Giberto Borromeo
Giberto Borromeo Cardinale | |
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Ambito lombardo, Ritratto del cardinale Giberto Borromeo (1671-1740), olio su tela; Senago (MI), Museo della Villa San Carlo Borromeo | |
Età alla morte | 56 anni |
Nascita | Milano 28 settembre 1615 |
Morte | Nettuno 6 gennaio 1672 |
Sepoltura | Basilica dei Santi Ambrogio e Carlo al Corso |
Ordinazione presbiterale | non si hanno informazioni |
Consacrazione vescovile | non si hanno informazioni |
Creato Cardinale in pectore |
19 febbraio 1652 da Innocenzo X (vedi) |
Pubblicato Cardinale |
2 marzo 1654 da Innocenzo X (vedi) |
Cardinale per | 17 anni, 10 mesi e 4 giorni |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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Giberto Borromeo, detto anche Giberto III Borromeo (Milano, 28 settembre 1615; † Nettuno, 6 gennaio 1672), è stato un cardinale italiano.
Cenni biografici
Nacque a Milano il 28 settembre 1615, secondogenito del conte Carlo III e di Isabella d'Adda. Era nipote del santo cardinal Carlo Borromeo, cugino del cardinal Federico Borromeo iuniore, zio del cardinal Giberto Bartolomeo Borromeo.
Compì la suo preparazione scolastica in vista di una carriera curiale dapprima presso i Gesuiti a Brera poi all'università di Pavia, dove conseguì nel 1636 la laurea in legge. Dopo gli studi si trasferì a Roma nel 1637. Negli anni 1638-1643 ricoprì la carica di referendario delle due Segnature. Fu vice legato e commissario della provincia del Patrimonio, durante la guerra di Castro e in seguito della legazione apostolica di Ferrara.
Fu richiamato a Roma da papa Innocenzo X dove divenne segretario del cardinal nipote Camillo Pamphili e il 2 maggio 1650 fu nominato segretario della Consulta. Nello stesso tempo ottenne un canonicato in san Pietro. Nel concistoro del 19 febbraio 1652 fu elevato cardinale in pectore ma la pubblicazione ebbe luogo solo due anni dopo il 2 marzo 1654. Il 23 marzo di quell'anno gli fu assegnato il titolo cardinalizio dei santi Giovanni e Paolo.
Alla morte di Innocenzo X nel 1655, il Borromeo, in conclave, fece parte della fazione detta squadrone volante,[1] che determinò l'elezione di Alessandro VII Chigi. Questo nel 1657 lo inviò per tre anni in Romagna come cardinal legato.
Dopo la legazione romagnola rientrò a Roma, dove si fece apprezzare nel lavoro delle congregazioni per il talento organizzativo e la buona preparazione teologica e canonistica. Nel 1664-1665 fu camerlengo del collegio dei cardinali.
Con la morte di Alessandro VII, nel 1667 si aprì il conclave che portò il 20 giugno all'elezione di Giulio Rospigliosi: fu un successo della politica dello squadrone volante e di Cristina di Svezia, che ebbe parte attiva nella scelta del nuovo pontefice con alcuni viaggi a Parigi, volti a mediare tra le istanze francesi e quelle dei cardinali a lei vicini.
Dal 1667 al 1668 prese parte ai lavori della congregazione che si occupò della questione giansenista e in particolare di esaminare la questione sollevata dal rifiuto di quattro vescovi francesi di condannare senza riserve le proposizioni di fede gianseniste. La congregazione annoverò tra i partecipanti anche i cardinali Azzolini, Ginetti, Ottoboni, Albizzi e Chigi.
Nel corso del conclave del 1669-1670 il Borromeo fece parte dello squadrone volante del cardinale Azzolini.
La morte lo colse improvvisamente, nel corso di un soggiorno a Nettuno, presso Palazzo Pamphili: in conseguenza di un incidente occorsogli durante un'uscita in carrozza, nel volgere di poche ore le sue condizione di salute peggiorarono e morì la sera del 6 gennaio 1672.
La salma fu trasportata a Roma dove si tennero i funerali nella chiesa dei santi Ambrogio e Carlo e dove fu tumulato nel sepolcro che ancora oggi si vede nella cripta.
Onorificenze
Cavaliere dell'Ordine Militare di Alcántara | |
Successione degli incarichi
Predecessore: | Segretario della Congregazione della Sacra Consulta | Successore: | |
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Lorenzo Azzolini | 2 maggio 1650 - 2 marzo 1654 | Cesare Maria Antonio Rasponi |
Predecessore: | Cardinale presbitero dei Santi Giovanni e Paolo | Successore: | |
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Francesco Maria Macchiavelli | 23 marzo 1654 - 6 gennaio 1672 | Giacomo Rospigliosi |
Predecessore: | Legato apostolico di Romagna | Successore: | |
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Ottavio Acquaviva d'Aragona | 23 aprile 1657 - 5 maggio 1660 | Volumnio Bandinelli |
Predecessore: | Camerlengo del Collegio cardinalizio | Successore: | |
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Giacomo Corradi | 14 gennaio 1664 - 12 gennaio 1665 | Marcello Santacroce |
Note | |
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Bibliografia | |
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Collegamenti esterni | |
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- Cardinali in pectore
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