Gaetano Bedini
Gaetano Bedini Cardinale | |
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Età alla morte | 58 anni |
Nascita | Senigallia 15 maggio 1806 |
Morte | Viterbo 6 settembre 1864 |
Sepoltura | Cattedrale di Viterbo |
Ordinazione presbiterale | 20 dicembre 1828 dal Cardinal Fabrizio Sceberras Testaferrata |
Nominato arcivescovo | 15 marzo 1852 da Pio IX |
Consacrazione vescovile | Chiesa di Santa Maria in Portico in Campitelli (Roma), 4 luglio 1852 dal card. Lodovico Altieri |
Creato Cardinale |
27 settembre 1861 da Pio IX (vedi) |
Cardinale per | 2 anni, 11 mesi e 9 giorni |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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Gaetano Bedini (Senigallia, 15 maggio 1806; † Viterbo, 6 settembre 1864) è stato un cardinale, arcivescovo e nunzio apostolico italiano.
Cenni biografici
Gaetano nacque a Senigallia, ultimogenito dei sette figli di Pellegrino Bedini e della moglie Marianna nata Spadoni. La famiglia era di mezzi modesti.
Formazione e ministero sacerdotale
Per seguire la sua vocazione, entrò presto nel seminario di Senigallia. Ricevette l'ordinazione sacerdotale nel 1828 a Senigallia dal cardinale Fabrizio Sceberras Testaferrata. Fu canonico del capitolo cattedrale di Senigallia dal 1829 al 1838. Proseguì gli studi a Roma presso l'Arciginnasio, dove conseguì il dottorato in utroque iure il 20 giugno 1837. Era dotato di una particolare conoscenza delle lingue che comprendeva francese, tedesco e portoghese, mentre aveva una conoscenza limitata dell'inglese. Durante il suo viaggio negli Stati Uniti d'America e in Canada, fu accompagnato da un interprete.
Attività diplomatica
Dal 1838 al 1845, grazie alle sue conoscenze linguistiche, fu segretario di Lodovico Altieri, allora arcivescovo titolare della sede titolare di Efeso e Nunzio apostolico in Austria. Dal 1845 al 1847 papa Gregorio XVI lo volle internunzio e inviato straordinario in Brasile, dove si impegnò per il miglioramento delle condizioni degli immigrati tedeschi e combatté il proselitismo protestante. Divenne prelato domestico di Sua Santità e protonotario apostolico. Tornò a Roma nel marzo 1848, dove collaborò nella segreteria di Stato con Gabriele Ferretti. Seguì papa Pio IX quando fuggì a Gaeta a causa della rivoluzione di Roma, dall'autunno 1848 a metà maggio 1849.
Dopo la caduta della Repubblica Romana divenne commissario straordinario per ristabilire l'autorità papale nelle Quattro Legazioni (Bologna, Ferrara, Forlì e Ravenna). Il suo territorio fu occupato dalle truppe austriache e sotto la legge marziale il monaco barnabita Ugo Bassi fu condannato da un tribunale militare segreto e giustiziato per tradimento. Questo fatto fu utilizzato come mezzo di propaganda contro di lui dai radicali carbonari italiani e tedeschi, che avevano partecipato alla Rivoluzione del 1848 e avevano cercato rifugio negli Stati Uniti d'America, quando questi fu inviato nel Nord America. A Bologna il suo governo permise grossi progressi in campo economico, riducendo la disoccupazione, favorendo il commercio e l'agricoltura, costruendo strade e restaurando monumenti pubblici.
Nel 1852 fu preconizzazo Nunzio apostolico in Brasile e fu eletto arcivescovo titolare di Tebe il 15 marzo 1852, ma non raggiunse mai la sua nunziatura brasiliana. Fu consacrato il 4 luglio di quell'anno nella Chiesa di Santa Maria in Portico in Campitelli di Roma, dal cardinale Lodovico Altieri, amministratore di Roma e del Lazio, assistito da mons. Emanuele Marongiu Nurra (Ch), arcivescovo di Cagliari, e da mons. Karl August von Reisach, arcivescovo di Monaco. Il 30 luglio, come consuetudine per il corpo diplomatico, fu nominato assistente al soglio pontificio.
Prima di raggiungere la sua sede brasiliana ebbe però l'incarico di una visita negli Stati Uniti in qualità di inviato straordinario del papa. Giunse a New York il 30 giugno 1853, fu poi ricevuto a Washington dal presidente Franklin Pierce e dal segretario di Stato William Learned Marcy, ai quali consegnò due lettere rispettivamente di Pio IX e del cardinal Giacomo Antonelli. Negli Stati Uniti si trattenne per più di sette mesi, con una breve puntata anche nel Canada, a Montreal. La sua missione, pur non conseguendo uno degli obbiettivi principali, quello dell'istituzione di una nunziatura a Washington, rafforzò tuttavia i legami dei cattolici americani con la Santa Sede e contribuì in misura determinante alla successiva fondazione del Collegio nord-americano a Roma e alla regolamentazione disciplinare e organizzativa della Chiesa cattolica negli Stati Uniti d'America, promossa successivamente da Roma.
Le ombre gettate sull'attività svolta dal nunzio a Bologna sconsigliavano la Santa Sede a inviarlo come nunzio in Brasile, dato che anche la stampa liberale brasiliana aveva cominciato a esprimersi offensivamente nei suoi riguardi. Partito dunque da New York il 4 febbraio 1854, il Bedini rientrò a Roma senza assumere la direzione della nunziatura di Rio de Janeiro. Nel giugno 1856 fu nominato segretario della Sacra Congregazione de "Propaganda Fide", e nel 1861 arcivescovo a titolo personale di Viterbo e Toscanella.
Cardinalato
Nel concistoro del 27 settembre 1861 Pio IX lo creò cardinale. Ricevette il cappello rosso e il titolo presbiterale di santa Maria sopra Minerva, il 30 settembre di quell'anno.
Morte
Morì a Viterbo il 6 settembre 1864 e fu sepolto nella cattedrale di Viterbo.
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale |
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII
- Papa Benedetto XIV
- Papa Benedetto XIV
- Cardinale Giovanni Carlo Boschi
- Cardinale Bartolomeo Pacca
- Papa Gregorio XVI
- Cardinale Lodovico Altieri
- Cardinale Gaetano Bedini
Successione degli incarichi
Predecessore: | Internunzio apostolico in Brasile | Successore: | |
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Ambrogio Campodonico (Ch) | 28 ottobre 1845 - 16 agosto 1847 | Lorenzo Barili |
Predecessore: | Arcivescovo titolare di Tebe | Successore: | |
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Tommaso Pasquale Gizzi | 15 marzo 1852 - 18 marzo 1861 | Mieczysław Halka Ledóchowski |
Predecessore: | Nunzio apostolico in Brasile | Successore: | |
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Lorenzo Barili | 18 marzo 1852 - 20 giugno 1856 | Vincenzo Massoni (Ch) |
Predecessore: | Segretario della Congregazione di Propaganda Fide | Successore: | |
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Ignazio Giovanni Cadolini | 20 giugno 1856 - 18 marzo 1861 | Annibale Capalti |
Predecessore: | Vescovo di Viterbo e Tuscania (titolo personale di arcivescovo) |
Successore: | |
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Gaspare Bernardo Pianetti | 18 marzo 1861 - 6 settembre 1864 | Matteo Eustachio Gonella |
Predecessore: | Cardinale di Santa Maria sopra Minerva | Successore: | |
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Francesco Gaude, O.P. | 30 settembre 1861 - 6 settembre 1864 | Matteo Eustachio Gonella |
Bibliografia | |
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- Nunzi apostolici per il Brasile
- Vescovi di Tebe in Grecia
- Segretari della Congregazione di Propaganda Fide
- Vescovi di Viterbo e Tuscania
- Cardinali presbiteri di Santa Maria sopra Minerva
- Presbiteri ordinati nel 1828
- Presbiteri italiani del XIX secolo
- Italiani del XIX secolo
- Presbiteri del XIX secolo
- Presbiteri per nome
- Vescovi consacrati nel 1852
- Vescovi italiani del XIX secolo
- Vescovi del XIX secolo
- Vescovi per nome
- Presbiteri ordinati da Fabrizio Sceberras Testaferrata
- Vescovi consacrati da Lodovico Altieri
- Concistoro 27 settembre 1861
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