Ranuccio Scotti Douglas

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Ranuccio Scotti Douglas
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battezzato
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Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 61 anni
Nascita Parma
19 luglio 1597
Morte Piacenza
10 maggio 1659
Sepoltura
Appartenenza
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Consacrazione vescovile 17 aprile 1627 dal card. Laudivio Zacchia
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Incarichi ricoperti
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Elezione
al pontificato
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pontificato
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(per causa incerta o sconosciuta)
Durata del
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Extra Anni di pontificato

Successione apostolica

Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi
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Venerabile il [[{{{aV}}}]]
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Devozioni particolari {{{devozioni}}}
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Erede
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Nomi postumi
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Collegamenti esterni
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Invito all'ascolto
Firma autografa
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Ranuccio Scotti Douglas, o Ranuzio (Parma, 19 luglio 1597; † Piacenza, 10 maggio 1659) è stato un vescovo e nunzio apostolico italiano.

Cenni biografici

Nacque a Parma il 19 luglio 1597, figlio di Orazio, marchese di Montalbo, e di Lucrezia nata Alciati.

Intraprese la carriera ecclesiastica e divenne referendario della Segnatura Apostolica. Nel 1627 fu nominato vescovo di Borgo San Donnino (oggi Fidenza). Dopo la nomina ricevette l'ordinazione sacerdotale e il 18 aprile ricevette la consacrazione vescovile dalle mani del cardinal Laudivio Zacchia. Nel 1630 papa Urbano VIII lo inviò nunzio apostolico a Lucerna, carica che tenne per quasi un decennio.

Nelle Tre Leghe[1], oggi canton Grigioni, nel corso dei Torbidi grigionesi si impegnò a favore dei diritti della diocesi di Coira e per il sostegno al cattolicesimo in Valtellina, allora soggetta alle Tre Leghe. Ebbe intensi contatti con i cinque cantoni cattolici della Svizzera centrale, mentre il principato vescovile di Basilea e tutti i territori a nord del Reno appartenenti alla nunziatura rimasero ampiamente al di fuori del suo controllo durante la guerra dei Trent'anni. Grazie alla mediazione di Scotti, il vescovo vallesano Hildebrand Jost[2] poté tornare in sede a Sion. Nel Ticino non si verificarono conflitti significativi con i cantoni della Svizzera centrale favorevoli a una Chiesa di Stato. Nel conflitto sulla giurisdizione matrimoniale e i diritti di collazione nei baliaggi confederati di Turgovia e del Rheintal, fu costretto ad accettare l'introduzione della parità confessionale. L'alto prelato fu molto attratto dalle peculiarità di questa nazione e nel 1642 diede alle stampe due volumi dal titolo Helvetia profana e sacra[3] dove descrive nella prima parte i cantoni come entità politiche, mentre nella seconda si sofferma sugli aspetti religiosi.

L'8 agosto 1639 gli fu affidata la conduzione della nunziatura francese, carica da cui si dimise il 9 marzo 1641. Rientrato in patria nel 1643 fu nominato governatore delle Marche. Il 5 agosto 1645 rassegnò le dimissioni da vescovo di Borgo San Donnino. Nel 1653 divenne maggiordomo di sua Santità.

Morì a Piacenza il 10 maggio 1659, secondo alcune fonti nel 1661.

Genealogia episcopale

Successione degli incarichi

Predecessore: Vescovo di Borgo San Donnino Successore: Bishopcoa.png
Alfonso Pozzi (Ch) 22 marzo 1627 - 5 agosto 1645 Filippo Casoni (Ch) I
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Alfonso Pozzi (Ch) {{{data}}} Filippo Casoni (Ch)
Predecessore: Nunzio apostolico per la Svizzera Successore: Flag of the Vatican City.svg
Ciriaco Rocci 22 maggio 1630 - 4 maggio 1639 Girolamo Farnese I
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Ciriaco Rocci {{{data}}} Girolamo Farnese
Predecessore: Nunzio apostolico per la Francia Successore: Flag of the Vatican City.svg
Giorgio Bolognetti 8 agosto 1639 - 9 marzo 1641 Girolamo Grimaldi-Cavalleroni I
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Giorgio Bolognetti {{{data}}} Girolamo Grimaldi-Cavalleroni
Note
  1. DSS Tre Leghe
  2. Bernard Truffer, Dizionario storico della Svizzera, voce Jost, Hildebrand.
  3. Helvetia profana, relatione del dominio temporale de' potentissimi XIII cantoni svizzeri, online; Helvetia sacra, online
Bibliografia
  • Urban Fink, Dizionario storico della Svizzera, online