Museo Diocesano "Giovanni Speciale" di Caltanissetta

Da Cathopedia, l'enciclopedia cattolica.
100%Decrease text sizeStandard text sizeIncrease text size
Share/Save/Bookmark
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Museo Diocesano "Giovanni Speciale" di Caltanissetta
Caltanissetta MuDi CopiaRaffaello salaespositiva.jpg
Sala espositiva
Altre denominazioni
Categoria Musei diocesani
Stato bandiera Italia
Regione ecclesiastica Regione ecclesiastica Sicilia
Regione Stemma Sicilia
Provincia Caltanissetta
Comune Caltanissetta
Località o frazione {{{Località}}}
Diocesi Diocesi di Caltanissetta
Indirizzo Viale Regina Margherita, 29
93100 Caltanissetta (CL)
Telefono +39 0934 21165
+39 0934 23014
Fax
Posta elettronica museodiocesano@diocesicaltanissetta.it
Sito web [1]
Facebook
Proprietà Diocesi di Caltanissetta
Tipologia arte sacra, arte sacra contemporanea
Contenuti arredi sacri, ceramiche, codici miniati, dipinti, manoscritti, metalli, paramenti sacri, sculture, suppellettile liturgica
Servizi accoglienza al pubblico, bookshop, didattica, fototeca, internet point, organizzazione di eventi e mostre temporanee, sale per eventi e mostre temporanee, visite guidate
Sistema museale di appartenenza
Sede Museo ex Seminario Vescovile
Datazione sede 1901-1912
Sede Museo 2°
Datazione sede 2°
Fondatori mons. Giovanni Speciale
Data di fondazione 1983
Note
{{{Note}}}
Coordinate geografiche
<span class="geo-dms" title="Mappe, foto aeree ed altre informazioni per Errore nell'espressione: operatore < inatteso.°Errore nell'espressione: operatore < inatteso.Errore nell'espressione: operatore < inatteso.Errore nell'espressione: carattere di punteggiatura "{" non riconosciuto. Errore nell'espressione: operatore < inatteso.°Errore nell'espressione: operatore < inatteso.Errore nell'espressione: operatore < inatteso.Errore nell'espressione: carattere di punteggiatura "{" non riconosciuto.">Errore nell'espressione: operatore < inatteso.°Errore nell'espressione: operatore < inatteso.Errore nell'espressione: operatore < inatteso.Errore nell'espressione: carattere di punteggiatura "{" non riconosciuto. Errore nell'espressione: operatore < inatteso.°Errore nell'espressione: operatore < inatteso.Errore nell'espressione: operatore < inatteso.Errore nell'espressione: carattere di punteggiatura "{" non riconosciuto. / {{{latitudine_d}}}, {{{longitudine_d}}} {{{{{sigla paese}}}}}

Il Museo Diocesano "Giovanni Speciale" di Caltanissetta, allestito nell'ex Seminario Vescovile, è stato aperto al pubblico nel 1983 per volere di mons. Giovanni Speciale (1931-2008) per conservare, valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio storico-artistico, proveniente dalla Cattedrale di Santa Maria la Nova e dal territorio diocesano

Storia

Il Museo è stato dedicato per volontà del vescovo Mario Russotto (n. 1957) alla memoria di mons. Giovanni Speciale, spentosi nell’estate del 2008, ed a Lui intitolato perché è suo il merito di aver promosso la costituzione del primo nucleo della struttura espositiva, di averne curato con straordinaria competenza l'arricchimento e di esserne stato l'anima fin dal 1983, anno della sua fondazione. Come egli soleva raccontare, l'inizio fu occasionale: un giorno, invitato dalla suora sagrestana dell'ospedale Vittorio Emanuele a prendere in custodia "dei vecchi quadri e delle tele arrotolate che giacevano in uno sgabuzzino", perché li salvasse dalla dispersione e dal deterioramento, li portò via e, dopo il restauro, scoprì che erano opere di Fedele da San Biagio e di Felice da Sambuca. A queste si aggiunsero pian piano altri dipinti e sculture, paramenti e arredi sacri.

Il 9 marzo 1987 il vescovo Alfredo Maria Garsia (19282004) aprì la prima sala del Museo: si trattava di un salone con soppalco in struttura metallica collegato con una scala nell'ala nord-est del piano terra del Seminario. Seguirono alcuni lavori di ampliamento iniziati il 5 luglio 1993 per ricavare altre cinque sale espositive, ormai indispensabili per il moltiplicarsi delle opere e per l'adeguamento delle misure di sicurezza. Tra il 1999 e il 2000 furono portati a termine i lavori già avviati e vennero realizzate altre quattro sale espositive, un'ampia sala convegni, un locale segreteria, una sala per l'accoglienza. L'attuale allestimento del Museo, articolato in dieci sale e due gallerie, con accesso dall'ingresso principale del Palazzo Vescovile, è stato inaugurato il 31 gennaio 2007.

Percorso espositivo ed opere

L'itinerario museale si sviluppa in dieci sale e due gallerie espositive, lungo il quale sono presentate opere e suppellettile liturgica, databili dal XIV al XXI secolo, disposti in ordine cronologico e tipologico.

Sala I

Ambito siciliano, Salita di Gesù Cristo al monte Calvario (seconda metà del XVI secolo), olio su tavola

La sala presenta paramenti sacri e suppellettile liturgica, databili al XVI secolo, legate alla celebrazione eucaristica e all'amministrazione dei sacramenti. Tra essi si notano:

  • Pace con Pietà (prima metà del XVI secolo), in rame rivestito di smalti dipinti, realizzata nella bottega limosina di Pénicaud, proveniente dalla Chiesa di San Pietro e Santa Maria Maggiore di Calascibetta: l'iconografia dell'opera è tratta da un disegno di Albert Dürer.

Inoltre, contiene anche alcune interessanti dipinti e sculture, tra le quali si distinguono:

Sala II

Bottega degli Embriachi, Reliquiario a cofanetto (metà del XV secolo), avorio, osso e legno

Nella sala sono custodite opere databili dal XV al XVIII secolo, tra le quali si segnalano:

Sala III

Nella sala sono raccolti pregevoli esempi della scultura siciliana dal XVI al XVIII secolo, tra le quali si notano:

Inoltre, nella sala si possono ammirare:

Sala IV

La sala una accoglie suppelettile liturgica e paramenti sacri databili tra il XVII e il XVIII secolo: tra questi è particolarmente rilevante:

Sala V - Vincenzo Roggeri

La sala, dedicata al pittore nisseno Vincenzo Roggeri (16341713), presenta alcuni sui interessanti dipinti, eseguiti ad olio su tela, databili in prevalenza all'ultimo quarto del XVII secolo, nei quali mostra una forte capacità pittorica, che ha saputo assorbire il verismo caravaggesco e l'uso dei colori del manierismo paladinesco. Tra essi spiccano:

Al centro della sala, inoltre, è collocata entro una macchina processionale del XVIII secolo:

Sala VI - Pittori cappuccini

Felice da Sambuca (attr.), San Francesco d'Assisi rinuncia al sacerdozio (post 1780), olio su tela

La sala è dedicata ai pittori cappuccini siciliani, il cui Ordine è stato sempre molto presente nella storia della Diocesi nissena, in particolare alle figure di Fedele da San Biagio (1717-1801) e Felice da Sambuca (1734-1805),[3] dei quali si conservano di notevole interesse storico-artistico:

Nelle vetrine, inoltre, sono custoditi piviali e pianete realizzati da manifatture nissene tra il XVII e XVIII secolo, e ostensori e calici eseguiti da argentieri siciliani del XVIII secolo.

Galleria di destra

Nel primo corridoio, che unisce e dà accesso alle sale precedenti, sono collocate opere di notevole interesse, fra le quali si distinguono:

Galleria di sinistra

Attraverso un cancello in ferro battuto, si entra nella galleria della seconda ala del Museo, destinata all'esposizione delle opere d'arte moderna e contemporanea (XVIIIXX secolo), accogliendo in particolare i dipinti e le sculture, appartenute a Mons. Speciale, e realizzate principalmente in terracotta e bronzo, tra le quali si notano:

Sala VII - Guglielmo Borremans

La sala è dedicata all'opera di Guglielmo Borremans (1672 ca.-1744), pittore fiammingo, giunto in Sicilia e chiamato a Caltanissetta dal sacerdote e mecenate, Filippo Riccobene, per decorare la Cattedrale di Santa Maria la Nova. Tra i suoi dipinti qui esposti, si segnala:

Inoltre, sono custoditi due dipinti di Luigi Borremans, figlio di Guglielmo, raffiguranti:

Sala VIII

La sala documenta alcuni artisti che operarono a Caltanissetta, quale testimonianza della cultura dell'entroterra siciliano nell'Ottocento. Tra essi emergono:

Sala IX

Ennio Tesei, Pietà (seconda metà del XX secolo), metallo

La sala presenta prevalentemente opere realizzate nel Novecento e acquistate da mons. Giovanni Speciale, collezionista e fondatore del Museo, tra le quali si possono ammirare:

Sala X

Questa sala espone opere del Novecento appartenute a mons. Giovanni Speciale e da lui donate al Museo, tra cui spiccano:

Auditorium

Completa il percorso museale una grande sala convegni, dove alle pareti laterali sono collocate due pregevoli librerie che custodiscono il fondo antico della biblioteca del Seminario Vescovile, con volumi che vanno dal XVI al XIX secolo. Vi si conservano anche alcune opere pittoriche, tra le quali si notano:

Note
  1. Scheda dell'opera nel Catalogo della Fondazione "Federico Zeri" . URL consultato il 27.01.2020
  2. Alcuni studiosi ritengono che questa sia l'opera eseguita da Raffaello - o dal suo allievo Polidoro da Caravaggio - per il Monastero di S. Maria dello Spasimo a Palermo un dipinto raffigurante la Salita al Calvario. Donata al re di Spagna, la tradizione vuole che l'opera, oggi esposta al Prado di Madrid, sia solo una copia e che i frati abbiano messo in sicurezza l'originale nel Convento delle Benedettine a Caltanissetta.
  3. Felice Dell'Utri, Quattro tele di frate Felice da Sambuca nel Museo Diocesano del Seminario di Caltanissetta, in "Exibart", 28.12.2008 su exibart.com, URL consultato il 21.01.2019
Bibliografia
Voci correlate
Collegamenti esterni