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Bernardino Scotti indicato anche come Bernardino de' Conti Scotti e il suo cognome Scotto (Milano, 6 ottobre 1656; † Roma, 16 novembre 1726) è stato un cardinale italiano.
Biografia
Nacque il 6 ottobre 1656 [1] a Milano, sede arcivescovie e del Ducato di Milano sotto dominazione spagnola, dal conte Vincenzo Scotti e Teodora Cusana Borromeo. È indicato anche come Bernardino de' Conti Scotti e il suo cognome Scotto.
Formazione e attività prelatizia
Terminato gli studi di legge, entrò nel Collegio degli Avvocati di Milano nel 1680. Nel 1682 si trasferì a Roma, quale avvocato concistoriale incaricato delle cause dei santi. Uditore del cardinale Pietro Ottoboni sotto il pontificato di Alessandro VIII esercitò la mansione di Referendario del Tribunale della Segnatura Apostolica di Giustizia e di Grazia, conservando l'incarico di avvocato concistoriale dal 18 novembre 1689. Relatore della S.C. della Sacra Consulta, divenne segretario della Congregazione delle Acque nel 1694, votante del Tribunale della Segnatura Apostolica di Giustizia. Già Uditore della Sacra Romana Rota nel giugno 1693 ne prese possesso il 29 marzo 1694, divenendo segretario delle SS.CC. dei riti e dell'immunità ecclesiatica dal 23 maggio seguente. Nel 1702 fu nominato datario di Francesco Barberini, Cardinale legato a latere presso il re Filippo V di Spagna e di Giuseppe Renato Imperiali nel 1711, legato a latere a Milano presso il principe Carlo d'Austria, poi imperatore Carlo VI. Governatore di Roma e Vice-Camerlengo della Camera Apostolica dal 10 dicembre 1711 al 16 dicembre 1715, rimase pro-governatore fino al 23 giugno 1717.
Cardinalato
Fu creato cardinale riservato "in pectore" da Clemente XI nel concistoro del 29 maggio 1715 e pubblicato nel concistoro del 16 dicembre 1715. Concessa la dispensa per non aver ricevuto gli ordini minori al momento della creazione cardinalizia, ricevette la berretta rossa e il titolo di San Pietro in Montorio il 5 febbraio 1716; il suddiaconato il 24 ottobre 1717 e il diaconato il 28 ottobre dello stesso anno. Venne ordinato presbitero il 31 ottobre 1717.
Già Pro-prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica ne divenne prefetto il 26 novembre 1718. Partecipò al conclave del 1721 che elesse Innocenzo XIII e a quello del 1724 che elesse Benedetto XIII. Fu camerlengo del Collegio Cardinalizio dal 20 gennaio 1723 al 12 gennaio 1724. Restaurò e abbellì la Chiesa di Santa Maria de' Miracoli e di San Carlo al Corso.
Morte
Morì nel suo palazzo romano al ritorno da una gita al Santuario della Madonna di Loreto il 16 novembre 1726 all'età di 70 anni. Trasferito il 18 novembre nella Chiesa dei Ss. Carlo e Ambrogio dei Lombardi, il giorno successivo ebbe luogo la cappella papalis e fu ivi sepolto, presso la porta laterale, in una tomba con lo stemma cardinalizio ed un semplice epitaffio. È commemorato nella Chiesa di Sant'Urbano, dove i Cappuccini, in segno di gratitudine e riconoscimento eressero una lapide con un elogio.
Successione degli incarichi
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Note |
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Bibliografia |
- (IT) Lorenzo Cardella, Memorie storiche de' cardinali della Santa Romana Chiesa. 9 vols, vol. VIII, Stamperia Pagliarini, Roma, 1794, pp. 160-162
- (IT) Niccolò Del Re, Monsignor governatore di Roma, Istituto di Studi Romani Editore, Roma, 1972, p. 112
- (IT) , Notizie per l'anno 1721, Nella Stamperia di Galeazzo Chracas, presso S. Marco al Corso, Roma, 1721, pp. 120, 121, n. 65
- (LA) Remigium Ritzler, Sefrin Pirminum, Hierarchia Catholica Medii et Recentioris Aevi, vol. V (1667-1730), Typis et Sumptibus Domus Editorialis "Il Messaggero di S. Antonio" presso Basilica Sant'Antonio, Padova, 1952, pp. 30, 49
- (IT) Christoph Weber, Legati e governatori dello Stato Pontificio: 1550-1809, Ministero per i beni culturali e ambientali, Ufficio centrale per i beni archivistici, Roma, 1994. (Pubblicazioni degli archivi di Stato. Sussidi; 7), pp. 361, 904
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Collegamenti esterni |
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Voci correlate |
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