Conclave del 1667




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Durata | dal 2 al 20 giugno 1667 | ||
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Luogo | Palazzo Apostolico (Vaticano) | ||
Partecipanti | 64 | ||
Decano | Francesco Barberini seniore | ||
Vice Decano | Marzio Ginetti | ||
Camerlengo | Antonio Barberini | ||
Protodiacono | Rinaldo d'Este (1618-1672) | ||
Segretario del conclave | Agostino Favoriti | ||
Eletto Papa |
Giulio Rospigliosi Clemente IX | ||
Precedente |
Conclave del 1655 | ||
Successivo |
Conclave del 1669-1670 Clemente X | ||
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Il Conclave del 1667 venne convocato a seguito della morte di Alessandro VII avvenuta a Roma il 22 maggio 1667 e si tenne nel Palazzo Apostolico dal 2 al 20 giugno 1667. Il Conclave durò diciotto giorni e vide l'elezione al soglio pontificio di Giulio Rospigliosi che assunse il nome di Clemente IX.
Quadro generale
Papa Alessandro VII (Chigi), all'età di sessantotto anni, soffriva da tempo di calcoli renali, e verso i primi di marzo cominciò a venir meno; a causa del persistere di un forte dolore, non potè impartire la benedizione pasquale. Il 15 aprile, ricevette l'estrema unzione; il 18 maggio fu colpito da una forte febbre e morì il 22 maggio 1667 [1].
Alla morte di Alessandro VII il collegio cardinalizio era al completo, settanta membri. Il 5 giugno morirono due cardinali: Volumnio Bandinelli e Francesco Maria Sforza Pallavicino. Ciò ridusse il numero dei cardinali viventi a sessantotto. I francesi avevano già un candidato e stavano lavorando a un piano. Al conclave del 1655, quando Hughes de Lionne era ambasciatore straordinario del re Luigi XIV, aveva conosciuto e apprezzato le qualità di mons. Giulio Rospigliosi. Lionne pensava che il cardinale Rospigliosi, allora segretario di Stato (1655-1667) e noto per la sua prudenza e la sua ampia visione degli affari, sarebbe potuto essere un buon successore di papa Alessandro. Il cardinale Friedrich von Hessen-Darmstadt, figlio di Ludovico V, rappresentava gli interessi dell'Impero, il marchese d'Astorgas rappresentava la Spagna. L'oratore veneziano Giacomo Quirini stimò (a posteriori) che gli spagnoli avessero a disposizione ventidue voti in conclave.
Il conclave e l'elezione
All'inizio della Sede Vacante c'erano stati dei disaccordi sul luogo in cui tenere il Conclave. I cardinali più giovani manifestarono di voler tenere il Conclave al Quirinale ma la tradizione prevalse.
Alla presenza di 61 cardinali il 2 giugno ebbe inizio il conclave nella Basilica Vaticana, con la Messa dello Spirito Santo, celebrata dal decano del Sacro Collegio Barberini. L'orazione de pontifice eligendo fu pronunciata da p. Stefano Gardi (Gradio) Raguseo, Custode della Biblioteca Apostolica Vaticana[2]. Il primo scrutinio ebbe luogo sabato 4 giugno. Il cardinale nipote Chigi, la cui fazione era composta da circa trentaquattro membri, operava a favore del cardinale Scipione d'Elci già Arcivescovo di Pisa ma fiorentino. Il cardinale Antonio Barberini, che guidava un'altra fazione di circa sedici membri, e che era solitamente ben disposto verso gli interessi francesi, sosteneva le ambizioni del fratello Francesco, che era stato un candidato attivo al Conclave del 1655 [3]. Tra tutti i papabili, però, i probabili candidati erano il cardinale Girolamo Farnese appoggiato dai francesi e Chigi, Scipione d'Elci, gradito al granduca di Toscana e Giulio Rospigliosi. Il 20 giugno il cardinale Giulio Rospigliosi, Cardinale presbitero di San Sisto, fu eletto con due soli voti contrari, quello dello stesso Rospigliosi e quello del cardinale Corsini che votò per il cardinale Chigi. In nuovo papa fu incoronato il 26 giugno nella Basilica Vaticana, dal cardinale Rinaldo d'Este, mentre domenica 3 luglio prese formalmente possesso di San Giovanni in Laterano.
Collegio cardinalizio
Al conclave parteciparono 64 dei settanta cardinali viventi:
- Cardinale Decano: Francesco Barberini seniore (n. 23 settembre 1597, † 10 dicembre 1679);
- Sottodecano: Marzio Ginetti , (n. 7 febbraio 1586, † 1º marzo 1671);
- Camerlengo: Antonio Barberini (n. 5 agosto 1607, † 3 agosto 1671);
- Cardinale Protodiacono: Rinaldo d'Este (n. 10 agosto 1617, † 30 settembre 1672);
- Governatore del conclave: Federico Borromeo (n. 29 maggio 1617, † 18 febbraio 1673), Patriarca titolare di Alessandria;
- Maestri di ceremonie: Franciscus Maria Phoebaeus[4], (n. 1616, † 29 novembre 1690), Arcivescovo titolare di Tarso, Fr. Ambrosius Landucius[5], O.S.A. (Vescovo di Porphyreon in Phoenicia), Carolus Vincentius Carcarasius, Fulvius Servantius, Petrus Antonius de la Pedacchia.
Cardinali che parteciparono al conclave
Cardinali che non parteciparono al conclave
Cardinale | Titolo | Ruolo durante il conclave | Nascita |
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Pascual de Aragón-Córdoba-Cardona y Fernández de Córdoba | Cardinale presbitero di Santa Balbina | ArciVescovo metropolita di Toledo e Primate di Spagna | ![]() |
Vitaliano Visconti | Cardinale presbitero di Sant'Agnese fuori le mura[10] | Nunzio apostolico in Spagna | ![]() |
Guidobald von Thun | Cardinale presbitero[11] | Arcivescovo metropolita di Salisburgo Primate di Germania e Legatus natus a Salisburgo | ![]() |
Luis Guillermo de Moncada de Aragón | Cardinale diacono[12] | Principe di Paternò Duca di Montalto |
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Note | |
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Bibliografia | |
Collegamenti esterni | |
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