Eremo Le Celle (Cortona)

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Flag of UNESCO.svg Bene protetto dall'UNESCO
Eremo-Le-celle-a-Cortona.jpg
Cortona, Eremo Le Celle
Altre denominazioni
Stato bandiera Italia
Regione Stemma Toscana


Regione ecclesiastica Toscana

Provincia Arezzo
Comune Cortona
Località
Diocesi Arezzo-Cortona-Sansepolcro
Religione Cattolica
Indirizzo Strada dei Cappuccini, 1
52044 Cortona (AR)
Telefono +39 0575 603362
Fax +39 0575 601017
Posta elettronica info@lecelle.it
Sito web

Sito ufficiale

Sito web 2
Proprietà Ordine dei Frati Minori
Oggetto tipo eremo
Oggetto qualificazione francescano
Dedicazione
Vescovo
Sigla Ordine qualificante O.F.M.
Sigla Ordine reggente O.F.M. Cap.
Fondatore San Francesco d'Assisi
Data fondazione 1211
Architetto

Elia da Assisi

Stile architettonico
Inizio della costruzione 1235
Completamento
Distruzione
Soppressione
Ripristino
Scomparsa {{{Scomparsa}}}
Data di inaugurazione
Inaugurato da
Data di consacrazione
Consacrato da
Data di sconsacrazione {{{Sconsacrazione}}}
Sconsacrato da {{{SconsacratoDa}}}
Titolo
Strutture preesistenti
Pianta
Tecnica costruttiva
Materiali
Data della scoperta {{{Data scoperta}}}
Nome scopritore
Datazione scavi
Scavi condotti da
Altezza Massima
Larghezza Massima
Lunghezza Massima
Profondità Massima
Diametro Massimo {{{DiametroMassimo}}}
Altezza Navata
Larghezza Navata
Superficie massima {{{Superficie}}}
Altitudine 550 metri s.l.m.
Iscrizioni
Marcatura
Utilizzazione
Note
Coordinate geografiche
43°17′38″N 12°00′02″E / 43.2940, 12.0005 Stemma Toscana
Mappa di localizzazione New: Toscana
Eremo Le Celle
Eremo Le Celle
Arezzo
Arezzo
Firenze
Firenze
Patrimonio UNESCO.png Patrimonio dell'umanità
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Pericolo Bene non in pericolo
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Scheda UNESCO
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L'Eremo Le Celle è un romitorio francescano, posto sulle pendici del Monte Sant'Egidio, lungo il torrente Vingone, a circa quattro chilometri da Cortona (Arezzo); esso costituisce uno dei primi insediamenti monastici scelto e voluto da san Francesco d'Assisi.

Storia

Origini

San Francesco d'Assisi, trovandosi a predicare presso Cortona nel 1211, come sua consuetudine domandò ed ottenne un luogo nel quale potersi ritirare in preghiera. Un giovane della città, Guido Vagnottelli, che poi diventerà uno dei suoi primi compagni, gli offrì quello che agli inizi del XIII secolo doveva apparire un luogo aspro e soprattutto privo di qualsiasi presenza umana.

Francesco lo scelse sia per la solitudine che gli donava, ma anche perché particolarmente evocativo, poiché in quel luogo, dove ora sorgono Le Celle, egli vi trovò i segni della presenza del Redentore:

  • acqua, segno di Cristo acqua viva;
  • pietra, segno di Cristo roccia su cui edificare la propria vita;
  • fenditura nella montagna, memoria delle piaghe, tante volte agognate da Francesco, per rivivere nel suo corpo la passione di Gesù Cristo.

Verosimilmente, fin dalla sua prima permanenza cortonese, san Francesco lasciò nel luogo detto Le Celle un piccolo gruppo di frati a custodia di un sito a lui, sin da subito, molto caro.

Soggiorni di san Francesco

Nel 1215 san Francesco, secondo una testimonianza attendibile dell'epoca, tornò nuovamente a "Le Celle", per celebrare la Pasqua, dopo aver trascorso la quaresima sull'Isola Maggiore del Lago Trasimeno.

Durante una sua permanenza a Le Celle, san Francesco:

  • predisse ad una donna disperata la conversione del marito;[1]
  • donò il suo mantello nuovo, procuratogli dai frati, ad un povero.[2]

Successivamente, in molte altre occasioni san Francesco deve aver sostato presso Le Celle, situate lungo la strada che dall'Umbria conduce verso la Toscana, eppure di nessun'altra abbiamo testimonianza certa se non dell'ultima, che è forse la più importante e che risale al 1226, anno della morte del Santo. Le stimmate già segnavano il suo corpo da due anni, da quando, il 14 settembre 1224, le aveva ricevute in dono da un Serafino crocifisso.

Cella di san Francesco

Secondo i biografi, san Francesco, in primavera, si trovava a Siena, forse per curarsi gli occhi. Le sue condizioni apparivano disperate, tanto che i compagni del Santo gli chiesero di scrivere il Testamento e le ultime sue raccomandazioni, e lui, con poche e semplici parole, lo dettò a fra' Benedetto da Piratro.[3] Quando la sua salute migliorò, i suoi compagni decisero di ricondurlo ad Assisi e per rendergli più sopportabile il viaggio, fecero sosta a Le Celle. Durante la permanenza in questo luogo, il Santo ripensò, o forse addirittura iniziò a scrivere, il suo Testamento, dettato a Siena; ad esso, infatti, darà una formulazione più ampia e definitiva ad Assisi, nell'ultimo periodo della sua vita. A Cortona le sue condizioni di salute si aggravarono progressivamente per cui, su richiesta dello stesso Francesco, frate Elia, che lo aveva raggiunto già a Siena, decise di riprendere il viaggio verso Assisi.[4], dove il Santo morirà il 3 ottobre 1226.

Costruzione dell'Eremo

Chiesa conventuale

Frate Elia da Assisi, Ministro generale dell'Ordine dei Minori, all'epoca della morte di Francesco, originario di Cortona, nel 1235, cominciò a costruire un convento a Le Celle. A dire di qualche suo detrattore, lo aveva fatto costruire "bellissimo e ameno e dilettevole" e vi dimorava con circa quindici frati.[5]

Sistemò in muratura i luoghi legati alla presenza ed alla memoria di san Francesco, in particolare la cella, dove il Santo si ritirava e l'oratorio dove trascorreva le ore in preghiera. Al di sopra edificò un piccolo refettorio e cinque celle delle dimensioni della cella del santo, dove lo stesso frate Elia trascorrerà l'ultima parte della sua vita.

Dopo la morte frate Elia nel 1253 e le complesse vicende dell'Ordine Francescano, nell'eremo s'instaurò una comunità di Spirituali che furono cacciati nel 1363, dopo la scomunica rivolta loro dal papa Giovanni XXII. In questo periodo, il piccolo romitorio divenne proprietà della Diocesi di Cortona e per circa due secoli fu praticamente disabitato, anche se non completamente abbandonato.

Affido ai Cappuccini

Nel 1537, il Vescovo chiamò i Frati Minori Cappuccini, l'ultima delle Famiglie francescane, approvata pochi anni prima, nel 1528.

I nuovi arrivati compresero subito l'importanza del luogo e vollero farne la casa di noviziato della Provincia toscana. Mancavano tuttavia gli spazi, cosicché vennero edificati:

Fosso dei Cappuccini

L'Eremo delle Celle rimarrà casa di noviziato per circa cinque secoli, fino al 1988, mentre dal 1992, è costituito a casa di preghiera e di accoglienza.

Descrizione

Il complesso conventuale è disposto a gradoni su entrambi i versanti della valle, attraversata dal Fosso dei Cappuccini, superato da tre ponti, tra i quali:

Note
  1. Cfr. Tommaso da Celano, Vita seconda, IX, 38; Fonti Francescane, n. 623.
  2. Cfr. Tommaso da Celano, Vita seconda, XV, 88; Fonti Francescane, n. 675.
  3. Nella storiografia francescana è indicato come il Piccolo Testamento di Siena, che si distingue dal Grande Testamento, quello di Assisi, che divenne la redazione definitiva.
  4. Cfr. Tommaso da Celano, Vita Prima, VII, 105; Fonti Francescane, n. 502
  5. Cfr. Cronaca di Salimbene de Adam, in Fonti Francescane nn. 2616, 2619
Bibliografia
  • AA.VV. (a cura di), Fonti Francescane, Editrici Francescane, Padova 2010 (XI ristampa), pp. 287, 359 - 360, 399 - 400, 807 ISBN 9788881550018
  • Gian Maria Grasselli, Pietro Tarallo, Guida ai Monasteri d'Italia, col. "Piemme Pocket", Editore Piemme, Casale Monferrato 1994, p. 277 ISBN 9788838443558
  • Teobaldo Ricci, Le Celle di Cortona. Storia e spiritualità, Edizioni Grafica Etruria, Cortona 1992
  • Touring Club Italiano (a cura di), Toscana, col. "Guide Rosse", Touring Editore, Milano 2013, p. 764 ISBN 9788836561902
Voci correlate
Collegamenti esterni