Élie Talleyrand de Périgord
Élie de Talleyrand-Périgord Cardinale | |
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Rien que Dieu! | |
Guillaume de Bouldeselle, Frontespizio trattato Liber de quibusdam ultramarinis partibus. L'autore presenta l'opera al vescovo di Limoges Hélie de Talleyrand-Périgord. | |
Età alla morte | circa 63 anni |
Nascita | Périgueux 1301 ca. |
Morte | Avignone 17 gennaio 1364 |
Sepoltura | Chiesa di Saint-Front (Périgueaux) |
Nominato vescovo | 10 ottobre 1324 da papa Giovanni XXII |
Consacrazione vescovile | non si hanno informazioni |
Creato Cardinale |
25 maggio 1331 da Giovanni XXII (vedi) |
Cardinale per | 32 anni, 7 mesi e 23 giorni |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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Élie de Talleyrand-Périgord (Périgueux, 1301 ca.; † Avignone, 17 gennaio 1364) è stato un cardinale e vescovo francese.
Cenni biografici
Proveniente da una delle famiglie più aristocratiche del Périgord, nel sud-ovest della Francia, allora soggetta alla corona inglese. Hélie nacque a Périgueux, terzo genito di Elia VII, conte di Périgord, e Brunissende di Foix, figlia di Ruggero Bernardo III, conte di Foix. I suoi fratelli maggiori erano Archambaud (IV), che ereditò la contea, e Ruggero Bernardo (che sposò Eleonora, figlia di Bouchard, conte di Vendôme); suo fratello minore era Fortanier, e le sue sorelle erano; Agnese, Jeanne, Marguerite e Rosemburge. Come terzogenito Hélie fu destinato alla carriera ecclesiastica. Anche suo fratello, Ruggero Bernardo, fu chierico, diventando canonico di Lione.
Carriera ecclesiastica
Hélie fu una figura importante nel papato di Avignone, e anche un diplomatico impegnato nei negoziati per evitare la guerra dei cent'anni, avendo legami famigliari sia con i reali inglesi che francesi. Nei suoi ultimi mesi era stato nominato legato pontificio per una crociata contro i turchi.
Grazie a papa Giovanni XXII egli ottenne, già all'età di diciannove anni, alcuni benefici in Inghilterra. Nello stesso periodo fu nominato arcidiacono di Londra (1320-1323), di Richmond, nella arcidiocesi di York (1322-1328), di Suffolk nella diocesi di Norwich, dal 28 novembre 1357 al 5 giugno 1359 ed infine fu decano del capitolo della cattedrale di York (1342-1364).
In Francia ebbe la commenda dell'abbazia di Notre-Dame de Chancelade, nella diocesi di Périgueux.
Episcopato e cardinalato
Nel 1324 papa Giovanni XXII lo nominò vescovo di Limoges e quattro anni dopo, fu trasferito alla sede vescovile di Auxerre.
Su richiesta di Filippo VI di Francia, con il concistoro del 25 maggio 1331 fu creato cardinale presbitero con il titolo cardinalizio di San Pietro in Vincoli. Entrò nella curia papale di Avignone il successivo mese di giugno.
Partecipò al conclave del 1334, che elesse papa Benedetto XII e il successivo conclave del 1342, che elesse papa Clemente VI.
Fu per un breve periodo cardinale protopresbitero nel maggio 1348 dopo la morte di Imbert Dupuis. Infatti ancora nel novembre di quell'anno optò per la sede suburbicaria di Albano divenendone cardinale vescovo. Fu due volte legato pontificio in Francia; la seconda volta, con il cardinale Nicola Capocci; lasciarono la curia papale il 21 giugno, 1356.
Prese parte al conclave del 1352, che elesse papa Innocenzo VI. Alla morte di Clemente VI, la maggioranza dei cardinali era propensa ad eleggere Jean Birelle, O.Cart., priore della Grande Chartreuse dal 1346 al 1360. Ma Talleyrand de Perigord ben conoscendo le eccezionali doti di giustizia ed equità del priore certosino, che aveva rifiutato la porpora offertagli da Clemente VI, si alzò in mezzo al collegio cardinalizio e disse:
« | Signori miei, reverendi cardinali, non sapete cosa state facendo. Voi sapete per certo che il Priore di Chartaux sarà un uomo di tale giustizia, rigore ed equità, che se lo eleggeremo papa, ci riporterà certamente al nostro antico stato; e tra quattro mesi, i nostri cavalli tireranno quadrighe: perché non ha paura dello status di nessuno, perché è come un leone nel suo zelo per la Chiesa di Dio. » |
Quando i cardinali sentirono questo, furono profondamente spaventati e, temendo troppo per le loro comodità materiali, passarono sopra il Priore ed elessero il cardinale Étienne Aubert che prese il nome di papa Innocenzo VI[1].
Nel 1361 divenne decano del Sacro Collegio dei Cardinali. Partecipazione al conclave del 1362, che elesse papa Urbano V. Fondò un collegio a Tolosa; una cappella nella cattedrale di Périgueux e la certosa di Vauclaire nella diocesi di Périgueux. Fu celebrato da Francesco Petrarca e da altri storici.
Morte
Morì il 17 gennaio 1364 ad Avignone e trovò sepoltura, come da vuo volere testamentario, nella chiesa di Saint-Front a Périgueaux.
Successione degli incarichi
Predecessore: | Vescovo di Limoges | Successore: | |
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Gérard Roger[2] | 1324 – 1328 | Roger le Fort[3] |
Predecessore: | Vescovo di Auxerre | Successore: | |
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Pierre de Mortemart | 1328 – 1331 | Aimeryc Geneau[4] |
Predecessore: | Cardinale presbitero di San Pietro in Vincoli | Successore: | |
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vacante | 1331 – 1348 | vacante fino al 1366 |
Predecessore: | Cardinale protopresbitero | Successore: | |
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Imbert Dupuis | maggio – novembre 1348 | Pierre Bertrand seniore |
Predecessore: | Cardinale vescovo di Albano | Successore: | |
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Gauscelin de Jean | 1348 – 1364 | Pierre Itier |
Predecessore: | Decano del Collegio cardinalizio | Successore: | |
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Andouin Aubert | 1361 – 1364 | Guy de Boulogne |
Note | |
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Bibliografia | |
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- Vescovi di Limoges
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- Cardinali presbiteri di San Pietro in Vincoli
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