Alessandro Gallerani

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Alessandro Gallerani, S.J.
Presbitero
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battezzato
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Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 72 anni
Nascita Cento (FE)
9 aprile 1833
Morte Roma
1º dicembre 1905
Sepoltura
Conversione
Appartenenza
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Professione religiosa [[{{{aPR}}}]]
Ordinato diacono
Ordinazione presbiterale
Ordinazione presbiterale 22 dicembre 1855
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Incarichi ricoperti
Emblem of the Papacy SE.svg Informazioni sul papato
° vescovo di Roma
Elezione
al pontificato
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Consacrazione {{{consacrazione}}}
Fine del
pontificato
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(per causa incerta o sconosciuta)
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pontificato
Segretario {{{segretario}}}
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Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi
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Attributi {{{attributi}}}
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
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Incoronazione
Investitura
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Erede
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Onorificenze
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Consorte

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Collegamenti esterni
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Alessandro Gallerani (Cento (FE), 9 aprile 1833; † Roma, 1º dicembre 1905) è stato un gesuita italiano, predicatore e scrittore, soprattutto di argomenti di ascetica; fu direttore de La Civiltà Cattolica dal 1892 al 1905.

Biografia

Nacque da famiglia benestante. Compì nel seminario di Ferrara gli studi di lettere e filosofia, conseguendo la laurea in teologia.

Ordinato presbitero il 22 dicembre 1855, entrò nel noviziato della Compagnia di Gesù il 20 ottobre 1856; terminò il noviziato alla fine del 1858.

Docente di Letteratura a Senigallia nel 1858, a Tivoli nel 1859 e a Sant'Andrea in Carinzia nel 1861, fu predicatore di successo nelle principali città italiane. Fu superiore nelle comunità di Firenze (1877-1881) e di Bologna (1882-1892).

Dopo il 15 dicembre 1892, data in cui venne designato quale direttore e rettore de La Civiltà Cattolica, interruppe ogni predicazione, fatto salvo il panegirico di san Filippo Neri, per espresso desiderio di papa Leone XIII, impegnando ogni sua energia ai nuovi compiti assegnatigli. Collaborò alla rivista con alcuni articoli di fondo, ma soprattutto con un contributo assiduo alla parte bibliografica, dove si incontrano i suoi interessi di sempre: letteratura e storia, soprattutto religiosa.

Morì a Roma il 1º dicembre 1905.

Opere

Ha lasciato numerose opere. Tra quelle poetiche abbiamo:

Lasciò una trilogia su Gesù[1]:

  • Gesù buono
  • Gesù santo
  • Gesù grande

Scrisse anche alcune opere biografiche tra le quali quelle su San Carlo Borromeo, San Luigi, e Santa Margherita Maria Alacoque.

Tra i lavori esegetici si distaccano:

Il successo delle sue opere, che conobbero diverse edizioni e traduzioni, è dovuto al rigore teologico, ascetico e morale e alla vasta conoscenza della Sacra Scrittura e della patristica, il tutto presentato con uno stile gradevole.

Note
  1. Modena 1900. L'opera ebbe numerose edizioni.
Voci correlate
Collegamenti esterni