Carlo Francesco Caselli
Carlo Francesco Caselli, O.S.M. Cardinale | |
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Età alla morte | 87 anni |
Nascita | Castellazzo Bormida 20 ottobre 1740 |
Morte | Parma 20 aprile 1828 |
Sepoltura | cattedrale di Parma |
Vestizione | Bologna, 1755 |
Ordinazione presbiterale | 24 settembre 1763 da vescovo Federico Alamanni |
Nominato arcivescovo | 29 marzo 1802 da Pio VII |
Consacrazione vescovile | Chiesa di San Marcello al Corso (Roma), 4 aprile 1802 dal card. arc. Giuseppe Maria Spina |
Creato Cardinale in pectore |
23 febbraio 1801 da Pio VII (vedi) |
Pubblicato Cardinale |
9 agosto 1802 da Pio VII (vedi) |
Cardinale per | 25 anni, 8 mesi e 11 giorni |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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Carlo Francesco Caselli o Casella, Casello, Casellum, e de Caselli (Castellazzo Bormida, 20 ottobre 1740; † Parma, 20 aprile 1828) è stato un cardinale, arcivescovo e teologo italiano.
Cenni biografici
Nacque a Castellazzo Bormida, diocesi di Alessandria, settimogenito di Domenico, architetto e agente dei marchesi Pallavicini, e di Maria Catterina Negrone. Gli altri fratelli furono Damiano, il presbitero Vittorio Amedeo, Francesca Maria, Isabella Barbara, Maria Anna, Angelina, e i serviti Giuseppe e Paolo Giuseppe.
Formazione e ministero sacerdotale
Entrò nell'Ordine dei Servi di Maria nel 1755 presso il noviziato di Bologna. Fu ordinato sacerdote il 24 settembre 1763. Nel 1769 si laureò in teologia, dedicandosi poi all'insegnamento negli Studi dei serviti a Reggio Emilia, Torino, Firenze, Roma. Nel 1781 divenne segretario generale del suo Ordine, nel 1785 priore provinciale del Piemonte, l'anno seguente vicario e visitatore generale per la provincia lombarda e procuratore generale. Il 26 maggio 1792 venne eletto priore generale dell'Ordine, carica che coprì fino al 1798, e contemporaneamente fu consultore della Congregazione dei Riti e del tribunale dell'Inquisizione.
Dopo la morte in esilio di Pio VI, padre Caselli fu scelto dal nuovo pontefice, Pio VII su proposta dell'allora arcivescovo di Corinto mons. Giuseppe Maria Spina, come consulente teologico nelle trattative per il Concordato con Napoleone Bonaparte, portate avanti dal cardinal segretario di stato Ercole Consalvi e dallo stesso Spina. Il concordato fu sottoscritto dal Consalvi il 15 luglio 1801.
Cardinalato
Nel concistoro del 23 febbraio 1801 Pio VII lo creò cardinale, riservandolo in pectore per non turbare le procedure del concordato. La pubblicazione, col titolo di san Marcello avvenne nel concistoro del 9 agosto 1802. Di ritorno dalla missione parigina riportò da Valence le spoglie di Pio VI, che giunsero a Roma il 24 dicembre di quell'anno. Nel 1802 fu nominato arcivescovo titolare di Side e consacrato il 4 aprile nella chiesa del suo titolo cardinalizio, a Roma, dal cardinale Giuseppe Spina, assistito da mons. Benedetto Fenaja (Ch), arcivescovo titolare di Filippi, e da mons. Simone de Magistris (Ch), C.O., vescovo titolare di Cirene. La stima congiunta di Pio VII e di Napoleone, che ne aveva sollecitato l'elevazione alla porpora, fu alla radice della sua carriera, dando ragione della sua partecipazione, a Parigi, alle commissioni cardinalizie per la riconciliazione del clero costituzionale nel 1802, per l'esame del concordato con la Repubblica italiana nel 1803, e della sua nomina nel 1804 a vescovo di Parma.
Nel 1809 divenne Senatore dell'Impero francese e un anno dopo, nel 1810, partecipò alle nozze religiose tra Napoleone Bonaparte (che aveva ripudiato la prima moglie Giuseppina Beauharnais) con Maria Luigia d'Austria, primogenita di Francesco I d'Asburgo. Qui ci fu una clamorosa spaccatura tra i cardinali presenti, che si divisero in due fazioni: i "cardinali neri"[1] che non presero parte alla cerimonia religiosa, e i "cardinali rossi"[2] che presenziarono o addussero motivi di salute per non prendervi parte. Caselli prese parte alla cerimonia religiosa tenutasi il 2 aprile ma si presentò tra i senatori, anziché tra i cardinali.
Dopo essere stato considerato dalla Francia come un sostenitore dei voleri imperiali, il cardinal Caselli nel 1811, in occasione del Concilio di Parigi, fu fermo nel chiedere la liberazione del pontefice, che l'imperatore francese aveva mandato in esilio a Savona. Fu accusato di tradimento e cadde in disgrazia presso la corte francese. Fu nondimeno presente, nel 1813, a Fontainebleau alle trattative del nuovo concordato, ma essendo dissenziente fu tenuto in stretta vigilanza. Ritornò in diocesi e condusse vita ritiratissima. Otto anni dopo, nel 1819, fu nominato "consigliere intimo" di Maria Luigia, l'ex seconda moglie di Napoleone, diventata Duchessa di Parma e Piacenza.
Caselli prese parte al conclave del 1823, dove pochissimi cardinali erano ancora fedeli al Consalvi: tra questi Caselli e più riservatamente Joseph Fesch, il quale il 9 settembre (era ancora assente il Caselli, che entrò in conclave solo il 18) si dichiarò per la candidatura dell'arcivescovo di Parma. Nel corso degli scrutini questi giunse ad avere un massimo di cinque voti su quarantanove votanti. Tale consenso fu più che altro di simpatia, di natura ideologica non definita su quel terreno politico-religioso che oppose i cardinali "moderati" agli "zelanti". Fu poi eletto il cardinale Annibale della Genga, che prese il nome di Papa Leone XII.
Morte
Morì a Parma il 20 aprile 1828 e fu sepolto nella cattedrale. Il monumento funerario è opera di Tommaso Bandini, discepolo di Lorenzo Baxtolini.
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce genealogia episcopale |
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santorio
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII, O.P.
- Papa Benedetto XIV
- Cardinale Enrique Enríquez
- Arcivescovo Manuel Quintano Bonifaz
- Cardinale Francisco Antonio de Lorenzana y Butrón
- Cardinale Giuseppe Maria Spina
- Cardinale Carlo Francesco Caselli, O.S.M.
Successione degli incarichi
Predecessore: | Priore generale dell'Ordine dei Servi di Maria | Successore: | |
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Pietro Maria Pieri, O.S.M. | 26 maggio 1792 - 15 febbraio 1798 | Albuin Patscheider, O.S.M. |
Predecessore: | Arcivescovo titolare di Side | Successore: | |
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Giovanni Filippo Gallarati Scotti | 22 febbraio - 9 agosto 1802 | Vincenzo Maria Mossi de Morano (Ch) |
Predecessore: | Cardinale presbitero di San Marcello | Successore: | |
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Giuseppe Simonetti | 20 settembre 1802 - 20 aprile 1828 | Thomas Weld |
Predecessore: | Arcivescovo di Parma (titolo personale) |
Successore: | |
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Adeodato Turchi, O.F.M.Cap. (Ch) | 28 maggio 1804 - 20 aprile 1828 | Remigio Crescini, O.S.B. Cam. |
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