato dal papa di ottenere dalla Repubblica di Genova l'arresto del cardinale Giulio Alberoni, per poterlo processare a Roma, ma dopo un breve confino la Repubblica rilasciò l'Alberoni. Il processo contro l'alto prelato fu istruito ugualmente e l'Imperiali fu chiamato a far parte della congregazione cardinalizia incaricata di giudicare il porporato.
Partecipò al conclave del 1721 che elesse papa Innocenzo XIII. Negli anni successivi ricevette incarichi politici di rilievo, e tanta fu la stima conquistata dal cardinale presso gli ambienti ecclesiastici, che nel conclave del 1724 ottenne una candidatura a successore di papa Innocenzo XIII. Dal 1727 gli fu affidato il titolo cardinalizio di cardinale presbitero di San Lorenzo in Lucina.
Personaggio di vasta cultura, l'Imperiali costituì una grande biblioteca, il cui catalogo fu redatto dall'erudito Giusto Fontanini, bibliotecario del cardinale. La biblioteca Imperiali comprendeva più di 15.000 volumi, con una prevalenza di testi di diritto, filosofia e letteratura. La biblioteca era una struttura aperta, capace di promuovere l'incontro tra letterati, anche per merito di eruditi d'alto livello quali lo stesso Fontanini e Domenico Giorgi, fortemente impegnati come pubblicisti al servizio del Papato.
Alla morte di papa Benedetto XIII, nel 1730, grazie soprattutto alla sua esperienza e capacità di uomo politico, il cardinale Imperiali fu uno dei candidati papabili. Nelle votazione del conclave del 1730 ottenne un massimo di 22 voti, non fu eletto a causa del veto di ius exclusivae espresso dal cardinal Cornelio Bentivoglio a nome del re di Spagna, e venne eletto Clemente XII.
Morte
Morì a Roma il 18 febbraio 1737, e fu sepolto nel transetto destro della Basilica di Sant'Agostino in Campo Marzio.
Successione degli incarichi
Predecessore: | Cardinale diacono di San Giorgio in Velabro | Successore: | |
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Gasparo Cavalieri | 10 aprile 1690 - 1726 1726 - 20 gennaio 1727 cardinale presbitero pro illa vice |
Agapito Mosca |
Predecessore: | Abate di Santa Maria Maddalena in Armillis | Successore: | |
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Claudio Filomarino | 1700 - 1721 | Gaetano Amato |
Predecessore: | Cardinale presbitero di San Lorenzo in Lucina | Successore: | |
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Giuseppe Sacripante | 20 gennaio 1727 - 18 febbraio 1737 | Gianantonio Davia |
Predecessore: | Cardinale protopresbitero | Successore: | |
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Giuseppe Sacripante | 1727 - 1737 | Gianantonio Davia |
Predecessore: | Prefetto della Congregazione del Buon Governo | Successore: | |
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Carlo Pio di Savoia | 1696 - 18 febbraio 1727 | Domenico Riviera di Urbino |
Bibliografia | |
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Voci correlate | |
- Cardinali diaconi di San Giorgio in Velabro
- Cardinali presbiteri di San Giorgio in Velabro
- Prefetti della Congregazione del buon governo
- Cardinali presbiteri di San Lorenzo in Lucina
- Concistoro 13 febbraio 1690
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