Gasparo Contarini

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Gasparo Contarini
Cardinale
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Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte 58 anni
Nascita Venezia
16 ottobre 1483
Morte Bologna
24 agosto 1542
Sepoltura Chiesa della Madonna dell'Orto, Venezia
Conversione
Appartenenza
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Professione religiosa [[]]
Ordinato diacono
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Ordinazione presbiterale 1537
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Consacrazione vescovile Cappella Sistina, 23 ottobre 1536 dal papa Paolo III
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21 maggio 1535 da Paolo III (vedi)
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Cardinale per 7 anni, 3 mesi e 3 giorni
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
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al pontificato
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(per causa incerta o sconosciuta)
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Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi
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Altre ricorrenze
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Incoronazione
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Erede
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Onorificenze
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Nomi postumi
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Gasparo Contarini (Venezia, 16 ottobre 1483; † Bologna, 24 agosto 1542) è stato un cardinale, vescovo e teologo italiano.

Cenni biografici

Nacque a Venezia, primogenito di dodici figli, sette maschi e quattro femmine, di Alvise di Federico Contarini del ramo della Madonna dell'Orto e di Polissena di Tommaso Malipiero. I Contarini erano una delle più antiche, più potenti e più ricche famiglie appartenenti della Serenissima.

Formazione

Dopo una educazione primaria ricevuta in casa, dal 1501 al 1509 studiò a Padova presso l'Università degli Studi (greco, matematica, filosofia e teologia), contrariamente a quanto desiderato dal padre. Nel 1502 la morte del padre lo costrinse a rientrare a Venezia per sistemare gli affari della famiglia. Non più di un anno dopo perse anche la madre. Rientrato poco dopo a Padova, il Contarini vi trascorse all'incirca otto anni, dividendo il suo tempo tra un'intensa attività di studio e di frequentazione di amicizie selezionate. Si ricorda di quel periodo il dibattito tenuto con il suo professore Pietro Pomponazzi sull'immortalità dell'anima. L'assedio di Padova nel giugno del 1509 interruppe bruscamente la vita studentesca del Contarini senza che egli avesse potuto o voluto conseguire il dottorato in artibus.

Attività diplomatica

La sua partecipazione all'attività politica, nonostante l'importanza del casato, fu tardiva. Questo prolungato differimento dell'ingresso al servizio della Serenissima gli permise di dedicarsi allo studio e alla stesura delle prime opere, e di coltivare quella civil conversation che fu, fin dagli anni padovani, un'esigenza profondamente vissuta dal Contarini, sempre alla ricerca di una conciliazione tra il modello aristotelico di philia e il precetto evangelico dell'amore per il prossimo.

Dopo piccoli incarichi in patria, il 24 settembre 1520 fu eletto ambasciatore presso Carlo V, ma non si mise in viaggio prima del 16 marzo dell'anno seguente, trattenuto anche dal matrimonio della sorella Paola con Matteo Dandolo. Giunse a Worms, dove fu ricevuto in aprile da Carlo V, impegnato insieme ai principi elettori nella ricerca di soluzioni al problema della riforma protestante. Il Contarini, pur avendone espresso il desiderio, non incontrò mai Lutero.

Con lo scoppio del conflitto fra Carlo V e Francesco I, alleato di Venezia, il Contarini dovette sopportare ingenti spese, fatiche e disagi per seguire gli spostamenti della corte imperiale. Dalla Germania passò nelle Fiandre e, attraverso l'Inghilterra, raggiunse la Spagna, con il senso di isolamento dalla patria, dalla quale spesso per lunghi mesi rimaneva senza istruzioni. Il 15 novembre 1525 rientrò a Venezia, dopo essersi accomiatato da Carlo V a Toledo l'8 agosto.

Il 30 settembre 1527 fu eletto tra i Sessanta della zonta e il 25 ottobre fu designato oratore presso il duca di Ferrara per farlo aderire alla lega di Cognac contro Carlo V.

Il 1° settembre 1530 entrò nel Consiglio dei Dieci, l'organo più delicato della costituzione della Repubblica, di cui fu ripetutamente uno dei "cai" e di cui tornerà a fare parte il 1° luglio 1533. In queste funzioni il Contarini assunse, quanto ai problemi connessi con la giurisdizione ecclesiastica, una linea di moderazione e prudenza tesa a non inasprire i difficili rapporti tra la Serenissima e la Santa Sede.

Cardinalato ed episcopato

Dopo essere stato ambasciatore di Venezia presso la Santa Sede, fu creato cardinale nel Concistoro del 21 maggio 1535 e il 31 maggio ricevette la berretta rossa e la diaconia di santa Maria in Aquiro. Ricevette in rapida successione gli ordini minori e due anni dopo ebbe l'ordinazione presbiterale. Come cardinale fu il più deciso tra i fautori di una riforma interna della Chiesa. Fu nominato dal pontefice presidente della commissione convocata nel 1536 per preparare il concilio e studiare le basi della riforma della Curia, e stese la relazione Consilium de emendanda Ecclesia.

Il 23 ottobre 1536 Paolo III lo ha nominato vescovo di Cividale di Belluno, ma solo il 24 maggio 1537, dopo numerosi interventi del nunzio Verallo, caddero gli ostacoli frapposti dalla Signoria. Contarini mostrò grande sollecitudine per la sua Chiesa, affidandone il governo a vicari generali capaci, quali Giovanni Antonio de Egregiis, Paolo Vasio e Girolamo Negri. Egli stesso vi si recò al ritorno dal convegno di Nizza e vi fece l'ingresso solenne il 29 luglio 1538.

I molteplici impegni di riformatore e di uomo di Curia certamente rallentarono la sua produzione letteraria, mentre la prospettata apertura del concilio con i dibattiti che vi si sarebbero svolti in materia di fede e la sempre più estesa e capillare penetrazione delle idee riformate nella penisola, lo indussero a concentrarsi prevalentemente su tematiche teologiche.

Fu nominato legato a latere ai colloqui di Ratisbona il 10 gennaio 1541. Partì da Roma ancora in quel mese, accompagnato da Girolamo Negri, Ludovico Beccadelli, Trifone Benci, Vincenzo Parpaglia, Adarno Fumano e Filippo Gheri. Il suo sforzo di conciliazione a Ratisbona, con la sua formula ambigua sulla giustificazione, fu sconfessato dalla curia e da Lutero.

Il 27 gennaio 1542 fu designato legato di Bologna. L'ufficio era prestigioso e avrebbe comportato un notevole incremento delle sue entrate, ma tale nomina fu interpretata da molti come un allontanamento dalla Curia, dove stavano acquistando spazio gruppi a lui ostili.

Morte

Morì a Bologna il 24 agosto 1542 e venne sepolto nella chiesa benedettina di san Procolo, da dove nel 1563 il corpo fu traslato nella cappella di famiglia nella chiesa della Madonna dell'Orto, a Venezia.

Opere

  • De potestate Pontificis, 1529
  • Confutatio articulorum seu quaestionum Lutheri, 1530
  • Tractatus seu Epistola de iustificatione, 1541
  • De magistratibus et republica venetorum, Parigi, 1543
  • De sacramentis christianae legis et catholicae ecclesiae, Firenze, 1553

Genealogia episcopale

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale

Successione degli incarichi

Predecessore: Cardinale diacono Santa Maria in Aquiro Successore: CardinalCoA PioM.svg
Guillaume de Croy 31 maggio 1535 - 15 settembre 1535
Titolo presbiterale pro illa vice dal 15 al 19 settembre 1535
Marino Ascanio Caracciolo I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Guillaume de Croy {{{data}}} Marino Ascanio Caracciolo
Predecessore: Cardinale presbitero dei Santi Vitale, Valeria, Gervasio e Protasio Successore: CardinalCoA PioM.svg
John Fisher 19 settembre 1535 - 15 gennaio 1537 Giovanni Maria Ciocchi del Monte I
II
III
IV
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VI
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VIII
IX
X
con
con
John Fisher {{{data}}} Giovanni Maria Ciocchi del Monte
Predecessore: Vescovo di Belluno Successore: BishopCoA PioM.svg
Giambattista Casali 23 ottobre 1536 - 24 agosto 1542 Giulio Contarini I
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con
con
Giambattista Casali {{{data}}} Giulio Contarini
Predecessore: Cardinale presbitero di Santa Balbina Successore: CardinalCoA PioM.svg
Girolamo Ghinucci 15 gennaio 1537 - 9 novembre 1539 Pietro Paolo Parisio I
II
III
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X
con
con
Girolamo Ghinucci {{{data}}} Pietro Paolo Parisio
Predecessore: Cardinale presbitero di Sant'Apollinare alle Terme Neroniane-Alessandrine Successore: CardinalCoA PioM.svg
Giacomo Simonetta 9 novembre 1539 - 15 febbraio 1542 Uberto Gambara I
II
III
IV
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con
con
Giacomo Simonetta {{{data}}} Uberto Gambara
Predecessore: Camerlengo del Collegio Cardinalizio Successore: Emblem Holy See.svg
Giacomo Simoneta 9 gennaio 1540 - 10 gennaio 1541 Gian Pietro Carafa I
II
III
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X
con
con
Giacomo Simoneta {{{data}}} Gian Pietro Carafa
Predecessore: Legato apostolico di Bologna Successore: Emblem Holy See.svg
Bonifacio Ferrero 21 gennaio 1542 - 24 agosto 1542 Giovanni Gerolamo Morone I
II
III
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IX
X
con
con
Bonifacio Ferrero {{{data}}} Giovanni Gerolamo Morone
Predecessore: Cardinale presbitero di Santa Prassede Successore: CardinalCoA PioM.svg
Philippe de la Chambre 15 febbraio 1542 - 24 agosto 1542 Giovanni Maria Ciocchi del Monte I
II
III
IV
V
VI
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VIII
IX
X
con
con
Philippe de la Chambre {{{data}}} Giovanni Maria Ciocchi del Monte
Bibliografia
Collegamenti esterni