Giuseppe Garampi

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Giuseppe Garampi
Cardinale
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al secolo
battezzato
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Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte 66 anni
Nascita Rimini
29 ottobre 1725
Morte Roma
4 maggio 1792
Sepoltura Basilica dei Santi Giovanni e Paolo (Roma)
Appartenenza
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Vestizione [[{{{aVest}}}]]
Professione religiosa [[{{{aPR}}}]]
Ordinato diacono settembre 1747
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Ordinazione presbiterale Roma, 31 maggio 1749
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Nominato arcivescovo 27 gennaio 1772 da papa Clemente XIV
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Consacrazione vescovile
Consacrazione vescovile Roma, 9 febbraio 1772 dal card. arc. Lazzaro Opizio Pallavicini
Elevazione ad Arcivescovo
Elevazione a Patriarca
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Creazione
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Creazione
a Cardinale
14 febbraio 1785 da Pio VI (vedi)
Cardinale per
Cardinale per 7 anni, 2 mesi e 18 giorni
Cardinale elettore
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
Elezione
al pontificato
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Fine del
pontificato
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(per causa incerta o sconosciuta)
Durata del
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Extra Anni di pontificato

Ordinazioni

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Proclamazioni
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Eventi
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Altre ricorrenze
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Devozioni particolari {{{devozioni}}}
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Incoronazione
Investitura
Predecessore
Erede
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Onorificenze
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Nomi postumi
Altri titoli
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Giuseppe Garampi (Rimini, 29 ottobre 1725; † Roma, 4 maggio 1792) è stato un cardinale, arcivescovo, nunzio apostolico, numismatico e letterato italiano. Grande erudito, Giuseppe Garampi coltivò gli studi storici, filologici, archivistici, numismatici ed agiografici. Come diplomatico della Santa Sede, le sue posizioni politiche partite da un cattolicesimo illuminato e riformatore approdarono in seguito a una concezione tipica dello zelantismo filocuriale e filopapale più intransigente[1].

Cenni biografici

Nacque a Rimini il 29 ottobre 1725, secondogenito del conte Lorenzo e di Diamante Belmonti.

Il Garampi ricevette un'istruzione accurata, fra i suoi maestri Giovanni Bianchi: medico, scienziato, ma anche versato nell'antiquaria, amico e corrispondente dei più importanti esponenti del cattolicesimo illuminato italiano. Sotto la sua guida il Garampi fu avviato allo studio delle scienze naturali, ma le sue preferenze andavano allo studio del diritto, della storia e dell'antichità. Iniziò i propri studi ecclesiastici nella scuola di Jano Planco e nel 1732 si recò in viaggio di studi a Firenze prima e a Modena poi, dove conobbe Lodovico Antonio Muratori e dove venne nominato vice custode della Biblioteca Gambalunghiana, dove ebbe modo di dedicarsi ampiamente allo studio di antichi codici. Ritornò a Rimini nel 1745 e poco dopo giunse a Roma, dove papa Clemente XIV, per le proprie benemerenze di studioso erudito, gli garantì la laurea in utroque iure con breve pontificio del 16 gennaio 1772. Nel 1745 divenne il più giovane membro della neo costituita Accademia dei Lincei, rifondata quell'anno a Rimini da Bianchi. Alla fine del 1746 scelse la carriera ecclesiastica ricevendo gli ordini minori a Rimini.

Fu ordinato sacerdote a Roma il 31 maggio 1749 e divenne Prefetto dell'Archivio Segreto Vaticano dal 1751 e Prefetto degli archivi di Castel Sant'Angelo nel 1759. Prelato domestico di Sua Santità, divenne ciambellano privato del papa. Segretario del Cifrario Segreto, iniziò la propria attività di studioso in Vaticano producendo 124 volumi d'archiviazione che ancora oggi costituiscono la base per l'indice di archiviazione dei documenti della Santa Sede. Oltre a questo compilò l'Orbis christianus, un'opera in 22 volumi che racchiudeva la storia di tutte le diocesi della chiesa cattolica, che sfortunatamente rimase incompiuta e non venne mai pubblicata.

In qualità di inviato pontificio al congresso di pace previsto ad Augusta per porre fine alla guerra dei Sette anni, compì missioni diplomatiche in tutta l'Europa occidentale tra il 1761 e il 1763. Nel 1764 accompagnò il nunzio di Lucerna, Niccolò Oddi, alla Dieta imperiale di Francoforte per l'elezione dell'imperatore Giuseppe II.

Il 27 gennaio 1772 fu eletto arcivescovo titolare di Beriut e fu consacrato a Roma il 9 febbraio successivo dal cardinale Lazzaro Opizio Pallavicino. Fu nunzio apostolico in Polonia dal 20 marzo 1772. In Polonia trovò una situazione difficile in quanto nell'agosto era avvenuta la prima spartizione della Polonia tra Prussia, Austria e Russia, già stabilita dal trattato di Pietroburgo. L'anno successivo la soppressione della Compagnia di Gesù rischiò di far saltare tutto il sistema di insegnamento religioso polacco. L'abilità di cui diede prova in quegli anni, riuscendo a conservare agli ex gesuiti il controllo sulle scuole come preti secolari, gli valse la designazione, da parte del nuovo pontefice Pio VI, alla ben più prestigiosa nunziatura presso l'Austria il 16 marzo 1776. Durante il suo mandato a Vienna dovette fronteggiare le riforme introdotte in gran parte da Giuseppe II. Cercò di contrastarne gli effetti con l'appoggio dell'alto clero ungherese. Venne quindi nominato arcivescovo a titolo personale della Diocesi di Montefiascone e Corneto col titolo personale di arcivescovo il 20 maggio 1776. Fu forte il suo impegno pastorale nella diocesi di Montefiascone e Corneto, ove si occupò della formazione del clero nei seminari diocesani ma anche del miglioramento delle attività agricole, proteggendo la Società georgica di Corneto.

Papa Pio VI lo elevò al rango di cardinale nel concistoro del 14 febbraio 1785, ricevendo la berretta rossa e titolo dei santi Giovanni e Paolo a Vienna il 3 aprile 1786.

Morì il 4 maggio 1792 nel collegio germano-ungarico di cui era stato nominato protettore nel 1790. Fu sepolto nella basilica romana dei santi Giovanni e Paolo ove ebbero luogo anche i funerali. Il 16 novembre 1792 la sua salma venne trasferita nella sua chiesa titolare.

Genealogia episcopale

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale

Successione degli incarichi

Predecessore: Prefetto dell'Archivio Segreto Vaticano Successore: Emblem Holy See.svg
Filippo Antonio Ronconi 9 luglio 1751 - 27 gennaio 1772 Mario Zampini I
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con
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Filippo Antonio Ronconi {{{data}}} Mario Zampini
Predecessore: Arcivescovo titolare di Berut Successore: Archbishop CoA PioM.svg
Francesco Onofrio Hodierna 27 gennaio 1772 - 20 maggio 1776 Giuseppe Vinci I
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Francesco Onofrio Hodierna {{{data}}} Giuseppe Vinci
Predecessore: Nunzio apostolico per la Polonia Successore: Flag of the Vatican City.svg
Angelo Maria Durini 20 marzo 1772 - 16 marzo 1776 Giovanni Andrea Archetti I
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Angelo Maria Durini {{{data}}} Giovanni Andrea Archetti
Predecessore: Nunzio apostolico presso l'Imperatore Successore: Flag of the Vatican City.svg
Antonio Eugenio Visconti 16 marzo 1776 - 14 febbraio 1885 Giovanni Battista Caprara Montecuccoli I
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Antonio Eugenio Visconti {{{data}}} Giovanni Battista Caprara Montecuccoli
Predecessore: Arcivescovo di Montefiascone e Corneto
(titolo personale)
Successore: BishopCoA PioM.svg
Francesco Maria Banditi 20 maggio 1776 - 4 maggio 1792 Jean-Siffrein Maury I
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Francesco Maria Banditi {{{data}}} Jean-Siffrein Maury
Predecessore: Cardinale presbitero dei Santi Giovanni e Paolo Successore: CardinalCoA PioM.svg
Giovanni Carlo Boschi 3 apirle 1786 - 4 maggio 1792 Aurelio Roverella I
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con
Giovanni Carlo Boschi {{{data}}} Aurelio Roverella
Note
  1. La definizione di "ultramontano illuminato" attribuitagli dal Dries Vanysacker nel suo Il Cardinale Giuseppe Garampi (1725-1792): uomo della Chiesa Romana... va vistra nel senso che il Garampi bene incarna le strategie di riconquista cattolica elaborate dai settori zelanti e intransigenti della Chiesa contro gli attacchi del mondo moderno: strategie la cui efficacia duratura nel tempo si basava sulla capacità di utilizzare gli stessi strumenti creati dall'illuminismo contro i Lumi e la Rivoluzione. Dal Garampi, in maniera particolare, la cultura e la stampa in genere erano concepite in funzione di militanza e come strumento essenziale della propaganda cattolica.
Bibliografia
  • Marina Caffiero, Dizionario Biografico degli Italiani, Vol. 52, 1999, online