Marzio Ginetti




Marzio Ginetti (Velletri, 7 febbraio 1586; † Roma, 1º marzo 1671) è stato un cardinale e diplomatico italiano.
Cenni biografici
Nacque a Velletri da Giovambattista e Olimpia Ponzianelli.
Formazione ed attività prelatizia
Dopo avere studiato al Seminario romano, molto giovane, il Ginetti si laureò in utroque iure, ricevette gli ordini e intorno al 1605 entrò in prelatura come cameriere segreto, poi ricoprì vari incarichi tra cui cameriere d'onore e votante di Segnatura. Con questo titolo ottenne la presidenza del vescovado di Sabina. Fu nominato uditore di camera.
Cardinalato
Fu creato cardinale "in pectore" nel concistoro del 19 gennaio 1626 e pubblicato nel concistoro del 30 agosto 1627, ricevette la berretta rossa e la diaconia di Santa Maria Nuova. Come cardinale diacono optò nel 1634 per la diaconia di Sant'Angelo in Pescheria e nel 1644 per quella di Sant'Eustachio.
Il 2 ottobre 1629 fu nominato Vicario di Roma, carica che conserverà fino alla morte. Dal 1636 al 1640 fu legato a latere a Colonia per tentare di portare a un tavolo di pace i belligeranti della guerra dei trent'anni. Il fallimento di questa importante missione dipese sicuramente anche dalla scarsa esperienza diplomatica del Ginetti, che era stato personaggio non sospetto e fedele al pontefice. Egli si dimostrò di fatto inadeguato al compito di mediatore e incapace di dirigere efficacemente la delegazione pontificia, divisa da rivalità interne.
Dal 1640 fu legato a Ferrara fino al 1643 quando fu sostituito dal cardinal Antonio Barberini. Ritornato in Curia divenne prefetto della Sacra Congregazione Concistoriale, della Congregazione dei Riti, dell'Immunità, dei Confini e delle Indulgenze.
Partecipò al conclave del 1644 che elesse papa Innocenzo X, a quello del 1655 che elesse papa Alessandro VII, e ai conclavi del 1667 e del 1670 che videro pontefici Clemente IX e Clemente X. L'aspirazione del Ginetti al pontificato non riuscì mai a concretizzarsi perchè troppo legato ad Antonio Barberini, oltre che privo di reali capacità politiche. Dopo la morte di Urbano VIII il Ginetti rimase perciò in una posizione piuttosto defilata e fu guardato con ostilità da Innocenzo X e da Alessandro VII, con il quale si era urtato nel periodo della legazione a Colonia.
Nel 1644 passò all'ordine dei cardinali presbiteri da prima con il titolo di santa Maria degli Angeli, per poi passare nel 1646 a quello di san Pietro in Vincoli e nel 1652 a quello di santa Maria in Trastevere.
Sotto Innocenzo X il Ginetti partecipò ai lavori della congregazione dei Vescovi e regolari e alla soppressione dei conventini, ma usò la sua influenza per difendere gli scolopi, che sin dalla fine degli anni Trenta erano visti con sospetto dal Sant'Uffizio ed erano divisi da gravi fratture interne. Alla morte di questo pontefice, sostanzialmente contrario al nuovo ordine, il Ginetti riuscì a conseguire importanti successi, avviando il processo di beatificazione di Calasanzio e ottenendo la ricostituzione dell'Ordine, prima con voti semplici nel 1656 e poi con voti solenni nel 1669.
Nel 1653 divenne cardinale vescovo della sede suburbicaria di Albano, nel 1663 optò per quella di Sabina e nel 1666 per quella di Porto-Santa Rufina.
Contribuì in modo sostanziale alla pace Clementina del 1669, la quale pose fine provvisoriamente alla questione giansenista in Francia.
Morte
Morì a Roma il 1º marzo 1671 e fu sepolto nella Basilica di Sant'Andrea della Valle nella cappella di San Giuseppe da lui fondata.
Genealogia episcopale
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Per approfondire, vedi la voce genealogia episcopale |
- Cardinale Guillaume d'Estouteville, O.S.B.Clun.
- Papa Sisto IV
- Papa Giulio II
- Cardinale Raffaele Riario
- Papa Leone X
- Papa Paolo III
- Cardinale Francesco Pisani
- Cardinale Alfonso Gesualdo
- Papa Clemente VIII
- Cardinale Pietro Aldobrandini
- Cardinale Laudivio Zacchia
- Cardinale Antonio Marcello Barberini, O.F.M.Cap.
- Cardinale Girolamo Colonna
- Cardinale Francesco Barberini seniore
- Cardinale Marzio Ginetti
Successione degli incarichi
Predecessore: | Segretario della Congregazione della Sacra Consulta | Successore: | ![]() |
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Giovanni Battista Agucchi | 16 dicembre 1623 - 30 agosto 1627 | Giambattista Spada |
Predecessore: | Prefetto del Palazzo Apostolico | Successore: | ![]() |
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Laudivio Zacchia | 5 febbraio 1626 - 30 agosto 1627 | Fausto Poli |
Predecessore: | Maestro di Camera della Corte Pontificia | Successore: | ![]() |
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Laudivio Zacchia | 5 febbraio 1626 - 30 agosto 1627 | Francesco Adriano Ceva |
Predecessore: | Prefetto della Congregazione dei Confini | Successore: | ![]() |
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- | 1º ottobre 1627 - 2 ottobre 1629 | Bernardino Spada |
Predecessore: | Cardinale diacono di Santa Maria Nuova | Successore: | ![]() |
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Ippolito Aldobrandini (Jr.) | 6 ottobre 1627 - 6 febbraio 1634 | Giulio Gabrielli |
Predecessore: | Cardinale diacono di Sant'Angelo in Pescheria | Successore: | ![]() |
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Ippolito Aldobrandini (Jr.) | 6 febbraio 1634 - 14 marzo 1644 | Girolamo Colonna |
Predecessore: | Prefetto della Congregazione dei Vescovi e Regolari | Successore: | ![]() |
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Antonio Barberini, O.F.M.Cap. | 28 marzo 1635 - 1º marzo 1671 | Francesco Maria Brancaccio |
Predecessore: | Legato pontificio di Ferrara | Successore: | ![]() |
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Ciriaco Rocci | 19 novembre 1640 - 30 novembre 1642 | Antonio Barberini, O.S.Io.Hieros. |
Predecessore: | Cardinale diacono di Sant'Eustachio | Successore: | ![]() |
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Alessandro Cesarini juniore | 14 marzo 1644 - 17 ottobre 1644 | Carlo de Medici |
Predecessore: | Cardinale presbitero di Santa Maria degli Angeli | Successore: | ![]() |
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Ernst Adalbert von Harrach zu Rohrau | 17 ottobre 1644 - 19 febbraio 1646 | Niccolò Albergati-Ludovisi |
Predecessore: | Cardinale presbitero di San Pietro in Vincoli | Successore: | ![]() |
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Bernardino Spada | 19 febbraio 1646 - 23 settembre 1652 | Giovanni Battista Maria Pallotta |
Predecessore: | Prefetto della Congregazione per la Residenza dei Vescovi | Successore: | ![]() |
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Antonio Barberini, O.F.M.Cap. | 11 settembre 1646 - 1º marzo 1671 | Francesco Maria Brancaccio |
Predecessore: | Cardinale presbitero di Santa Maria in Trastevere | Successore: | ![]() |
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Giulio Cesare Sacchetti | 23 settembre 1652 - 9 giugno 1653 | Girolamo Colonna |
Predecessore: | Cardinale vescovo di Albano | Successore: | ![]() |
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Federico Baldissera Bartolomeo Cornaro | 9 giugno 1653 - 2 luglio 1663 | Giovanni Battista Maria Pallotta |
Predecessore: | Prefetto della Congregazione dell'Indice dei Libri Proibiti | Successore: | ![]() |
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Bernardino Spada | 10 novembre 1661 - 1º marzo 1671 | Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni |
Predecessore: | Prefetto della Congregazione dei Riti | Successore: | ![]() |
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Giulio Cesare Sacchetti | 28 giugno 1663 - 1º marzo 1671 | Antonio Barberini, O.S.Io.Hieros. |
Predecessore: | Cardinale vescovo di Sabina | Successore: | ![]() |
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Giulio Cesare Sacchetti | 2 giugno 1663 - 11 ottobre 1666 | Francesco Maria Brancaccio |
Predecessore: | Cardinale vescovo di Porto-Santa Rufina | Successore: | ![]() |
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Francesco Barberini seniore | 11 ottobre 1666 - 1º marzo 1671 | Francesco Maria Brancaccio |
Bibliografia | |
Voci correlate | |
- Cardinali in pectore
- Cardinali creati in pectore da Urbano VIII
- Segretari della Congregazione della Consulta
- Prefetti dei sacri palazzi apostolici
- Maestri di camera della Corte pontificia
- Prefetti della Sacra Congregazione dei Confini
- Cardinali diaconi di Santa Maria Nuova
- Cardinali diaconi di Sant'Angelo in Pescheria
- Prefetti della Congregazione per i Vescovi e i Regolari
- Legati pontifici di Ferrara
- Cardinali diaconi di Sant'Eustachio
- Cardinali presbiteri di Santa Maria degli Angeli
- Cardinali presbiteri di San Pietro in Vincoli
- Prefetti della Congregazione per la residenza dei vescovi
- Cardinali presbiteri di Santa Maria in Trastevere
- Cardinali vescovi di Albano
- Prefetti della Congregazione dell'Indice
- Cardinali vescovi di Sabina-Poggio Mirteto
- Cardinali vescovi di Porto-Santa Rufina
- Prefetti della Congregazione dei Riti
- Concistoro 30 agosto 1627
- Concistoro 19 gennaio 1626
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