Carlo Gualterio
Carlo Gualterio (Orvieto, 1613; † Roma, 1º gennaio 1673) è stato un cardinale, arcivescovo e rettore italiano.
Cenni biografici
Nato ad Orvieto, era figlio di Raffaele III Gualterio, gonfaloniere di Orvieto, e di Plautilla Antoniani, nipote del cardinale Silvio Antoniano (1599). La famiglia era ascritta alla nobiltà orvietana. Prozio del cardinale Filippo Antonio Gualterio (1706). Prozio del cardinale Luigi Gualterio (1759). Era imparentato con Olimpia Maidalchini Pamphili, di cui fu uno stretto collaboratore. Il suo cognome è anche elencato come Gualtieri.
Formazione e attività prelatizia
Su suggerimento e con l'aiuto del cardinale Giambattista Pamphilj, futuro papa Innocenzo X, studiò giurisprudenza.
Per l'influenza dello stesso cardinale Pamphilj, fu nominato avvocato concistoriale e in seguito, avvocato dei poveri. Dopo l'elezione al soglio pontificio di Innocenzo X, fu incaricato dei rapporti tra la casa Pamphilj e la Camera Apostolica. L'inizio dell'attività romana di Carlo avvenne all'ombra della potente Olimpia, della cui politica, insieme a Decio Azzolini, fu sensibile interprete. Fu grazie allo zelo di entrambi che Olimpia poté liquidare il neo-eletto cardinale Camillo Astalli-Pamphilj, nella cui persona aveva percepito una minaccia per i suoi interessi personali.
Gualterio e Azzolini, dopo aver intercettato una lettera privata del cardinale nipote indirizzata alla corte spagnola in cui rivelava i piani del papa e di Olimpia per conquistare Napoli, riuscirono a metterlo in cattiva luce davanti al pontefice. Una volta rimosso dall'incarico e privato del titolo di cardinale nipote, hanno goduto della divisione dei beni personali del prelato deposto. Referendario dei Tribunali della Segnatura Apostolica di Giustizia e di Grazia. Rettore dell'Università La Sapienza, Roma.
Ordini sacri: nessuna informazione trovata.
Cardinalato
Creato cardinale diacono nel concistoro del 2 marzo 1654, ricevette la berretta rossa e il titolo di San Pancrazio, pro illa vice diaconato, il 23 marzo 1654.
Episcopato
Eletto arcivescovo di Fermo, con dispensa per non aver ancora ricevuto il presbiterato, il 5 ottobre 1654. Consacrato, il 27 dicembre 1654, nella chiesa di Santa Maria in Vallicella a Roma, dal cardinale Francesco Barberini seniore, assistito da Carlo Azzolini (ch), già vescovo di Bagnoregio, e da Marcello Anania (ch), vescovo di Nepi e Sutri.
Partecipò al conclave del 1655, che elesse papa Alessandro VII. Con il suo sostegno al nuovo papa durante il conclave, il cardinale Gualterio riuscì a liberarsi dal patrocinio di Olimpia Maidalchini, divenuto troppo pressante. Partecipò al conclave del 1667, che elesse papa Clemente IX. Optò per la diaconia di Sant'Angelo in Pescheria, il 14 novembre 1667 e poi per la diaconia di Santa Maria in Cosmedin, il 12 marzo 1668.
Si dimise dal governo della diocesi prima del 30 aprile 1668; gli successe il nipote Giannotto Gualterio (ch). Optò per l'ordine dei cardinali presbiteri fuori dal concistoro, il 25 dicembre 1668. Optò per il titolo di Sant'Eusebio, il 15 gennaio 1669. Partecipò al conclave del 1669-1670, che elesse papa Clemente X. Camerlengo del Sacro Collegio dei Cardinali dal 15 gennaio 1672 al 1° gennaio 1673.
Morte
Morto improvvisamente di apoplessia a Roma il 1° gennaio 1673, alle ore 13, dopo essersi confessato e mentre si preparava a celebrare la Messa. Trasferito ad Orvieto, fu sepolto nella tomba della sua famiglia in quella cattedrale.
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce genealogia episcopale |
- Cardinale Guillaume d'Estouteville, O.S.B. Clun.
- Papa Sisto IV
- Papa Giulio II
- Cardinale Raffaele Sansone Riario
- Papa Leone X
- Papa Clemente VII
- Cardinale Antonio Sanseverino, O.S.Io.Hieros.
- Cardinale Giovanni Michele Saraceni
- Papa Pio V
- Cardinale Innico d'Avalos d'Aragona, O.S.
- Cardinale Scipione Gonzaga
- Patriarca Fabio Biondi
- Papa Urbano VIII
- Cardinale Girolamo Colonna
- Cardinale Francesco Barberini seniore
- Cardinale Carlo Gualterio
Successione degli incarichi
Predecessore: | Cardinale diacono di San Pancrazio fuori le mura (diaconia pro hac vice) |
Successore: | |
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Francesco Maidalchini | 23 marzo 1654 - 14 novembre 1667 | Giacomo Franzoni |
Predecessore: | Arcivescovo metropolita di Fermo | Successore: | |
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Giovanni Battista Rinuccini | 5 ottobre 1654 - 30 aprile 1668 | Giannotto Gualterio |
Predecessore: | Cardinale diacono di Sant'Angelo in Pescheria | Successore: | |
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Carlo Barberini | 14 novembre 1667 - 12 marzo 1668 | Angelo Celsi |
Predecessore: | Cardinale diacono e presbitero di Santa Maria in Cosmedin | Successore: | |
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Paolo Emilio Rondinini | 12 marzo 1668 - 15 gennaio 1669 Titolo presbiterale pro hac vice dal 25 dicembre 1668 |
Giacomo Franzoni |
Predecessore: | Cardinale presbitero di Sant'Eusebio | Successore: | |
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Paolo Emilio Rondinini | 15 gennaio 1669 - 1º gennaio 1673 | Camillo Massimi |
Predecessore: | Camerlengo del Collegio Cardinalizio | Successore: | |
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Carlo Pio di Savoia iuniore | 15 gennaio 1672 - 1º gennaio 1673 | Flavio Chigi seniore |
Voci correlate | |
- Referendari dei Tribunali della Segnatura Apostolica di Giustizia e di Grazia
- Rettori dell'Università La Sapienza
- Cardinali diaconi di San Pancrazio fuori le mura
- Vescovi di Fermo
- Cardinali diaconi di Sant'Angelo in Pescheria
- Cardinali diaconi di Santa Maria in Cosmedin
- Cardinali presbiteri di Santa Maria in Cosmedin
- Cardinali presbiteri di Sant'Eusebio
- Cardinali Camerlenghi
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