Francisco de Solís Folch de Cardona
Francisco de Solís Folch de Cardona Cardinale | |
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Età alla morte | 63 anni |
Nascita | Salamanca 16 febbraio 1713 |
Morte | Roma 21 marzo 1776 |
Sepoltura | Basilica dei Santi Dodici Apostoli (Roma) [1] |
Ordinazione presbiterale | non si hanno informazioni |
Nominato arcivescovo | 20 gennaio 1749 da Benedetto XIV |
Consacrazione vescovile | Monastero reale dell'Incarnazione, 16 marzo 1749 dall'arc. Enrico Enríquez |
Creato Cardinale |
5 aprile 1756 da Benedetto XIV (vedi) |
Cardinale per | 19 anni, 11 mesi e 16 giorni |
Incarichi ricoperti |
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Collegamenti esterni | |
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Francisco de Solís Folch de Cardona (Salamanca, 16 febbraio 1713; † Roma, 21 marzo 1776) è stato un cardinale e arcivescovo spagnolo.
Cenni biografici
Francisco nacque a Salamanca, da José Solís y Gante, marchese di Castelnovo, conte di Saldueña e terzo duca di Montellano, e dalla moglie Josefa Folch de Cardona, marchesa di Castelnovo y Pons, che si racconta partorì il figlio nella sacrestia della chiesa parrocchiale. Suo padre era uno dei membri fondatori della Real Academia Española, costituita l'anno della nascita del nostro. Il fratello maggiore, Alonso, conte di Saldueña, fu viceré della Navarra, mentre l'altro fratello José fu viceré di Nueva Granada (oggi Colombia) per poi farsi frate nei Minori.
Formazione
Fu educato in famiglia con eccellenti insegnanti che gli diedero un'ottima educazione generale. Intraprese poi la carriera ecclesiastica. A diciotto anni perse l'uso dell'occhio sinistro, che fu sostituito da uno in vetro. Non si hanno dati sull'ordinazione sacerdotale, di certo fu cappellano reale, tesoriere e canonico del capitolo della cattedrale di Malaga di cui divenne decano nel 1744.
Episcopato
Nel 1749 fu nominato arcivescovo titolare di Traianopoli e co-amministratore della sede metropolitana di Siviglia, allora retta dal cardinale Luis de Borobón, Infante di Spagna.
Il 16 marzo 1749 fu consacrato nel monastero madrileno dell'Incarnazione delle monache agostiniane scalze dall'arcivescovo Enrico Enriquez, Nunzio apostolico in Spagna, coadiuvato da mons. Juan Antonio Pérez Arellano (Ch) e da mons. Andrés Núñez Montegaudo (Ch), ausiliare a Toledo.
Nel 1752 fu trasferito alla sede di Cordoba con titolo personale di arcivescovo. Dopo la rinuncia dell'infante al cardinalato e alle amministrazioni apostoliche nel concistoro del 18 dicembre 1754, accettata da papa Benedetto XIV, fu promosso alla sede metropolitana di Siviglia, il 17 novembre dell'anno seguente. Il pallio gli fu concesso lo stesso giorno. Le importanti rendite dell'arcidiocesi gli permisero di compiere importanti opere: ampliò e modernizzò il seminario, ricostruì e abbellì la cattedrale metropolitana e il monastero delle suore cappuccine, distrutto da un incendio. E' ricordato come l'arcivescovo dei poveri per la sua grande carità.
cardinalato
Fu creato cardinale nel concistoro del 5 aprile 1756. Il papa gli inviò, tramite l'abate conte Giovanni Maria Mandelli, la berretta rossa, che come da consuetudine fu posta sul prelato dal re di Spagna Fernando VI. Non partecipò al conclave del 1758 che elesse papa Clemente XIII, fu però presente al successivo con l'elezione di Clemente XIV. Con la sua presenza a Roma poté ricevere 22 giugno 1769 il titolo presbiterale dei santi XII Apostoli e fu ascritto a varie congregazioni cardinalizie. Fu presente anche ai lavori del successivo conclave del 1774-1775 che elesse papa Pio VI.
Onorificenze
Collare del Reale e Distinto Ordine di Carlo III (Spagna) | |
Cavaliere dell'Ordine Militare di Calatrava
Cavaliere dell'Insigne e Reale Ordine di San Gennaro | |
Morte
Morì a Roma pochi giorni dopo l'elezione del nuovo pontefice e dopo aver ricevuto l'estrema unzione e la benedizione papale. Il funerale fu celebrato il 27 marzo nella sua chiesa titolare, con la partecipazione del papa e del Sacro Collegio Cardinalizio. Il corpo, posto in una triplice bara, fu consegnato al padre guardiano di quella chiesa e ivi sepolto, in attesa delle decisioni della famiglia. Il suo cuore fu inviato in patria in un'urna di cristallo e sepolto nella chiesa dei Cappuccini di Siviglia, da lui ricostruita.
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale |
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII
- Papa Benedetto XIV
- Cardinale Enrique Enríquez
- Cardinale Francisco de Solís Folch de Cardona
Successione degli incarichi
Predecessore: | Arcivescovo titolare di Traianopoli di Rodope | Successore: | |
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Pietro de Carolis | 20 gennaio 1749 - 25 settembre 1752 | Niccolò Oddi |
Predecessore: | Vescovo di Cordova (titolo personale di arcivescovo) |
Successore: | |
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Miguel Vicente Cebrián Agustín | 25 settembre 1752 - 17 novembre 1755 | Martín Barcia Carrascal |
Predecessore: | Arcivescovo metropolita di Siviglia | Successore: | |
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Luis Salcedo Azcona | 17 novembre 1755 - 21 marzo 1776 | Francisco Javier Delgado Benegas |
Predecessore: | Cardinale presbitero dei santi XII Apostoli | Successore: | |
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Gian Vincenzo Lorenzo Ganganelli, O.F.M. Conv. | 26 giugno 1769 - 21 marzo 1776 | Giovanni Archinto |
Note | |
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Bibliografia | |
(ES) Francisco Aguilar Piñal, Francisco Solís y Folch de Cardona su dbe.rah.es. URL consultato il 23-04-2019 | |
Voci correlate | |
- Vescovi di Traianopoli di Rodope
- Vescovi di Cordova (Spagna)
- Vescovi di Siviglia
- Cardinali presbiteri dei Santi XII Apostoli
- Vescovi consacrati nel 1749
- Vescovi spagnoli
- Vescovi del XVIII secolo
- Vescovi per nome
- Vescovi consacrati da Enrico Enríquez
- Concistoro 5 aprile 1756
- Cardinali spagnoli
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- Cardinali creati da Benedetto XIV
- Biografie
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