Felice da Sambuca
Felice da Sambuca, O.F.M. Cap. Religioso | |
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al secolo Gioacchino Viscosi | |
Felice da Sambuca, Autoritratto (seconda metà del XVIII secolo), olio su tela | |
Età alla morte | 71 anni |
Nascita | Sambuca di Sicilia 17 agosto 1734 |
Morte | Palermo 14 ottobre 1805 |
Sepoltura | Palermo, Chiesa di Santa Maria della Pace |
Appartenenza | Ordine dei Frati Minori Cappuccini |
Professione religiosa | Monte San Giuliano, 17 settembre 1755 |
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Felice da Sambuca, al secolo Gioacchino Viscosi (Sambuca di Sicilia, 17 agosto 1734 ; † Palermo, 14 ottobre 1805) è stato un religioso e pittore italiano.
Biografia
Felice da Sambuca nacque a Sambuca di Sicilia (Agrigento) il 13 agosto 1754, da Antonino Viscosi e Laura Gullotta, sesto figlio della coppia.
Nel 1754, all'età di ventuno anni, entrò nel convento dei cappuccini di Monte San Giuliano (oggi Erice), dove il 17 settembre 1755 fece professione religiosa e indossò il saio francescano con il nome di Felice da Sambuca. Di lui, oltre alle innumerevoli opere, si conservano due ritratti; uno è nel convento dei cappuccini di Palermo e l'altro nella città natale.
Formazione e prime opere
In mancanza di documenti storici sul suo tirocinio artistico, secondo alcuni studiosi - quali Gambino, Risolvente e Giuliana Alajmo - ebbe una prima formazione a Sciacca, presso la scuola del pittore Francesco Aversa e, in seguito, trascorse un breve periodo a Palermo presso la bottega di Olivio Sozzi (1690 - 1765), dove entrò in contatto con Vito D'Anna, Mariano Rossi, Gaspare Serenario e Gioacchino Martorana. Mentre, secondo altri, è più probabile - come ha proposto lo storico Citti Siracusano - che intorno al 1751, sia stato discepolo del confratello Fedele da San Biagio (1717 - 1801), pittore siciliano e interprete misurato della corrente erudita legata alla maniera e allo stile di Sebastiano Conca, dal cui linguaggio rigoroso e severo si distaccò ben presto per realizzare una propria cifra, d'intensa emotività spirituale e caratterizzata spesso da toni espressionistici e caricaturali, che rende facilmente riconoscibili le sue numerose opere. Elementi di pittura popolaresca si armonizzano con un fondo di classicismo, quasi raffaellesco, in una sintesi originale che, dietro l'apparente spontaneità, nasconde un'insolita intelligenza interpretativa. Le sue scelte stilistiche sono dettate più dall'adesione alla spiritualità dei cappuccini, che dall'influenza dei modelli artistici dominanti, anche in seno all'Ordine. Felice, infatti, esce dal gruppo dei frati-pittori siciliani (Feliciano da Messina, Domenico da Palermo, Umile da Messina e Fedele da San Biagio), tutti di orientamento classicista.
A Sambuca, suo paese natale, realizzò le sue prime opere, tra cui un dipinto murale ad affresco con il Transito di san Giuseppe (oggi in parte andato parzialmente disperso) e alcuni dipinti su tela con Orazione di Gesù Cristo nell'orto di Gethsemani ed Evangelisti, eseguiti nel 1760 per il convento dei cappuccini; inoltre, eseguì alcuni cicli di dipinti murali ad affresco per le chiese di Santa Caterina d'Alessandria, di San Calogero, di San Giuseppe, del collegio di Maria e dell'orfanotrofio.
Periodo romano
Nel 1768 venne inviato a Roma dai superiori dell'Ordine in occasione della beatificazione del frate cappuccino siciliano Bernardo da Corleone (1605 - 1667). Durante questo periodo eseguì un grande dipinto su tela con il San Bernardo da Corleone in gloria e cinque tondi ad olio con Fatti e virtù del santo, che sono andati dispersi. Mentre, attualmente, si conservano nella Chiesa di Santa Maria Immacolata tre sui dipinti, olio su tela, che raffigurano:
- Madonna con Gesù Bambino appare a san Bernardo da Corleone:[1] opera rivela un'insolita attenzione veristica al particolare e mostra una scena immersa in una profonda spiritualità.
- Coppia di dipinti con Morte del giusto (detto anche Buona morte) e Morte del peccatore (o Cattiva morte): le due opere presentano soggetti devozionali dall'evidente contenuto didascalico e didattico molto richiesti dalla committenza religiosa e più volte riproposti dall'artista, i cui bozzetti sono attualmente conservati nel convento dei cappuccini di Caltanissetta.
Nei dipinti per Santa Maria Immacolata si ravvisano i valori luministici di Guido Reni, Domenichino e Giovanni Lanfranco, presenti con opere importanti nella stessa chiesa. Ma è, soprattutto, la lezione di Gaspare Traversi, protetto di Raffaello Rossi, generale dell'Ordine francescano in Roma, a rafforzare la sua inclinazione verso la pittura di genere, fortemente legata al mondo della commedia popolare e dell'opera buffa. Nella pittura di Felice, però, l'espressionismo di Traversi è liberato della sua incisiva satira sociale per addossarsi i caratteri di un linguaggio umile, più accessibile al popolo che ne era il principale destinatario.
Nell'Istituto Storico dei Frati Cappuccini di Roma sono custoditi, inoltre, quattro bozzetti con le Storie della vita di san Lorenzo da Brindisi, attribuiti a Felice da Sambuca, nei quali si avverte, più che l'influenza di Giovanni Lanfranco e di Guido Reni, la conoscenza delle opere di Gaspare Traversi, accentuando nelle sue opere l'inclinazione verso alcune caratteristiche della pittura di genere, fortemente legati al mondo della commedia popolare e dell'opera buffa. Si datano fra il 1770 e il 1771 i dipinti, olio su tela, per la cappella di san Bernardo nella chiesa dei cappuccini di Burgio (Agrigento) e la pala d'altare nella Chiesa di Santa Maria della Bagnara a Castronovo di Sicilia (Palermo).
Periodo toscano
Nel 1777, Felice da Sambuca, grazie all'appoggio di Luigi Sibaldi, segretario e custode generale dell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini in Roma, fu trasferito nel convento di Torricchio, frazione di Uzzano (Pistoia) dove rimase per quasi un anno e dove lavorando con grande alacrità, eseguì molti di dipinti per le chiese e conventi della Toscana. In particolare, per la Chiesa di San Pietro Apostolo a Buggiano, comunemente nota come Santuario del Santissimo Crocifisso, eseguì i dipinti, olio su tela, raffiguranti:
- Quo vadis Domine,
- Guarigione del paralitico,
- San Pietro liberato dal carcere,
- San Pietro e la caduta di Simon Mago,
- Miracolo di san Francesco di Paola.
Inoltre, per questa fase si ricordano i dipinti, olio su tela, realizzati nello stesso convento di Torricchio, raffiguranti:
- Madonna con Gesù Bambino in trono tra san Bernardo da Corleone e san Felice da Cantalice,
- Martirio di san Fedele da Sigmaringen e di san Giuseppe da Leonessa,
- Incoronazione di spine,
- Madonna addolorata.
Nella fase toscana, si notano anche i dipinti, olio su tela, attualmente collocati nel Seminario vescovile di Pistoia, ma provenienti dal convento dei cappuccini della stessa città, che presentano:
Infine, sempre nel territorio pistoiese, gli viene attribuita la pala d'altare della Chiesa di San Bartolomeo a Collodi, frazione di Pescia, raffigurante:
- Madonna con Gesù Bambino in gloria tra angeli con sant'Agata, san Girolamo e le anime del Purgatorio (1777-1778), olio su tela.
Le opere di questa fase, d'impostazione piuttosto tradizionale, ma ricche di elementi ambientali e teatrali di tipo popolare, sono pregevoli dipinti per la loro singolare vivacità narrativa ed espressiva, lontana dalla contemporanea pittura toscana, ma più vicina ai modi di Giovanni Battista Crespi e presentano molte relazioni stilistiche ed espressive con l'enfasi caricaturale di Stefano da Carpi (1710 - 1796), frate cappuccino emiliano, a conferma di un programma iconografico e didascalico comune all'Ordine, che aveva come obiettivo di tradurre in un linguaggio didattico ed esplicito, comprensibile a tutti, i temi devozionali e religiosi.
Ritorno in Sicilia
Dopo il suo ritorno in Sicilia, Felice da Sambuca continuò a lavorare alacremente per chiese e conventi di tutta l'isola, dedicandosi in prevalenza a quelli dell'[[Ordine dei Cappuccini, ma lavorando anche per gli altri. La sua lunga e vasta della produzione siciliana è dovuta soprattutto alla rapidità di esecuzione e alla tendenza alla ripetitività dei soggetti sacri - esortata dai committenti - che lui riproponeva più volte, anche se con alcune varianti.
Fra i dipinti più significativi e pregevoli si ricordano i seguenti:
- nel Convento dei Cappuccini di Sciacca (Agrigento):
- Davide
- Geremia
- Gesù Bambino
- Gesù Bambino appoggiato alla croce
- Gesù Bambino e il san Bernardo da Corleone
- Madonna di Loreto
- Madonna addolorata
- Madonna dei miracoli
- Madonna vigila Gesù Bambino dormiente (detto anche Veglia materna)
- Storie della passione di Gesù Cristo
- Santa Maria Maddalena
- nella chiesa cappuccina di Menfi (Agrigento), Lavanda dei piedi
- nella Chiesa dei Cappuccini di Caltabellotta (Agrigento), pala d'altare con Madonna con Gesù Bambino e santi e frati cappuccini in adorazione (seconda metà del XVIII secolo);
- nella chiesa delle benedettine di Naro (Agrigento), attualmente conservati nella Biblioteca Feliciana:
- San Gregorio Magno
- Guarigione di Tobia
- Madonna delle rose
- per la Chiesa di Santa Maria La Nuova a Licata (Agrigento):
- per la chiesa dei cappuccini a Licata (Agrigento), ora custodita nel Palazzo di Città, Madonna con Bambino Gesù e santi cappuccini.
- per la Chiesa di San Clemente (detta anche Sant'Annedda) a Salemi (Trapani), dove realizzò il ciclo di dipinti, olio su tela, con Storie della vita di Gesù Cristo, tra i quali si notano:
- Natività di Gesù;
- Adorazione dei Magi;
- Fuga in Egitto;
- Battesimo di Gesù Cristo.
- per la Chiesa dell'Immacolata Concezione sempre a Salemi (Trapani), dove eseguì alcuni interessanti dipinti che presentano:
- Lavanda dei piedi;
- Flagellazione di Gesù Cristo;
- Crocifissione di Gesù Cristo.
- per la Chiesa di San Francesco d'Assisi a San Cataldo (Caltanissetta) eseguì un dipinto sali-scendi, inserito nella mostra lignea dell'altare maggiore, raffigurante:
Una delle opere più impegnative e di maggiore interesse dell'artista è costituito dal ciclo di cinque dipinti, olio su tela, con Storie della vita di san Benedetto da Norcia, eseguiti intorno al 1780 per la Chiesa di San Benedetto di Partanna (Trapani), raffiguranti:
- San Benedetto da Norcia libera un indemoniato,
- San Benedetto da Norcia resuscita il figlio di un contadino,
- Apparizione e miracolo di san Benedetto da Norcia,
- San Benedetto da Norcia presenta la Regola,
- San Benedetto da Norcia, santa Scolastica e san Mauro.
Alcune opere furono realizzate dal pittore a Caltanissetta, molto probabilmente durante un suo soggiorno presso il Convento dei Cappuccini in contrada Pigni, oggi conservate al Museo Diocesano "Giovanni Speciale":[3]
- per la Chiesa di Santa Maria Assunta, annessa al convento, per il quale eseguì alcune pale, di grande intensità spirituale, che raffigurano:
- per l'Abbazia di Santo Spirito nella quale dipinse la pala che presenta:
- per la Cappella della Casa del Clero "S.Giuseppe" di Santo Spirito nella quale realizzò il dipinto raffigurante:
- Madonna vigila Gesù Bambino dormiente (detto anche Veglia materna).
Nelle opere nissene sopradescritte e in genere in tutti i suoi dipinti a soggetto sacro, l'artista mostra di essere sia ancorato schemi e canoni tradizionali dettati dalla Controriforma, sia influenzato dai toni solenni e convenzionali della pittura settecentesca d'impianto classicistico e accademico.
Nell'isola, eseguì ancora alcuni interessanti dipinti:
- nella Chiesa di San'Anna, annessa al convento dei cappuccini di Alcamo (Trapani), dove fu attivo tra il 1785 e il 1786:
- Sacro Cuore di Gesù,
- Santa Chiara d'Assisi e santi,
- San Francesco di Paola sorretto dagli angeli,
- Santi cappuccini,
- Morte del giusto (o Buona morte)
- Morte del peccatore (o Cattiva morte)
- nella Chiesa di San Martino Vescovo di Corleone (Palermo),
- ciclo di dipinti con Storie della vita del san Bernardo da Corleone (1787)
- San Leoluca difende la città di Corleone
- Sacra Famiglia con san Leoluca e altri santi
- nella Chiesa di Santa Maria Maddalena di Ciminna (Palermo), ciclo di dipinti con Storie della vita di san Benedetto da Norcia.
- per il convento dei cappuccini, annesso al Santuario di Maria Santissima di Gibilmanna a Cefalù (Palermo) eseguì il dipinto raffigurante:
- Gesù Cristo e Maria Vergine accolgono il peccatore pentito.
Ultimi anni
Fra le ultime sue opere vanno menzionate le grandi pale della Chiesa di Maria SS. Addolorata di Marsala (Trapani), datate 1790, raffiguranti:
- Sacro Cuore di Gesù con san Francesco d'Assisi e san Filippo Neri;
- San Filippo Benizi e santa Giuliana Falconieri;
- San Raffaele arcangelo e Tobia ritornano a casa di Tobi.
Felice da Sambuca trascorse gli ultimi anni della sua vita nel convento dei cappuccini di Palermo, dove nell'anno 1800 dipinse alcune pale per gli altari laterali della Chiesa di San Francesco a Naro (Agrigento):[9]
- Allegoria della Fede con san Bartolomeo e san Lorenzo;[10]
- Gesù Cristo redentore appare a san Calogero;[11]
- San Francesco d'Assisi riceve dalla Madonna l'indulgenza della Porziuncola (detto anche Perdono d'Assisi);[12]
- Gesù Bambino appare sant'Antonio di Padova e angeli;[13]
- San Francesco d'Assisi riceve le stimmate;
- Morte del giusto (o Buona morte);
- Morte del peccatore (o Cattiva morte).
Il pittore morì il 14 ottobre 1805 nel convento dei cappuccini di Palermo, dove nell'annessa Chiesa di Santa Maria della Pace si conservano alcuni suoi dipinti, tra i quali vanno menzionati:
- Salvator Mundi,
- Sant'Antonio da Padova,
- Madonna della Misericordia,
- Beato Bernardo da Offida,
- Ritratto di Lorenzo Acquaviva, arcivescovo di Napoli
Dopo alcuni anni dalla morte, il 29 marzo 1817, su richiesta di Lorenzo di Palermo, vicario provinciale e alla presenza di altri prelati, le spoglie del pittore furono traslate e collocate a destra dell'altare maggiore nella Chiesa di Santa Maria della Pace a Palermo, dove attualmente sono custodite.
Cronologia delle opere
Selezione di dipinti di Felice da Sambuca | |||||||||||
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Immagine | Oggetto | Oggetto d'insieme |
Soggetto | Titolo | Materia e tecnica |
Dimensioni cm |
Datazione | Collocazione | Località | Stato | Attribuzione e note |
Dipinto | Madonna con Gesù Bambino appare a san Bernardo da Corleone | olio su tela | 400 x 250 | 1768 | Chiesa di Santa Maria Immacolata in Via Veneto | Roma | Italia | Bibliografia, datata e firmata | |||
Dipinto | Storie di san Pietro apostolo | Quo vadis Domine? | olio su tela | 1777 | Chiesa di San Pietro Apostolo | Buggiano (Pistoia) | Italia | Bibliografia | |||
Dipinto | Storie di san Pietro apostolo | San Pietro liberato dal carcere | olio su tela | 1777 | Chiesa di San Pietro Apostolo | Buggiano (Pistoia) | Italia | Bibliografia | |||
Dipinto | Storie di san Pietro apostolo | Guarigione del paralitico | olio su tela | 1777 | Chiesa di San Pietro Apostolo | Buggiano (Pistoia) | Italia | Bibliografia | |||
dipinto | Storie di san Pietro apostolo | San Pietro e la caduta di Simon Mago | olio su tela | 1777 | Chiesa di San Pietro Apostolo | Buggiano (Pistoia) | Italia | Bibliografia | |||
Dipinto | Miracolo di san Francesco di Paola | olio su tela | 1777 | Chiesa di San Pietro Apostolo | Buggiano (Pistoia) | Italia | Bibliografia | ||||
Pala d'altare | Madonna con Gesù Bambino in gloria tra angeli con sant'Agata, san Girolamo e le anime del Purgatorio | olio su tela | 1777-1778 | Chiesa di San Bartolomeo | Collodi (Pistoia) | Italia | Bibliografia, attribuita | ||||
Pala d'altare | Madonna con Gesù Bambino tra santi cappuccini | olio su tela | 308 x 187 | 1780, post | Museo Diocesano "Giovanni Speciale" | Caltanissetta | Italia | Bibliografia, attribuito | |||
Pala d'altare | San Francesco d'Assisi rinuncia al sacerdozio | olio su tela | 280 x 170 | 1780, post | Museo Diocesano "Giovanni Speciale" | Caltanissetta | Italia | Bibliografia, attribuito | |||
Pala d'altare | Madonna con Gesù Bambino e san Bernardo da Corleone | olio su tela | 180 x 140 | 1780, post | Museo Diocesano "Giovanni Speciale" | Caltanissetta | Italia | Bibliografia, attribuita | |||
Dipinto | Martirio di santa Flavia Domitilla | olio su tela | 250 x 125 | 1780, post | Museo Diocesano "Giovanni Speciale" | Caltanissetta | Italia | Bibliografia | |||
Dipinto | Sacro Cuore di Gesù Cristo in gloria tra angeli e santi | olio su tela | 500 x 288 | 1780, post | Chiesa di Santa Maria La Nuova | Licata (Agrigento) | Italia | Bibliografia | |||
Dipinto | Storie della vita di Gesù Cristo | Natività di Gesù | olio su tela | 1780, post | Chiesa San Clemente | Salemi (Trapani) | Italia | Bibliografia | |||
Dipinto | Storie della vita di Gesù Cristo | Adorazione dei Magi | olio su tela | 1780, post | Chiesa San Clemente | Salemi (Trapani) | Italia | Bibliografia | |||
Dipinto | Storie della vita di Gesù Cristo | Battesimo di Gesù Cristo | olio su tela | 1780, post | Chiesa San Clemente | Salemi (Trapani) | Italia | Bibliografia | |||
Dipinto | Gesù Cristo e Maria Vergine accolgono il peccatore pentito | olio su tela | 1780, post | Santuario di Maria Santissima di Gibilmanna | Cefalù (Palermo) | Italia | Bibliografia | ||||
Dipinto | Natività di Gesù con i santi Gioacchino e Anna | olio su tela | 1785-1786 | Chiesa di Sant'Anna | Alcamo (Trapani) | Italia | Bibliografia | ||||
Dipinto | Sacra Famiglia con san Bernardo da Corleone e santa Rosalia | olio su tela | 1785-1786 | Chiesa di Sant'Anna | Alcamo (Trapani) | Italia | Bibliografia | ||||
Dipinto | Madonna veglia Gesù Bambino dormiente | Veglia materna | olio su tela | 1785-1786 | Chiesa di Sant'Anna, sacrestia | Alcamo (Trapani) | Italia | Bibliografia | |||
Dipinto | Ritrovamento dell'immagine della Madonna dei Miracoli | olio su tela | 1785-1786 | Chiesa di Sant'Anna, sacrestia | Alcamo (Trapani) | Italia | Bibliografia | ||||
Dipinto | Immacolata Concezione | olio su tela | 1785-1786 | Santuario Maria Santissima dei Miracoli | Alcamo (Trapani) | Italia | Bibliografia | ||||
Dipinto | Storie della vita di san Bernardo da Corleone | San Bernardo da Corleone riceve la comunione da Gesù Cristo | olio su tela | 1787 | Chiesa di San Martino Vescovo | Corleone (Palermo) | Italia | Bibliografia | |||
Pala d'altare | San Filippo Benizi e santa Giuliana Falconieri | olio su tela | 1790 | Chiesa di Maria SS. Addolorata | Marsala (Trapani) | Italia | Bibliografia, datata | ||||
Pala d'altare | San Raffaele arcangelo e Tobia ritornano a casa di Tobi | olio su tela | 1790 | Chiesa di Maria SS. Addolorata | Marsala (Trapani) | Italia | Bibliografia, datata | ||||
Pala d'altare | Sacro Cuore di Gesù con san Francesco d'Assisi e san Filippo Neri | olio su tela | 1790 | Chiesa di Maria SS. Addolorata | Marsala (Trapani) | Italia | Bibliografia, datata | ||||
Pala d'altare | Allegoria della Fede con san Bartolomeo e san Lorenzo | olio su tela | 330 x 210 | 1800 | Chiesa di San Francesco | Naro (Agrigento) | Italia | Bibliografia | |||
Pala d'altare | Gesù Cristo redentore appare a san Calogero | olio su tela | 330 x 210 | 1800 | Chiesa di San Francesco | Naro (Agrigento) | Italia | Bibliografia | |||
Pala d'altare | San Francesco d'Assisi riceve dalla Madonna l'indulgenza della Porziuncola | Perdono d'Assisi | olio su tela | 330 x 210 | 1800 | Chiesa di San Francesco | Naro (Agrigento) | Italia | Bibliografia | ||
Pala d'altare | Gesù Bambino appare sant'Antonio di Padova e angeli | olio su tela | 330 x 210 | 1800 | Chiesa di San Francesco | Naro (Agrigento) | Italia | Bibliografia |
Note | |
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Bibliografia | |
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Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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