Francesco Armellini Pantalassi de' Medici

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Francesco Armellini Pantalassi de' Medici
Cardinale
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Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte 57 anni
Nascita Perugia
12 luglio 1470
Morte Roma
8 gennaio 1528
Sepoltura Basilica di Santa Maria in Trastevere (Roma)
Appartenenza
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Nominato arcivescovo 15 dicembre 1525 da papa Clemente VII
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1º luglio 1517 da Leone X (vedi)
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Cardinale per 10 anni, 6 mesi e 7 giorni
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Incarichi ricoperti
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Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi
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Beatificazione [[{{{aB}}}]]
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Incoronazione
Investitura
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Onorificenze
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Nomi postumi
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Consorte

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Collegamenti esterni
(EN) Scheda su gcatholic.org
(EN) Scheda su catholic-hierarchy.org
(EN) Scheda su Salvador Miranda
Invito all'ascolto
Firma autografa
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Francesco Armellini Pantalassi de' Medici (Perugia, 12 luglio 1470; † Roma, 8 gennaio 1528) è stato un arcivescovo e cardinale italiano.

Cenni biografici

Francesco nacque il 13 luglio 1470 a Perugia o a Fossato dal mercante Benvegnate o Benvenuto, che pare rinunziasse al proprio cognome Pantalissi per quello della moglie Armellini, famiglia di ricchi mercanti di Perugia.

Alla morte del padre questi lasciò una somma notevole in eredità al figlio che fu adottato da uno zio materno, che è probabilmente da identificare con Berengario Armellini.

Formazione e carriera ecclesiastica

Francesco si stabilì a Roma all'inizio del XVI secolo dopo aver compiuto gli studi giuridici. Riuscì rapidamente a farsi spazio nell'allora spregiudicato ambiente della corte romana con la sua abilità di avvocato e di affarista.

Nel novembre 1504 ottenne la carica di chierico di Camera, nell'agosto successivo fu segretario apostolico, nel 1507 ebbe l'ufficio di chierico del Sacro Collegio. Nel 1513, durante il conclave alla morte di Giulio II, fu nominato conclavista del cardinale Sigismondo Gonzaga, benché fosse stato stabilito che da tale incarico dovevano essere esclusi gli ecclesiastici.

Con l'elezione al pontificato del cardinale Giovanni de' Medici (Leone X) l'importanza di Francesco alla corte romana crebbe enormemente. Per la sua intelligenza e il suo successo nell'esazione delle tasse, fu stimato dal pontefice, al quale spesso suggerì spregiudicati metodi di finanziamento della Santa Sede. In segno di gratitudine, il Papa lo adottò e il chierico poté aggiungere il cognome della famiglia del Papa al suo.

Ebbe una relazione stabile con una certa Madonna Honesta, probabilmente già stata sua governante, come era sovente nelle abitudini mondane degli uomini di Chiesa del suo tempo. Fu un personaggio ricorrente nelle satire e nelle pasquinate, che schernivano i poteri forti dell'epoca.

Cardinalato

Fu creato cardinale nel concistoro del 1º luglio 1517 e ricevette il cappello rosso e il titolo presbiterale di san Callisto il 6 luglio successivo. Nel 1517 l'Armellini, versando a Leone X quindicimila ducati, si assicurò la supplenza come camerlengo di Santa Romana Chiesa con pieni poteri e dispiegò tutte intere le sue doti di spregiudicato amministratore, sia a vantaggio della Camera Apostolica sia in proprio. Camerlengo era allora il cardinale Raffaello Riario che fu compromesso nel complotto contro Leone X, capeggiato dal cardinale Alfonso Petrucci e per questo sospeso dalla carica, pur conservandone il titolo.

Ministero episcopale

Ancora in quell'anno gli fu affidata l'amministrazione della sede vacante Gerace e Oppido, incarico che tenne sino al 1519. Dal 1517 al 1520 fu legato apostolico di Perugia e dell'Umbria.

Nel 1521 acquistò, in concorrenza con il cardinale Innocenzo Cybo, la carica di camerlengo, incarico che tenne sino alla morte. Questa nomina gli procurò molti nemici tra la curia e nel popolo che da tempo subiva una pesante pressione fiscale. Partecipò al conclave del 1521-1522, che vide a sorpresa l'elezione di Adriano VI. Durante questo breve pontificato fu messo in discussione il suo operato e ne dovette subire i contraccolpi finanziari. Con l'elezione al Soglio di Pietro di Clemente VI divenne per lui quello che era stato per suo cugino, Leone X, l'abile e spregiudicato consigliere finanziario, la fonte inesauribile di denaro, nelle necessità di una politica enormemente dispendiosa.

In quell'anno mutò titolo assumendo quello di santa Maria in Trastevere. Nel 1525 fu eletto arcivescovo di Taranto, carica che occupò fino alla morte.

L'anno seguente fu nominato pro-vicecancelliere di Santa Romana Chiesa. Perse tutte le sue ricchezze durante il sacco di Roma del 1527 a opera delle truppe imperiali, riuscendo comunque a salvarsi la vita rifugiandosi a Castel Sant'Angelo.

Morte

Profondamente prostrato dai drammatici eventi, l'Armellini morì l'8 gennaio 1528 probabilmente di peste. Fu seppellito nella chiesa del suo titolo nel mausoleo che egli stesso si era fatto edificare.

Successione degli incarichi

Predecessore: Cardinale presbitero di San Callisto Successore: CardinalCoA PioM.svg
- 6 luglio 1517-22 novembre 1523 Alfonso Manrique de Lara I
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- {{{data}}} Alfonso Manrique de Lara
Predecessore: Amministratore apostolico di Oppido Mamertina e Gerace Successore: BishopCoA PioM.svg
Bandinello Sauli
(vescovo)
19 novembre 1517-6 giugno 1519 Alessandro Cesarini I
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Bandinello Sauli
(vescovo)
{{{data}}} Alessandro Cesarini
Predecessore: Legato apostolico di Perugia e dell'Umbria Successore: Emblem Holy See.svg
Bernardo Dovizi da Bibbiena 1º aprile 1517-19 dicembre 1520 Silvio Passerini I
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Bernardo Dovizi da Bibbiena {{{data}}} Silvio Passerini
Predecessore: Legato apostolico della Marca Anconitana Successore: Emblem Holy See.svg
Luigi d'Aragona 21 gennaio 1519-6 dicembre 1527 Pompeo Colonna I
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Luigi d'Aragona {{{data}}} Pompeo Colonna
Predecessore: Camerlengo di Santa Romana Chiesa Successore: Sede vacante.svg
Innocenzo Cybo 13 settembre 1521-8 gennaio 1528 Agostino Spinola I
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Innocenzo Cybo {{{data}}} Agostino Spinola
Predecessore: Cardinale presbitero di Santa Maria in Trastevere Successore: CardinalCoA PioM.svg
Achille Grassi 22 novembre 1523-8 gennaio 1528 Lorenzo Campeggi I
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Achille Grassi {{{data}}} Lorenzo Campeggi
Predecessore: Arcivescovo metropolita di Taranto Successore: ArchbishopPallium PioM.svg
Giovanni Maria Poderico[1] 15 dicembre 1525-8 gennaio 1528 Girolamo d'Ippolito[2], O.P. I
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Giovanni Maria Poderico[1] {{{data}}} Girolamo d'Ippolito[2], O.P.
Predecessore: Pro-Cancelliere di Santa Romana Chiesa Successore: Emblem Holy See.svg
Pompeo Colonna
(Vice-Cancelliere)
21 novembre 1526-8 gennaio 1528 Ippolito de' Medici
(Vice-Cancelliere)
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Pompeo Colonna
(Vice-Cancelliere)
{{{data}}} Ippolito de' Medici
(Vice-Cancelliere)
Note
  1. cfr. Archbishop Giovanni Maria Poderico † su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 14-07-2020
  2. cfr. Archbishop Girolamo d'Ippolito, O.P. † su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 14-07-2020
Bibliografia