Giuseppe Cognata
Giuseppe Cognata, S.D.B. Vescovo | |
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Charitas Christi urget nos | |
Monsignor Giuseppe Cognata | |
Età alla morte | 86 anni |
Nascita | Agrigento 14 ottobre 1885 |
Morte | Pellaro 22 luglio 1972 |
Sepoltura | casa generalizia delle Suore Oblate a Tivoli. |
Appartenenza | Società Salesiana di San Giovanni Bosco |
Ordinazione presbiterale | Acireale, 29 agosto 1909 dal vescovo Giovanni Battista Arista |
Nominato vescovo | 16 marzo 1933 da Pio XI |
Consacrazione vescovile | Roma, 23 aprile 1933 dal Card. Arc. August Hlond |
Incarichi ricoperti |
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Collegamenti esterni | |
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Giuseppe Cognata (Agrigento, 14 ottobre 1885; † Pellaro, 22 luglio 1972) è stato un Vescovo italiano della diocesi di Bova, in Calabria, salesiano e fondatore delle Suore Salesiane Oblate del sacro Cuore.
Biografia
Formazione iniziale
Nato da importante famiglia agrigentina sullo scorcio dell'800, dimostrò fin da bambino una grande ricchezza di doti e di talenti umani: di nobiltà di sentimenti, acutezza d'ingegno, volontà ferma e decisa, bontà diffusiva. Tali capacità vennero mirabilmente potenziate da una saggia educazione cristiana ricevuta in massima parte dalla mamma, donna pia e intelligente, forte mite e dinamica. Quando Peppino Cognata entrò dodicenne nel collegio "San Basilio" di Randazzo, prima opera di don Bosco in Sicilia, il suo cuore era pronto ad accogliere la chiamata alla vita sacerdotale e apostolica tra i Salesiani; una vocazione fortemente contrastata dal padre e dal nonno, con le sue prove e le sue lotte lunghe e sofferte, ma coronata da gioioso successo.
Vocazione salesiana e sacerdotale
Il 5 maggio 1908 il chierico Giuseppe Cognata emetteva la professione perpetua a San Gregorio di Catania, nelle mani del Rettore Maggiore don Michele Rua e l'anno dopo, il 29 agosto 1909, riceveva ad Acireale l'Ordinazione sacerdotale.
Aveva già conseguito brillantemente la doppia laurea in lettere e filosofia e ora andava ai giovani non solo come professore e assistente, ma come il sacerdote pieno di zelo, fedele discepolo di San Francesco di Sales, autentico figlio di don Bosco. Dalla Sicilia, fu chiamato in altre case salesiane nel Veneto e nelle Marche.
Primi impegni
La prima guerra mondiale vide don Cognata soldato a Palermo, Trapani, Padova e proprio a Trapani in veste militare, egli gettò le prime basi dell'opera salesiana che fu chiamato a dirigere alcuni anni dopo, terminata la guerra.
Il nuovo direttore si distinse nelle varie attività apostoliche, facendosi "tutto a tutti", sempre instancabile, pronto a ogni istanza, sempre mite e sorridente. Fece sorgere quasi dal nulla una chiesa dedicata a Maria Ausiliatrice, si dedicò con impegno e con zelo alla scuola, all'oratorio... Fu direttore di opere, ma più ancora direttore di anime.
Da Trapani fu chiamato a dirigere il collegio di Randazzo, poi quello di Gualdo Tadino in Umbria e finalmente fu direttore al "Sacro Cuore" di Roma.
Vescovo e Fondatore
Papa Pio XI, il 16 marzo 1933, nominò don Giuseppe Cognata vescovo di Bova, una Diocesi di Calabria particolarmente povera e disagiata: una vera "missione" in terra italiana, sul piano umano, civile, culturale, religioso spirituale. Piccoli centri, sperduti tra i monti, privi di strade, di acqua, di pane, di scuola, di sacerdote. Ora la diocesi è unita in perpetuo a quella di Reggio Calabria.
Fu ordinato a Roma nella basilica del Sacro Cuore di via Marsala, dal servo di Dio cardinal August Hlond S.D.B., Arcivescovo di Gniezno e Poznań, il 23 aprile 1933. Con-consacranti monsignor Luigi Olivares, vescovo di Sutri e Nepi e monsignor Gerolamo Genuardi, vescovo titolare di Farsalo e ausiliare di Palermo.
Attraverso sentieri scoscesi e mulattiere monsignor Cognata, che aveva scelto come motto episcopale l'espressione paolina «Caritas Christi, urget nos», volle in perfetto stile missionario, visitare e confortare non solo tutti i paesetti della diocesi, ma anche i gruppi di povere famiglie sparse qua e là nei luoghi più remoti e più inaccessibili, sui monti di Bova o nelle valli dell'Amendolea.
S'impegnò sul campo puramente umano e sociale, ma soprattutto lavorò sul piano spirituale con coraggio, con ardore di carità, con fiducia nell'immancabile aiuto della Provvidenza.
Uomo di fede e di preghiera, aperto al soffio dello Spirito di Dio, diede vita a una pia società di giovani generose, disposte a lavorare con coraggio e con gioia, nei centri più piccoli, più sperduti, più abbandonati. Nacque così la Congregazione delle Suore Salesiane Oblate del sacro Cuore a Bova Marina l'8 dicembre 1933.
Il nuovo Istituto, suscitato dalla Provvidenza nel solco dello spirito salesiano, con fine specificamente pastorale e missionario in aiuto alla Chiesa locale, crebbe e si sviluppò in pochi anni con una ricca fioritura di vocazioni, diffondendosi non solo nelle due diocesi di Bova e di Reggio Calabria, ma anche in altre zone della Calabria, in Sicilia e nel Lazio.
La lunga prova dell'esilio
Nel 1940 mons. Cognata venne destituito dalla sua dignità episcopale. Dovette rassegnare le dimissioni da vescovo di Bova. Andò lontano, vivendo per lunghi anni nel silenzio e nella solitudine, separato dalle sue figlie spirituali. Visse in varie comunità salesiane, specialmente nel Nord Italia svolgendo il servizio di confessore e guida spirituale.
L'Istituto delle Oblate, pur nella sua grande povertà, continuò a crescere e a espandersi.
La riabilitazione
Monsignor Giuseppe Cognata nella Pasqua 1962 venne reintegrato nell'episcopato da Giovanni XXIII. Partecipò così al Concilio Vaticano II (seconda, terza e quarta sessione) per volontà di Paolo VI.
Prima nominato vescovo titolare di Fàrsalo (6 agosto 1963), poi vescovo emerito di Bova fino alla morte.
Il 29 gennaio 1972 ebbe la gioia di sapere il suo Istituto decorato del decreto di lode da parte della Santa Sede, con cui diveniva Istituto di diritto pontificio.
Chiuse serenamente la sua lunga giornata terrena il 22 luglio dello stesso anno, proprio da Pellaro di Reggio Calabria, sede iniziale dell'attività missionaria delle Oblate. Le sue spoglie riposano nella casa generalizia delle Suore Oblate a Tivoli.
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale |
- Cardinale Scipione Rebiba †
- Cardinale Giulio Antonio Santorio † (1566)
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P. † (1586)
- Vescovo Claudio Rangoni † (1593)
- Arcivescovo Wawrzyniec Gembicki † (1601)
- Arcivescovo Jan Wężyk † (1620)
- Vescovo Piotr Gembicki † (1637)
- Vescovo Jan Gembicki † (1653)
- Vescovo Bonawentura Madalinski † (1672)
- Vescovo Jan (Kazimierz) Małachowski † (1676)
- Arcivescovo Stanislaw Szembek † (1690)
- Vescovo Felicjan Konstanty Szaniawski † (1707)
- Vescovo Andrzej Stanisław Załuski † (1724)
- Arcivescovo Adam Ignacy Komorowski † (1749)
- Arcivescovo Władysław Aleksander Łubieński † (1759)
- Vescovo Andrzej Mikolaj Stanislaw Kostka Mlodziejowski † (1767)
- Arcivescovo Kasper Kazimierz Cieciszowski † (1775)
- Vescovo Franciszek Borgiasz Mackiewicz † (1817)
- Vescovo Michał Piwnicki † (1827)
- Arcivescovo Ignacy Ludwik Pawlowski † (1829)
- Arcivescovo Kazimierz Roch Dmochowski † (1841)
- Arcivescovo Wacław Żyliński † (1848)
- Vescovo Aleksander Kazimierz Beresniewicz † (1859)
- Vescovo Szymon Marcin Kozlowski † (1883)
- Vescovo Mieczyslaw Leonard Pallulon † (1883)
- Arcivescovo Boleslaw Ieronim Klopotowski † (1897)
- Arcivescovo Jerzy Józef Elizeusz Szembek † (1901)
- Vescovo Stanisław Kazimierz Zdzitowiecki † (1902)
- Cardinal Aleksander Kakowski † (1913)
- Cardinal August Hlond, S.D.B. † (1926)
- Vescovo Giuseppe Cognata, S.D.B. † (1933)
Successione degli incarichi
Predecessore: | Vescovo di Bova | Successore: | |
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Andrea Taccone | 16 marzo 1933-5 gennaio 1940 | Enrico Montalbetti |
Predecessore: | Vescovo titolare di Farsalo | Successore: | |
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Giuseppe Schiavini | 6 agosto 1963-22 luglio 1972 | sede vacante |
Bibliografia | |
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Voci correlate | |
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