Conclave del 1721
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Durata | dal 31 marzo all'8 maggio 1721 | ||
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Luogo | Palazzo Apostolico (Vaticano) | ||
Partecipanti | 56 | ||
Decano | Sebastiano Antonio Tanara | ||
Vice Decano | Vincenzo Maria Orsini | ||
Camerlengo | Annibale Albani | ||
Protodiacono | Benedetto Pamphilj | ||
Segretario del conclave | Domenico Riviera | ||
Veto | Il cardinale Mihály Frigyes Althan, vescovo di Vác, Ungheria, presentò il veto dell'imperatore Carlo VI contro l'elezione del cardinale Fabrizio Paolucci. Il re spagnolo pose il veto contro l'elezione del cardinale Francesco Pignatelli seniore. | ||
Eletto Papa | Michelangelo Conti Innocenzo XIII | ||
Precedente | Conclave del 1700 eletto Giovanni Francesco Albani Clemente XI | ||
Successivo | Conclave del 1724 eletto Pietro Francesco Orsini Benedetto XIII | ||
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Il conclave del 1721 venne convocato a seguito della morte di Clemente XI del 19 marzo 1721. Svoltosi a Roma si tenne nel Palazzo Apostolico dal 31 marzo all' 8 maggio 1721. Vi parteciparono 56 cardinali su 68. Vide l'elezione al soglio pontificio del Cardinale presbitero dei Santi Quirico e Giulitta Michelangelo Conti, che assunse il nome di Innocenzo XIII.
Quadro generale
I cardinali viventi erano sessantotto, cinquantaquattro dei quali nominati da Clemente XI. Due cardinali de Noailles e Alberoni furono invitati al Conclave, anche se scomunicati; Noailles era stato a capo dell'opposizione in Francia alla bolla papale Unigenitus, che condannava le iniziative gianseniste [1]
I cardinali erano divisi in quattro fazioni: gli Zelanti, i francesi, gli austriaci e i seguaci del cardinale Albani, il cardinale nipote. Il partito imperiale contava una ventina di membri, sufficienti per impedire l'elezione di qualsiasi candidato indesiderato[2].
Il conclave
Il Conclave iniziò la sera di Domenica 31 marzo 1721. La Messa dello Spirito Santo venne cantata dal Cardinale Decano Tanara nella Cappella del Coro della Basilica Vaticana, alla presenza di altri ventisei cardinali e del Re e Regina d'Inghilterra. L'Orazione pro pontifice eligendo venne pronunciata dal Vescovo di Aleria Camillo de Mari, C.R.[3].
L'elezione
Giovedì 8 maggio venne eletto il cardinale Michelangelo dei Conti, vescovo di Viterbo, figlio di Carlo, duca di Poli, con tutti i voti; il suo andò al Cardinale Decano Tanara.
Le cerimonie nella Basilica Vaticana vennero presiedute dal Cardinale Annibale Albani, Arciprete di San Pietro, che consegnò l'Anello del Pescatore al nuovo Papa. L'incoronazione, compiuta dal cardinale Benedetto Pamphilj, cardinale protodiacono, ebbe luogo il 18 maggio nella Loggia della Basilica Vaticana, alla presenza anche del popolo. Domenica 16 novembre 1721 il nuovo papa prese possesso della Basilica Lateranense.
Collegio cardinalizio
Al conclave parteciparono 56 dei sessantotto cardinali viventi:
- Cardinale Decano: Sebastiano Antonio Tanara (n. 10 aprile 1650, † 5 maggio 1724);
- Sottodecano: Vincenzo Maria Orsini (n. 2 febbraio 1649, † 21 febbraio 1730);
- Camerlengo: Annibale Albani (n. 15 agosto 1682, † 21 ottobre 1751);
- Cardinale Protodiacono: Benedetto Pamphilj (n. 25 aprile 1653, † 22 marzo 1730);
- Segretario del Collegio Cardinalizio: Domenico Riviera di Urbino, Protonotario apostolico de numero participantium supernumerarius, canonico della Basilica di San Pietro (n. 3 dicembre 1671, † 2 novembre 1752);
- Governatore del conclave: Bartolomeo Ruspoli (n. 25 ottobre 1697, † 21 maggio 1741),
- Primo Maestro delle Cerimonie Pontificie: Giustiniano Chiapponi di Parma, Giovanni Battista Gambarucci[4], Venanzio Filippo Piersanti, Francesco Bolza, Ignacio Reali[5].
Cardinali partecipanti
- Sebastiano Antonio Tanara, Cardinale vescovo di Ostia e Velletri, Cardinale Decano del Collegio cardinalizio;
- Vincenzo Maria Orsini, O.P., Cardinale vescovo di Porto e Santa Rufina, Sottodecano del Collegio Cardinalizio;
- Francesco del Giudice, Cardinale vescovo di Frascati;
- Fabrizio Paolucci, Cardinale vescovo di Albano, Vicario generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma, Prefetto della Sacra Congregazione dei vescovi e dei regolari;
- Francesco Pignatelli seniore, C.R., Cardinale vescovo di Sabina, Arcivescovo metropolita di Napoli;
- Francesco Barberini juniore, Cardinale vescovo di Palestrina;
- Giacomo Boncompagni, Cardinale vescovo di Albano, Arcivescovo metropolita di Bologna;
- Giuseppe Sacripanti, Cardinale presbitero di Santa Prassede, Prefetto della Congregazione di Propaganda Fide;
- Giorgio Cornaro, Cardinale presbitero dei Santi XII Apostoli Arcivescovo-vescovo di Padova;
- Lorenzo Corsini, Cardinale vescovo di Frascati, Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica;
- Francesco Acquaviva d'Aragona, Cardinale presbitero di Santa Cecilia;
- Tommaso Ruffo, Cardinale vescovo di Palestrina;
- Orazio Filippo Spada, Arcivescovo-Vescovo di Osimo;
- Filippo Antonio Gualterio, Vescovo emerito di Todi;
- Giuseppe Vallemani, Cardinale presbitero di Santa Maria degli Angeli;
- Giandomenico Paracciani, Cardinale presbitero di Sant'Anastasia, Vicario generale di Sua Santità per la diocesi di Roma[6];
- Carlo Agostino Fabroni, Cardinale presbitero di Sant'Agostino;
- Pietro Priuli, Cardinale presbitero di San Marco, Vescovo di Bergamo;
- Michelangelo Conti, Cardinale presbitero dei Santi Quirico e Giulitta, (Eletto Papa Innocenzo XIII;
- Ulisse Giuseppe Gozzadini, Cardinale presbitero di Santa Croce in Gerusalemme, Arcivescovo-Vescovo di Imola;
- Lodovico Pico della Mirandola, Cardinale presbitero di Santa Prassede, Arcivescovo-Vescovo di Senigallia;
- Gianantonio Davia, Cardinale presbitero di San Pietro in Vincoli Arcivescovo-Vescovo di Rimini;
- Agostino Cusani, Cardinale presbitero di Santa Maria del Popolo, Arcivescovo-Vescovo di Pavia;
- Giulio Piazza, Cardinale presbitero di San Lorenzo in Panisperna, Arcivescovo-Vescovo di Faenza;
- Antonfelice Zondadari, Cardinale presbitero di Santa Balbina;
- Giovanni Battista Bussi, Cardinale presbitero di Santa Maria in Ara Coeli, Arcivescovo-Vescovo di Ancona e Numana;
- Pier Marcellino Corradini, Cardinale presbitero di San Giovanni a Porta Latina, Pro-Datario di Sua Santità;
- Armand-Gaston-Maximilien de Rohan, Cardinale presbitero della Santissima Trinità al Monte Pincio, Principe-vescovo di Strasburgo (Francia);
- Wolfgang Hanibal von Schrattenbach, Cardinale presbitero di San Marcello, vescovo di Olomouc (Moravia);
- Giovanni Battista Tolomei, S.J., Cardinale presbitero di Santo Stefano al Monte Celio;
- Benedetto Erba-Odescalchi, Cardinale presbitero dei Santi Nereo e Achilleo, Arcivescovo metropolita di Milano;
- Henri-Pons de Thiard de Bissy, Cardinale presbitero dei Santi Quirico e Giulitta, Vescovo di Meaux (Francia);
- Innico Caracciolo juniore, Cardinale presbitero di San Tommaso in Parione, Vescovo di Aversa;
- Bernardino Scotti, Cardinale presbitero di San Pietro in Montorio;
- Niccolò Caracciolo, Cardinale presbitero dei Santi Silvestro e Martino ai Monti, Arcivescovo metropolita di Capua;
- Giambattista Patrizi, Cardinale presbitero dei Santi Quattro Coronati, Legato apostolico di Ferrara;
- Niccolò Spinola, Cardinale presbitero di San Sisto, Prefetto della Congregazione dei Confini;
- Giberto Bartolomeo Borromeo, Cardinale presbitero dei Santi Bonifacio e Alessio, Vescovo di Novara;
- Imre Csácky, Arcivescovo metropolita di Kalocsa e Bács (Ungheria);
- Giorgio Spinola, Cardinale presbitero di Sant'Agnese fuori le mura, Cardinale Segretario di Stato di Sua Santità;
- Cornelio Bentivoglio, Cardinale presbitero di San Girolamo dei Croati, Legato apostolico di Romagna;
- Thomas Philippe Wallrad d'Hénin-Liétard d'Alsace-Boussu de Chimay, Arcivescovo metropolita di Malines (Belgio)[7];
- Giovanni Francesco Barbarigo, Cardinale presbitero dei Santi Marcellino e Pietro, Vescovo di Brescia;
- Mihály Frigyes Althan;
- Giovanni Battista Salerni, S.J., Cardinale presbitero di Santo Stefano al Monte Celio [6];
- Álvaro Cienfuegos Villazón, S.J., Arcivescovo a titolo personale di Catania;
- Benedetto Pamphilj, O.S.Io.Hieros., Archivista di Santa Romana Chiesa, Cardinale diacono di Santa Maria in Via Lata, Arciprete della Basilica di San Giovanni in Laterano;
- Pietro Ottoboni, Cardinale diacono e presbitero di San Lorenzo in Damaso, Arciprete della basilica liberiana di Santa Maria Maggiore;
- Giuseppe Renato Imperiali, Prefetto della Congregazione del Buon Governo, Cardinale diacono e presbitero di San Giorgio in Velabro, Prefetto della Congregazione della Disciplina dei Regolari, Cardinale protettore della Pontificia Accademia Ecclesiastica;
- Lorenzo Altieri, Cardinale diacono di Sant'Agata dei Goti;
- Carlo Colonna, Cardinale diacono di Sant'Angelo in Pescheria;
- Annibale Albani
- Curzio Origo, Cardinale diacono e presbitero di Sant'Eustachio, Prefetto della Congregazione del Concilio;
- Damian Hugo Philipp von Schönborn, Principe-vescovo di Spira (Elettorato di Magonza)[7];
- Fabio Olivieri
- Giulio Alberoni, Vescovo di Malaga;
Cardinali assenti
- Galeazzo Marescotti, Cardinale protopresbitero, Cardinale presbitero di San Lorenzo in Lucina;
- Louis-Antoine de Noailles, Cardinale presbitero di Santa Maria sopra Minerva, Arcivescovo metropolita di Parigi (Francia);
- Lorenzo Maria Fieschi, Cardinale presbitero di Santa Maria della Pace, Arcivescovo metropolita di Genova;
- Christian August von Sachsen-Zeitz, Vescovo-conte di Győr (Ungheria);
- Nuno da Cunha e Ataíde, Cardinale presbitero di Sant'Anastasia, Inquisitore generale del Portogallo[8];
- Melchior de Polignac;
- Carlo Maria Marini, Cardinale diacono di Santa Maria in Aquiro;
- Léon Potier de Gesvres, Arcivescovo metropolita di Bourges;
- François de Mailly, Arcivescovo metropolita di Reims (Francia);
- Luis Antonio Belluga y Moncada, C.O., Vescovo di Cartagena;
- José Pereira de Lacerda, Vescovo di Faro (Portogalllo)[8];
- Carlos de Borja-Centelles y Ponce de León, Cardinale presbitero di Santa Pudenziana, Patriarca titolare delle Indie Occidentali.
Note | |
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Bibliografia | |
Collegamenti esterni | |