Giovanni Archinto
Giovanni Archinto Cardinale | |
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Età alla morte | 62 anni |
Nascita | Milano 10 agosto 1736 |
Morte | Milano 9 febbraio 1799 |
Ordinato diacono | 2 marzo 1760 |
Ordinazione presbiterale | 3 marzo 1760 |
Nominato arcivescovo | 1º dicembre 1766 da Clemente XIII |
Consacrazione vescovile | 8 dicembre 1766 da Clemente XIII |
Creato Cardinale in pectore |
15 aprile 1776 da Pio VI (vedi) |
Pubblicato Cardinale |
20 maggio 1776 da Pio VI (vedi) |
Cardinale per | 22 anni, 8 mesi e 20 giorni |
Incarichi ricoperti |
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Giovanni Archinto (Milano, 10 agosto 1736; † Milano, 9 febbraio 1799) è stato un cardinale, arcivescovo e nunzio apostolico italiano.
Cenni biografici
Nacque a Milano, secondogenito del conte di Tainate Filippo Archinto e della moglie Giulia nata Borromeo-Arese. Suoi fratelli furono Carlo, Lodovico e Giulia. Giovanni era pronipote del cardinale Giuseppe Archinto e nipote dei cardinali Alberico Archinto e, da parte di madre, di Vitaliano Borromeo.
Formazione e attività diplomatica
Compì gli studi universitari a Pavia e successivamente a Roma all'Università La Sapienza, ove si addottorò in utroque iure il 27 luglio 1759.
Fu avviato alla carriera ecclesiastica ed entrò in prelatura nel 1749. A Milano divenne abate commendatario di Sant'Antonio. Fu inizialmente sotto la protezione del potente zio Alberico, cardinale segretario di Stato di Clemente XIII. Nel 1758 divenne cappellano privato di papa Clemente XIII. In quell'anno venne inviato in Francia come legato apostolico a latere per portare la berretta cardinalizia al cardinale François-Joachim de Pierre de Bernis, futuro ambasciatore francese presso la Santa Sede. A Parigi si guadagnò la simpatia del re Luigi XV al punto che il monarca gli garantì le rendite dell'abbazia benedettina di Saint-Faron, nella diocesi di Meaux. Tornato a Roma, il 20 settembre 1759 venne nominato referendario del Tribunale della Segnatura Apostolica.
In quell'anno ottenne il suddiaconato e venne nominato vice-legato a Bologna ove rimase in carica sino al 1763, ricevette il diaconato il 2 marzo 1760 e il giorno dopo fu ordinato presbitero e nominato protonotario apostolico partecipante. Dal giugno 1763 fu ascritto come relatore della Sacra Congregazione della Consulta. Nel febbraio del 1764 ricevette in commendam l'abbazia di San Giuliano a Como.
Ministero episcopale
Vice-legato a Bologna fino al 1766, fu richiamato a Roma dove l'opera da lui svolta dovette soddisfare in pieno il pontefice che, nominandolo arcivescovo In partibus infidelium di Filippi, volle affidargli la nunziatura di Firenze. Fu consacrato l'8 dicembre di quello stesso anno nella cappella del Palazzo del Quirinale da papa Clemente XIII assistito da Scipione Borghese, allora arcivescovo titolare di Teodosia e da Ignazio Reali (Ch), arcivescovo titolare di Atene e nominato assistente al soglio pontificio.
Raggiunse Firenze il 20 dicembre di quell'anno e vi rimase sino al 1769. In questi primi anni di governo di Pietro Leopoldo nessuna importante questione impegnò l'Archinto. Rientrò a Roma e il papa lo nominò prefetto del palazzo apostolico il 9 novembre 1770. In quello stesso anno, l'arcivescovo milanese Giuseppe Pozzobonelli, ormai provato dalla lunga reggenza dell'arcidiocesi e dalla malattia che lo affliggeva, aveva fatto il nome dell'Archinto a papa Clemente XIV per sostituirlo sulla cattedra di Sant'Ambrogio, ma questi rifiutò di accondiscendere alla rinuncia dell'arcivescovo, imponendogli di rimanere alla guida della chiesa di Milano.
Clemente XIV credette opportuno richiamarlo dalla Toscana, per insignirlo di cariche di rilievo nell'ambito della famiglia pontificia, spianandogli così l'ascesa nella vita ecclesiastica romana. In tal modo, all'ufficio di segretario dei memoriali si aggiunse, il 2 ottobre 1772, quello di maggiordomo del pontefice e prefetto del Palazzo apostolico. Il Sacro Collegio dei Cardinali lo nominò governatore del conclave del 1774-1775 nel quale venne eletto papa Pio VI. Il nuovo papa lo confermò ai suoi incarichi.
Cardinalato
Fu creato cardinale riservato in pectore nel concistoro del 15 aprile 1776 e pubblicato nel concistoro successivo. Ricevette la berretta cardinalizia il 18 dicembre 1777 e il titolo presbiterale dei Santi XII Apostoli il 15 luglio dell'anno seguente.
Dal 1777 fu cardinale protettore degli Olivetani, dal 1781 degli Agostiniani e dal 1780 della Pontificia Accademia Ecclesiastica dei Nobili. Dal 1781 fu prefetto della Sacra Congregazione dei Riti. Nell'anno di carica 1785 - 1786 fu camerlengo del Sacro Collegio dei Cardinali. Nel 1793 ottenne la commenda dell'abbazia di San Girolamo di Como. Nel 1795 optò per l'ordine dei cardinali vescovi e ottenne la sede suburbicaria di Sabina.
Dopo l'invasione francese dello Stato Pontificio e la proclamazione della Prima Repubblica romana nel 1798 venne espulso da Roma e prese definitiva residenza a Milano, dove morì il 9 febbraio 1799.
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce genealogia episcopale |
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santorio
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII, O.P.
- Papa Benedetto XIV
- Papa Clemente XIII
- Cardinale Giovanni Archinto
Successione degli incarichi
Predecessore: | Arcivescovo titolare di Filippi | Successore: | |
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Nicolò Antonio Carafa | 1º dicembre 1766 - 15 luglio 1776 | Benedetto Fenaja, C.M. (Ch) |
Predecessore: | Nunzio apostolico per il Granducato di Toscana | Successore: | |
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Bernardino Honorati | 20 dicembre 1766 - giugno 1769 | Marcantonio Marcolini |
Predecessore: | Segretario dei Memoriali | Successore: | |
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Carlo Rezzonico juniore | 20 giugno 1769 - 1775 | Giovanni Battista Rezzonico |
Predecessore: | Prefetto dei sacri palazzi apostolici | Successore: | |
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Giovanni Battista Rezzonico | 22 ottobre 1770 - 15 aprile 1776 | Giovanni Antonio Manciforte |
Predecessore: | Governatore di Castel Gandolfo | Successore: | |
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Giovanni Battista Rezzonico | 22 ottobre 1770 - 15 aprile 1776 | Giovanni Antonio Manciforte |
Predecessore: | Cardinale presbitero dei Santi XII Apostoli | Successore: | |
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Francisco de Solís Folch de Cardona | 15 luglio 1776 - 1º giugno 1795 | Francisco Antonio de Lorenzana y Butrón |
Predecessore: | Prefetto della Sacra Congregazione dei Riti | Successore: | |
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Mario Compagnoni Marefoschi | gennaio 1781 - 9 febbraio 1799 | Giulio Maria della Somaglia |
Predecessore: | Camerlengo del Sacro Collegio | Successore: | |
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Leonardo Antonelli | 1785 - 13 febbraio 1786 | Hyacinthe Sigismond Gerdil |
Predecessore: | Cardinale vescovo di Sabina | Successore: | |
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Andrea Corsini | 1º giugno 1795 - 9 febbraio 1799 | Giovanni Andrea Archetti |
Bibliografia | |
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- Cardinali in pectore
- Cardinali creati in pectore da Pio VI
- Vescovi di Filippi
- Nunzi apostolici per il Granducato di Toscana
- Segretari dei Memoriali
- Prefetti dei sacri palazzi apostolici
- Governatori di Castel Gandolfo
- Cardinali presbiteri dei Santi XII Apostoli
- Prefetti della Congregazione dei Riti
- Cardinali Camerlenghi
- Cardinali vescovi di Sabina-Poggio Mirteto
- Presbiteri ordinati nel 1760
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