Enrico Enriquez
Enrico Enríquez Cardinale | |
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Età alla morte | 54 anni |
Nascita | Campi Salentina 30 settembre 1701 |
Morte | Ravenna 25 aprile 1756 |
Sepoltura | Chiesa dello Spirito Santo (Ravenna) |
Ordinato diacono | 15 dicembre 1743 |
Ordinazione presbiterale | Nominato all'apiscopato con dispensa per non aver ricevuto l'ordinazione presbiterale |
Nominato arcivescovo | 16 dicembre 1743 da Benedetto XIV |
Consacrazione vescovile | 26 novembre 1743 da Benedetto XIV |
Creato Cardinale |
26 novembre 1753 da Benedetto XIV (vedi) |
Cardinale per | 2 anni, 4 mesi e 29 giorni |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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Enrico Enríquez, o Enrique (Campi Salentina, 30 settembre 1701; † Ravenna, 25 aprile 1756) è stato un cardinale, arcivescovo e nunzio apostolico italiano.
Cenni biografici
Enrique o Enrico nacque a Campi, arcidiocesi di Lecce, da un vecchio casato nobiliare originario della Castiglia in Spagna. Era cadetto dei due figli di Giovanni Enriquez, principe di Squinzano e marchese di Campi e della moglie Cecilia Capece Minutolo, dei principi di Canosa. Il fratello primogenito si chiamava Gabriel Augustinus. Un altro porporato della famiglia fu Enrico Minutoli.
Ebbe un'ottima istruzione in famiglia e appena diciottenne nutriva già svariati interessi culturali. Dal 1719 al 1726 tenne una fitta corrispondenza con Matteo Egizio,[1] letterato ed erudito napoletano, futuro bibliotecario di re Carlo di Borbone; in lui cercava una guida e un consigliere. Accanto ai vivi interessi culturali, un altro fondamentale aspetto della sua personalità fu la convinta adesione al giansenismo.
Formazione e carriera ecclesiastica
La famiglia lo avviò alla carriera ecclesiastica. Nel 1725 si recò a Roma e completati gli studi si laureò in utroque iure il 21 giugno 1726. Il 18 luglio fu ammesso tra i prelati domestici di papa Benedetto XIII.
Dal 1727 al 1744 gli furono affidati molti governatorati dello Stato pontifico. Nel 1739, quando era governatore di Perugia, Clemente XII lo inviò in Romagna per la risoluzione dell'Occupazione alberoniana della Repubblica di San Marino.
Fu preconizzato da Benedetto XIV per la carriera diplomatica e nel dicembre del 1743 ricevette in rapida successione gli ordini minori e fu elevato all'episcopato con dispensa pontificia per non aver ancora ricevuto l'ordinazione sacerdotale.
Episcopato
Fu eletto arcivescovo titolare di Nazianzo e il 29 dicembre lo stesso pontefice lo consacrò vescovo nel Quirinale assistito dai monsignori Ferdinando Maria de Rossi, allora arcivescovo titolare di Tarso e da Martino Ignazio Caracciolo(ch), neo-eletto arcivescovo titolare di Calcedonia e Nunzio apostolico a Venezia. Fu nominato, come di consuetudine per il corpo diplomatico, Assistente al soglio pontificio il 1º gennaio 1744. L'8 gennaio fu nominato Nunzio apostolico in Spagna, carica che ricoprì sino alla sua creazione a cardinale nel 1753.
Giunse a Madrid il 19 giugno. Le istruzioni lo invitavano a esercitare il controllo sul clero, ad applicare i decreti tridentini, a vigilare sui diritti della Chiesa, specialmente quelli connessi con materie beneficiali. Durante il suo lungo mandato conobbe la successione monarchica tra Filippo V di Spagna morto nel 1746 e il successore Ferdinando VI di Spagna, situazioni che certo non facilitarono il suo compito. La sua nunziatura si collocò in un periodo in cui il peso politico e diplomatico della Santa Sede risultò molto debole, le grandi questioni della politica europea rimasero fuori dalla sua azione e la Chiesa si trovò a essere in difficoltà anche nella difesa dei propri privilegi.
Cardinalato
Fu creato cardinale nel concistoro del 26 novembre 1753. Il pontefice gli inviò la berretta rossa con un breve apostolico datato 1º dicembre. Rientrò a Roma il 18 giugno 1754 e ricevette il titolo presbiterale di sant'Eusebio. Qui l'Enríquez riprese i suoi vecchi contatti, primo fra tutti quello col Segretario ai brevi cardinal Domenico Silvio Passionei. Nel 1756 lo aiutò, intervenendo presso la corte di Madrid, a favore della causa di beatificazione di Giacomo de Palafox, di cui l'amico era promotore.
L'Enríquez fu inviato legato in Romagna, dove giunse il 31 gennaio 1755. A Ravenna riprese le sue attività culturali e promosse lo sviluppo delle due accademie cittadine.
Morte
Mori a Ravenna il 25 aprile 1756. Tre giorni dopo si tennero i funerali nella chiesa dei Teatini di Santo Spirito, dove è sepolto.
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale |
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII
- Papa Benedetto XIV
- Cardinale Enrique Enríquez
Successione degli incarichi
Predecessore: | Governatore di Camerino | Successore: | |
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Ascanio Cansacchi | 17 marzo 1727 - 26 giugno 1732 | Niccolò Serra |
Predecessore: | Governatore di Ascoli | Successore: | |
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Riccardo Isolani | 26 giugno 1732 - 7 gennaio 1733 | Angelo Locatelli |
Predecessore: | Governatore di Civitavecchia | Successore: | |
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Domenico Corsi | 7 gennaio 1733 - 23 dicembre 1734 | Basilio Sciriman |
Predecessore: | Governatore di Campagna e Marittima | Successore: | |
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Carlo Francesco Durini | 23 dicembre 1734 - 30 aprile 1738 | Flavio Ravizza |
Predecessore: | Governatore di Perugia | Successore: | |
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Cosimo Imperiali | 17 aprile 1738 - 12 agosto 1741 | Niccolò Serra |
Predecessore: | Governatore di Macerata | Successore: | |
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Cosimo Imperiali | 12 agosto 1741 - 8 gennaio 1744 | Pirro Alberici |
Predecessore: | Arcivescovo titolare di Nazianzo | Successore: | |
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Marcello Crescenzi | 16 dicembre 1743 - 26 novembre 1753 | Giovanni Maria Benzon |
Predecessore: | Nunzio apostolico in Spagna | Successore: | |
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Giovanni Battista Barni | 8 gennaio 1744 - 26 novembre 1753 | Martino Innico Caracciolo |
Predecessore: | Cardinale presbitero di Sant'Eusebio | Successore: | |
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Pompeo Aldrovandi | 22 luglio 1754 - 25 aprile 1756 | Jean-François-Joseph de Rochechouart |
Predecessore: | Legato apostolico di Romagna | Successore: | |
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Mario Bolognetti | 16 settembre 1755 - 25 aprile 1756 | Giovanni Francesco Stoppani |
Note | |
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Bibliografia | |
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Collegamenti esterni | |
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- Governatori di Camerino
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