Ramón José de Arce Uribarri

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Ramón José de Arce Uribarri
Patriarca
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al secolo
battezzato
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Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 88 anni
Nascita Selaya
25 ottobre 1755
Morte Parigi
16 febbraio 1844
Sepoltura
Conversione
Appartenenza
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Professione religiosa [[]]
Ordinato diacono
Ordinazione presbiterale in data sconosciuta
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Nominato patriarca 18 aprile 1806 papa Pio VI
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Consacrazione vescovile 4 marzo 1798 dall'arc. Juan de Moya de la Torre
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
Elezione
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Incoronazione
Investitura
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Erede
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Onorificenze
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Nomi postumi
Altri titoli
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Consorte

Consorte di

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Collegamenti esterni
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Invito all'ascolto
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Ramón José de Arce Uribarri (Selaya, 25 ottobre 1755; † Parigi, 16 febbraio 1844) è stato un patriarca inquisitore generale spagnolo.

Cenni biografici

Nacque a Selaya, diocesi di Santander, il 25 ottobre 1755, i genitori erano Francisco de Arce Rebollar e la moglie María de Uribarri.

Formazione e ministero sacerdotale

Compì i primi studi nella sua città. All'età di otto anni, grazie alla protezione di un parente, amministratore generale delle entrate di Segovia, si trasferì in questa città e studiò filosofia e teologia nei conventi di La Merced e Santa Cruz.

Frequentò il Colegio Mayor de Cuenca presso l'Università di Salamanca ed, in seguito all'ordinazione sacerdotale, divenne canonico di Segovia e Valencia e membro del consiglio di Castiglia. A Segovia, divenne membro della Sociedad Económica de Amigos del País, divenendone, tre anni dopo, presidente, il che gli permise di guadagnare la fiducia del I Duca di Almodóvar del Río, il suo direttore, e attraverso di lui, quella della V Marchesa di Mejorada del Campo, Francisca de Borja Alfonso de Sousa de Portugal, amica personale di Godoy, che divenne il suo protettore.

Ministero episcopale

Grazie ai buoni rapporti con Maneul Godoy[1], ricevette la nomina ad arcivescovo metropolita di Burgos da papa Pio VII il 18 dicembre 1797.

Il 4 marzo 1798 a Madrid ricevette la consacrazione episcopale per Imposizione delle mani di Juan de Moya de la Torre(ch), O.F.M. Obs., arcivescovo titolare di Farsalo, co-consacranti l'allora vescovo di Tuy mons. Juan García Benito[2] e mons. Francisco de Cuerda[3], già vescovo di Porto Rico.

Nel 1800 passò all'arcidiocesi di Saragozza che resse fino 1816 tramite vicari. L'amicizia dell'arcivescovo con il primo ministro di Carlo IV di Spagna e della regina Maria Luisa portò anche alla sua nomina a inquisitore generale nel 1798, consigliere di Stato nel 1803. Il 18 aprile 1806 papa Pio VII gli conferì il titolo onorifico di patriarca delle Indie Occidentali e, in base al breve Apostolicae benignitatis del 10 marzo 1762 di papa Clemente XIII,[4] divenne anche vicario generale dell'esercito.

Nell'inverno del 1808, oltre alle alte cariche all'interno del clero di corte, vengono menzionati titoli come pro-cappellano e elemosiniere maggiore del re, gran cancelliere dell'ordine di Carlo III. La sua amicizia con Godoy, che implicava necessariamente la sua inimicizia con il principe delle Asturie, il futuro Ferdinando VII di Spagna, fece sì che, dopo l'ammutinamento di Aranjuez e l'abdicazione di Carlo IV di Spagna, un decreto reale del 22 marzo lo esentò dalle cariche di patriarca delle Indie e inquisitore generale. Dopo alcuni mesi senza comparire a corte, Arce tornò dopo aver giurato fedeltà a Giuseppe Bonaparte, che con decreto del 18 marzo 1810 restituì ciò che aveva perso e gli concesse, inoltre, la Gran Banda dell'Ordine Reale di Spagna.

Esilio

Il ritorno di Ferdinando VII come re assolutista portò alla caduta di Arce, che fu esiliato in Francia nel 1814. Visse a Parigi, trascorrendo la sua vecchiaia con il suo amico e compagno Godoy fino alla sua morte nel 1844.

Onorificenze

Gran Cancelliere dell'ordine di Carlo III - nastrino per uniforme ordinaria Gran Cancelliere dell'ordine di Carlo III
Gran Banda dell'Ordine Reale di Spagna - nastrino per uniforme ordinaria Gran Banda dell'Ordine Reale di Spagna

Genealogia episcopale

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale

Successione degli incarichi

Predecessore: Arcivescovo di Burgos Successore: ArchbishopPallium PioM.svg
Juan Antonio de los Tueros(Ch) 18 dicembre 1797 - 20 gennaio 1801 Manuel Cid Monroy (Ch) I
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X
con
con
Juan Antonio de los Tueros(Ch) {{{data}}} Manuel Cid Monroy (Ch)
Predecessore: Inquisitore generale di Spagna Successore: Inquisición española.svg
Francisco Antonio de Lorenzana y Butrón 1798-1808 Francisco Javier Mier y Campillo I
II
III
IV
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IX
X
con
con
Francisco Antonio de Lorenzana y Butrón {{{data}}} Francisco Javier Mier y Campillo
Predecessore: Arcivescovo metropolita di Saragozza Successore: ArchbishopPallium PioM.svg
Joaquín Company Soler(Ch), O.F.M. Obs. 20 luglio 1801 - 15 luglio 1816 Manuel Vicente Martínez Jiménez(Ch) I
II
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IV
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con
con
Joaquín Company Soler(Ch), O.F.M. Obs. {{{data}}} Manuel Vicente Martínez Jiménez(Ch)
Predecessore: Patriarca titolare delle Indie Occidentali Successore: PatriarchNonCardinal PioM.svg
Antonio Sentmanat y Castellá 26 agosto 1806 - 7 luglio 1815 Francisco Antonio Cebrián Valdá I
II
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con
con
Antonio Sentmanat y Castellá {{{data}}} Francisco Antonio Cebrián Valdá
Predecessore: Vicario castrense per la Spagna Successore: BishopCoA PioM.svg
Antonio Sentmanat y Castellá 26 agosto 1806 - 7 luglio 1815 Francisco Antonio Cebrián Valdá I
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Antonio Sentmanat y Castellá {{{data}}} Francisco Antonio Cebrián Valdá
Note
  1. Manuel Godoy y Álvarez de Faria (Badajoz, 12 maggio 1767 – Parigi, 4 ottobre 1851) fu un nobile e politico spagnolo, favorito e primo ministro di Carlo IV di Spagna tra il 1792 e il 1798, e uomo forte nell'ombra dal 1800 al 1808. Fu duca di Alcudia e di Sueca e principe della pace per la sua negoziazione della pace di Basilea nel 1795, titolo che anni dopo Ferdinando VII di Spagna dichiarò illegale e che Godoy sostituì, già in esilio, con il titolo di principe di Bassano, con l'acquisto del feudo di Bassano di Sutri, presso Roma e Viterbo, con concessione di papa Pio VIII.
  2. cfr. Archbishop Juan García Benito † su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 05-03-2023
  3. cfr. Bishop Francisco de Cuerda † su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 05-03-2023
  4. Bullarii Romani continuatio, tomus IV, pars I, Prato 1842, pp. 858-860.
Bibliografia