Conclave del 1669-1670

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Conclave del 1669-1670
Sede vacante.svg
PapaClemente X.jpg
Durata dal 20 dicembre 1669 al 26 aprile 1670
Luogo Palazzo Apostolico (Vaticano)
Partecipanti 67
Scrutini 42
Decano Francesco Barberini seniore
Vice Decano Marzio Ginetti
Camerlengo Antonio Barberini
Protodiacono Francesco Maidalchini
Segretario del conclave Guido Passionei
Veto Re di Francia Luigi XIV contro Benedetto Odescalchi
Eletto
Papa
Emilio Bonaventura Altieri
Clemente X
Precedente

Conclave del 1667
eletto
Giulio Rospigliosi

Clemente IX
Successivo

Conclave del 1676
eletto

Benedetto Odescalchi
Innocenzo XI
Collegamenti esterni
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Il Conclave del 1669-1670 venne convocato a seguito della morte di Clemente IX avvenuta a Roma il 9 dicembre 1669 e si tenne nel Palazzo Apostolico dal 20 dicembre 1669 al 26 aprile 1670, vide l'elezione al soglio pontificio di Emilio Bonaventura Altieri che assunse il nome di Clemente X.

Quadro generale

Il papa era malato da tutto l'autunno del 1669 di ernia e calcoli renali. Tuttavia, preoccupato per l'avanzata turca a Creta, intraprese un pellegrinaggio alle sette basiliche di Roma. La sera successiva ebbe un grave attacco che lo lasciò privo di sensi. Il 29 novembre, dieci giorni prima di morire, con l'intento di creare una base favorevole a suo nipote Giacomo Rospigliosi, nominò sette nuovi cardinali e Luis Portocarrero "in pectore". Morì al Quirinale di ictus, forse provocato dallo stress della notizia della sconfitta e della cacciata dei veneziani dall'isola di Creta.

Il conclave e l'elezione

Alla morte di Clemente X i cardinali in vita erano settanta. Dopo le esequie, il 20 dicembre 1669 entrarono in 57 per dare inizio a un conclave che si sarebbe rivelato lungo e difficile: furono necessarie ben quarantadue votazioni e vi fu anche un periodo di quattro mesi di accese discussioni. Al primo scrutinio del giorno dopo sia ​​il cardinale Barberini, che cardinale Federico Sforza effettivamente non parteciparono al voto perchè troppo malati.

La situazione dei favoriti al soglio pontificio era sinteticamente la seguente: il cardinale Giacomo Rospigliosi, che era il nipote dell'ultimo papa, aveva circa 30-33 voti a favore, di cui 2 al cosiddetto accesso, quindi gli mancavano solo altri 7 voti per essere eletto papa. Poi vi erano il cardinale Giovanni Nicola Conti che era sostenuto da 22 voti e il cardinale Cerri che ottenne 23 voti.

Il 13 aprile morì Scipione Pannocchieschi d'Elci, Arcivescovo di Pisa. Il 19 aprile arrivò a Roma il cardinale Luis Manuel Fernandez de Portocarrero-Bocanegra y Moscoso-Osorio, che entrò in conclave il 23 aprile. Fu l'ultimo cambiamento nella composizione dell'elettorato. La Francia pose il veto contro l'elezione del cardinale Benedetto Odescalchi al papato.

Alla fine tutti i cardinali si accordarono per eleggere un cardinale di transizione e proposero il nome di Altieri, ottantenne, dimostratosi sempre servo fedele della Chiesa e che Clemente IX, alla vigilia della sua morte, aveva promosso alla dignità della porpora cardinalizia. Il 29 aprile 1670, la carica a nuovo papa gli venne offerta dai 59 cardinali presenti all'elezione: solo due erano contrari alla sua nomina. Altieri però accennò inizialmente a un rifiuto, vista la sua età ormai avanzata, ed esclamò:

« Sono troppo vecchio per affrontare una responsabilità così grande. »
(Emilio Bonaventura Altieri)

Additando il cardinal Brancacci, disse che era lui l'uomo che avrebbero dovuto portare al soglio pontificio. Altieri continuò a rifiutare, affermando che non aveva più forza né memoria; ma, nonostante il suo dissenso, fu nominato papa l'11 maggio.

Nello scrutinio finale votarono cinquantanove cardinali e il cardinale Altieri ricevette cinquantasei voti.

Come atto di devozione nei confronti del suo predecessore, assunse il nome di Clemente X. Il nuovo papa venne incoronato l'11 maggio nella Basilica Vaticana, dal cardinale protodiacono Francesco Maidalchini e l'8 giugno prese possesso formale di San Giovanni Laterano, sua chiesa cattedrale[1].

Collegio cardinalizio

Al conclave parteciparono 67 dei settanta cardinali viventi:

Note
  1. Francesco Cancellieri 1802, Storia de' solenni possessi de' Sommi Pontefici, pp. 286-295
  2. cfr. Archbishop Francesco Maria Febei su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 18-09-2024
  3. Morì il 13 aprile 1670 durante la sede vacante.
Bibliografia
  • (IT) Gregorio Leti, Conclavi de' pontefici romani Nuova edizione, riveduta, corretta, ed ampliata, Lorenzo Martini, Colonia, 1691
  • (FR) Gregorio Leti, Histoire des conclaves, depuis Clément V jusqu' à présent Troisieme edition, augmentée du Conclave de Clement XI, vol. II, Colonia, 1703, p. 89
  • (IT) Francesco Cancellieri, Storia de' solenni possessi de' Sommi Pontefici, Luigi Lazzarini stampatore, Roma, 1802
  • (IT) Giuseppe De Novaes, Elementi della storia de' sommi pontefici, Roma, 1822
  • (FR) A. Bozon, Le Cardinal de Retz à Rome, Parigi, 1878)
  • (IT) G. Moroni, Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica, vol. XIV, Venezia, 1842, p. 57
Collegamenti esterni