Carlo Gualterio

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Carlo Gualterio
Cardinale
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battezzato
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Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte 60 anni
Nascita Orvieto
1613
Morte Roma
1º gennaio 1673
Sepoltura Cattedrale di Orvieto
Conversione
Appartenenza
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Ordinato diacono
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Nominato arcivescovo 5 ottobre 1654 da papa Innocenzo X
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Consacrazione vescovile chiesa di Santa Maria in Vallicella, 27 dicembre 1654 dal card. Francesco Barberini seniore
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2 marzo 1654 da Innocenzo X (vedi)
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Incarichi ricoperti
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(per causa incerta o sconosciuta)
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Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi
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Carlo Gualterio (Orvieto, 1613; † Roma, 1º gennaio 1673) è stato un cardinale e arcivescovo italiano.

Cenni biografici

Nato ad Orvieto. Figlio di Raffaele III Gualterio, gonfaloniere di Orvieto, e di Plautilla Antoniani, nipote del cardinale Silvio Antoniani (1599). La famiglia era ascritta alla nobiltà orvietana. Prozio del cardinale Filippo Antonio Gualterio (1706). Prozio del cardinale Luigi Gualterio (1759). Era imparentato con Olimpia Maidalchini Pamphili, di cui fu uno stretto collaboratore. Il suo cognome è anche elencato come Gualtieri.

Formazione e attività prelatizia

Su suggerimento e con l'aiuto del cardinale Giambattista Pamphilj, futuro papa Innocenzo X, studiò giurisprudenza.

Per l'influenza dello stesso cardinale Pamphilj, fu nominato avvocato concistoriale e in seguito, avvocato dei poveri. Dopo l'elezione al soglio pontificio di Innocenzo X, fu incaricato dei rapporti tra la casa Pamphilj e la Camera Apostolica. L'inizio dell'attività romana di Carlo avvenne all'ombra della potente Olimpia, della cui politica, insieme a Decio Azzolini, fu sensibile interprete. Fu grazie allo zelo di entrambi che Olimpia poté liquidare il neo-eletto cardinale Camillo Pamphili Astalli, nella cui persona aveva percepito una minaccia per i suoi interessi personali.

Gualterio e Azzolini, dopo aver intercettato una lettera privata del cardinale nipote indirizzata alla corte spagnola in cui rivelava i piani del papa e di Olimpia per conquistare Napoli, riuscirono a metterlo in cattiva luce davanti al pontefice. Una volta rimosso dall'incarico e privato del titolo di cardinale nipote, hanno goduto della divisione dei beni personali del prelato deposto. Referendario dei Tribunali della Segnatura Apostolica di Giustizia e di Grazia. Rettore dell'Università La Sapienza, Roma.

Ordini sacri: nessuna informazione trovata.

Cardinalato

Creato cardinale diacono nel concistoro del 2 marzo 1654, ricevette la berretta rossa e il titolo di San Pancrazio, pro illa vice diaconato, il 23 marzo 1654.

Episcopato

Eletto arcivescovo di Fermo, con dispensa per non aver ancora ricevuto il presbiterato, il 5 ottobre 1654. Consacrato, il 27 dicembre 1654, nella chiesa di Santa Maria in Vallicella a Roma, dal cardinale Francesco Barberini seniore, assistito da Carlo Azzolini(ch), già vescovo di Bagnoregio, e da Marcello Anania(ch), vescovo di Nepi e Sutri.

Partecipò al conclave del 1655, che elesse papa Alessandro VII. Con il suo sostegno al nuovo papa durante il conclave, il cardinale Gualterio riuscì a liberarsi dal patrocinio di Olimpia Maidalchini, divenuto troppo pressante. Partecipò al conclave del 1667, che elesse papa Clemente IX. Optò per la diaconia di Sant'Angelo in Pescheria, il 14 novembre 1667 e poi per la diaconia di Santa Maria in Cosmedin, il 12 marzo 1668.

Si dimise dal governo della diocesi prima del 30 aprile 1668; gli successe il nipote Giannotto Gualterio(ch). Optò per l'ordine dei cardinali presbiteri fuori dal concistoro, il 25 dicembre 1668. Optò per il titolo di Sant'Eusebio, il 15 gennaio 1669. Partecipò al conclave del 1669-1670, che elesse papa Clemente X. Camerlengo del Sacro Collegio dei Cardinali dal 15 gennaio 1672 al 1° gennaio 1673.

Morte

Morto a Roma il 1° gennaio 1673, alle ore 13, improvvisamente, di apoplessia, dopo essersi confessato e mentre si preparava a celebrare la messa. Trasferito ad Orvieto e sepolto nella tomba della sua famiglia in quella cattedrale.

Genealogia episcopale

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce genealogia episcopale

Successione degli incarichi

Predecessore: Cardinale diacono di San Pancrazio fuori le mura
(diaconia pro hac vice)
Successore: CardinalCoA PioM.svg
Francesco Maidalchini 23 marzo 1654 - 14 novembre 1667 Giacomo Franzoni I
II
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VIII
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X
con
con
Francesco Maidalchini {{{data}}} Giacomo Franzoni
Predecessore: Arcivescovo metropolita di Fermo Successore: ArchbishopPallium PioM.svg
Giovanni Battista Rinuccini 5 ottobre 1654 - 30 aprile 1668 Giannotto Gualterio I
II
III
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con
con
Giovanni Battista Rinuccini {{{data}}} Giannotto Gualterio
Predecessore: Cardinale diacono di Sant'Angelo in Pescheria Successore: CardinalCoA PioM.svg
Carlo Barberini 14 novembre 1667 - 12 marzo 1668 Angelo Celsi I
II
III
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con
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Carlo Barberini {{{data}}} Angelo Celsi
Predecessore: Cardinale diacono e presbitero di Santa Maria in Cosmedin Successore: CardinalCoA PioM.svg
Paolo Emilio Rondinini 12 marzo 1668 - 15 gennaio 1669
Titolo presbiterale pro hac vice dal 25 dicembre 1668
Giacomo Franzoni I
II
III
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con
con
Paolo Emilio Rondinini {{{data}}} Giacomo Franzoni
Predecessore: Cardinale presbitero di Sant'Eusebio Successore: CardinalCoA PioM.svg
Paolo Emilio Rondinini 15 gennaio 1669 - 1º gennaio 1673 Camillo Massimi I
II
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con
con
Paolo Emilio Rondinini {{{data}}} Camillo Massimi
Predecessore: Camerlengo del Collegio Cardinalizio Successore: Emblem Holy See.svg
Carlo Pio di Savoia iuniore 15 gennaio 1672 - 1º gennaio 1673 Flavio Chigi seniore I
II
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con
con
Carlo Pio di Savoia iuniore {{{data}}} Flavio Chigi seniore
Voci correlate