Abito talare

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Il cardinale Joseph Ratzinger (in talare nera con cintura rosso porpora), accompagnato da alcuni presbiteri (in talare nera) e vescovi (in talare nera con cintura viola).

L'abito talare (o veste talare, o più semplicemente, la talare) è la tipica veste ecclesiastica del clero cattolico romano e ambrosiano. A seconda della circostanza in cui viene indossata, ad essa si possono aggiungere altri accessori che completano l'abito cosiddetto piano fortemente voluto da papa Pio IX che sostituì, per quasi un secolo, l'abito corto (in curtis) che veniva abitualmente usato fuori delle cerimonie liturgiche e nelle occasioni di circostanza.

La parola talare deriva dalla parola latina talus, tallone. La talare, infatti, prende origine dalla veste dei sacerdoti ebraici che giungeva fino al tallone. Tale veste divenne, poi, tipica anche dei primi sacerdoti cristiani.

Si abbina in genere ad una cintura portata alla vita, del colore corrispondente alla dignità ecclesiastica. Il Papa, i cardinali e i vescovi sovrappongono poi una mantellina, detta pellegrina, molto simile alla mozzetta, da cui si distingue per essere aperta sul davanti anziché chiusa da bottoni.

La veste talare viene anche chiamata con termini impropri, ma in ogni caso non preferibili all'altro, "tonaca" e "sottana".

Tipologie

Presbitero con indosso l'abito talare semplice con la fascia in vita

Esistono varie tipologie di veste talare:

  • Talare romana: ha maniche lunghe, è stretta fino alla vita come una giacca, prosegue fino a terra svasata e più ampia; il tutto chiuso da una striscia di trentatré bottoni sulla parte anteriore[1], che va dal collo al fondo; inoltre ha dei manicotti in fondo alle maniche che possono avere altri cinque bottoni.
  • Talare ambrosiana, usata dei presbiteri del clero ambrosiano: ha solo cinque bottoni nella parte frontale superiore ed è chiusa da una fascia.
  • Talare bresciana, usata dai sacerdoti della Diocesi di Brescia: è simile alla romana, ma è più larga in vita; non ha i manicotti, ma dei bottoni sull'estremità della manica; è chiusa da cima a fondo con dei bottoni, dai quali però solo il primo è visibile, mentre gli altri sono nascosti sotto una finta.

Colore e forma

La talare può essere di vari colori secondo il ministero ecclesiale svolto:

Tutti questi prelati, eccettuato il Prelato d'onore di Sua Santità, possono aggiungere il ferraiolone di colore paonazzo in occasioni civili di particolare solennità. Tali Prelati indossano la talare di colore paonazzo con filettatura e bottoni cremisi. Viene poi aggiunto il rocchetto, ma non dai Protonotari Apostolici soprannumerari e dai Prelati d'onore di Sua Santità che indossano la cotta.
La mantelletta paonazza e la berretta nera con fiocco rosso non possono invece essere indossate dai Vescovi, dai Protonotari Apostolici soprannumerari e dai Prelati d'onore di Sua Santità.
I Vescovi aggiungono invece la mozzetta paonazza, la croce pettorale sostenuta da un cordoncino verde/oro e la berretta di colore paonazzo (abito corale).
  • Nera con profili rosso ponsò per i Cardinali; ad essa può essere aggiunto il ferraiolone di colore rosso marezzato, in occasioni civili di particolare solennità (abito piano).
  • Tutta di colore rosso ponsò per i Cardinali (porpora cardinalizia) in occasione di alcune funzioni liturgiche. Ad essa vengono aggiunte il rocchetto, la mozzetta di colore rosso ponsò, la croce pettorale sostenuta da un cordoncino rosso/oro, e la berretta sempre di colore rosso.
  • Bianca per il Papa.
Il colore bianco può essere utilizzato anche dai sacerdoti in missione o in paesi caldi, a patto che profilatura e bottoni siano del grado corrispondente (ad esempio, un semplice sacerdote può indossarlo bianco ma con filettatura e bottoni neri).
Note
  1. Il numero di trentatré bottoni richiama gli anni della vita di Gesù Cristo, secondo la simbologia dei sacerdoti Sulpiziani del Seicento francese, che abbinava alla passione di Cristo anche i bottoni dei manicotti e della abbottonatura al collo.
Voci correlate
Collegamenti esterni