Antonio Santacroce

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Antonio Santacroce
Cardinale
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Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte 42 anni
Nascita Roma
1º agosto 1599
Morte Roma
25 novembre 1641
Sepoltura Chiesa di Santa Maria in Publicolis
Conversione
Appartenenza
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Nominato arcivescovo 1º marzo 1627 da papa Urbano VIII
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Consacrazione vescovile 21 marzo 1627 dal card. Tiberio Muti
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Incarichi ricoperti
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Proclamazioni
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Eventi
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Incoronazione
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Onorificenze
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Collegamenti esterni
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Invito all'ascolto
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Antonio Santacroce (Roma, 1º agosto 1599; † Roma, 25 novembre 1641) è stato un cardinale e arcivescovo italiano.

Cenni biografici

Nato a Roma. Figlio di Marcello Santacroce, dei marchesi di Pietraforte, e di Porzia, dei marchesi del Drago. Nipote del cardinale Prospero Santacroce (1565). Zio del cardinale Marcello Santacroce (1652) e prozio del cardinale Andrea Santacroce (1699). Il suo cognome è anche elencato come Santacroce Pubblicola.

Formazione e attività prelatizia

Ha conseguito il dottorato in giurisprudenza a Roma.

Prelato pontificio. Protonotario apostolico participantium, 24 marzo 1621. Vice-legato a Viterbo dal 1622 all'ottobre 1625. Referendario dei Tribunali della Segnatura Apostolica di Giustizia e di Grazia nel 1622. Governatore delle province di Campagna e Marittima dal 20 febbraio al dicembre 1625. Accompagnò il cardinale Francesco Barberini, legato a latere in Francia, nel 1625.

Ordini sacri: nessuna informazione trovata.

Episcopato

Eletto arcivescovo titolare di Seleucia, con dispensa per non aver ancora raggiunto l'età canonica di 30 anni per l'episcopato, il 1° marzo 1627. Consacrato il 21 marzo 1627, nella chiesa di Sant'Andrea della Valle di Roma, dal cardinale Tiberio Muti, assistito da Erasmo Paravicini, vescovo di Alessandria, e da Francesco Cavalieri, vescovo di Sulmona. Nunzio apostolico in Polonia, 16 aprile 1627.

Cardinalato

Creato cardinale presbitero nel concistoro del 19 novembre 1629; ricevette la berretta rossa e il titolo di Ss. Nereo ed Achilleo, il 12 agosto 1630. Legato a Bologna dal 24 giugno 1631 al maggio 1634. Trasferito alla sede metropolitana di Chieti il 10 marzo 1631. Trasferito alla sede metropolitana di Urbino il 9 giugno 1636. Si dimise dal governo dell'arcidiocesi nel 1639.

Morte

Morto il 25 novembre 1641, verso le 13, di tubercolosi, nel suo palazzo romano. Sepolto nella Chiesa di Santa Maria in Publicolis, Roma.

Genealogia episcopale

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce genealogia episcopale

Successione degli incarichi

Predecessore: Arcivescovo titolare di Seleucia di Isauria Successore: Archbishop CoA PioM.svg
Guillaume Du Nozet 1º marzo 1627 - 19 novembre 1629 Girolamo Grimaldi-Cavalleroni I
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Guillaume Du Nozet {{{data}}} Girolamo Grimaldi-Cavalleroni
Predecessore: Nunzio apostolico in Polonia Successore: Emblem Holy See.svg
Giovanni Battista Lancellotti 16 aprile 1627 - 15 giugno 1630 Onorato Visconti I
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Giovanni Battista Lancellotti {{{data}}} Onorato Visconti
Predecessore: Cardinale presbitero dei Santi Nereo e Achilleo Successore: CardinalCoA PioM.svg
Pier Paolo Crescenzi 12 agosto 1630 - 25 novembre 1641 Marcantonio Bragadin I
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Pier Paolo Crescenzi {{{data}}} Marcantonio Bragadin
Predecessore: Arcivescovo metropolita di Chieti Successore: ArchbishopPallium PioM.svg
Marsilio Peruzzi 10 marzo 1631 - 9 giugno 1636 Stefano Sauli I
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con
Marsilio Peruzzi {{{data}}} Stefano Sauli
Predecessore: Legato apostolico di Bologna Successore: Emblem Holy See.svg
Bernardino Spada 24 giugno 1631 - 15 maggio 1635 Benedetto Ubaldi I
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con
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Bernardino Spada {{{data}}} Benedetto Ubaldi
Predecessore: Arcivescovo metropolita di Urbino Successore: ArchbishopPallium PioM.svg
Paolo Emilio Santorio 9 giugno 1636 - 1º gennaio 1639 Francesco Vitelli I
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Paolo Emilio Santorio {{{data}}} Francesco Vitelli
Voci correlate
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