Arcidiocesi di Chieti-Vasto
Arcidiocesi di Chieti-Vasto Archidioecesis Theatina-Vastensis Chiesa latina | |
arcivescovo metropolita | Bruno Forte |
---|---|
Sede | Chieti |
Regione ecclesiastica Abruzzo-Molise | |
Mappa della diocesi | |
Nazione | Italia |
diocesi suffraganee | |
Lanciano-Ortona | |
Vicario | Cassio Menna |
Parrocchie | 148 (10 vicariati ) |
Sacerdoti |
218 di cui 136 secolari e 82 regolari 1.411 battezzati per sacerdote |
95 religiosi 302 religiose 21 diaconi | |
333.454 abitanti in 2.539 km² 307.779 battezzati (92,3% del totale) | |
Eretta | VI secolo |
Indirizzo | |
Piazza G.G. Valignani, 4 - 66100 Chieti | |
Collegamenti esterni | |
Sito ufficiale Dati online 2017 (gc ch) Dati dal sito web della CEI | |
Collegamenti interni | |
Chiesa cattolica in Italia Tutte le diocesi della Chiesa cattolica |
L'arcidiocesi di Chieti-Vasto (in latino Archidioecesis Theatina-Vastensis) è una sede metropolitana della Chiesa cattolica appartenente alla regione ecclesiastica Abruzzo-Molise. Nel 2016 contava 307.779 battezzati su 333.454 abitanti. È attualmente retta dall'arcivescovo Bruno Forte.
Ne sono patroni san Giustino (per Chieti) e san Michele arcangelo (per Vasto): la Beata Vergine dei Miracoli, venerata nel santuario di Casalbordino, ne è la compatrona.
Territorio
Il territorio dell'arcidiocesi è formato da 144 parrocchie che coprono 92 comuni abruzzesi, 79 in provincia di Chieti e 13 in provincia di Pescara.
Sede arcivescovile è la città di Chieti, dove si trova la Cattedrale, in origine dedicata a san Tommaso apostolo. Venne riconsacrata e intitolata a san Giustino dal vescovo Attone I, il 5 novembre 1069, e si trova in piazza Vittorio Emanuele II. A Vasto ha sede la concattedrale di san Giuseppe.
Le parrocchie sono raggruppate in dieci zone pastorali o foranie: Atessa, Casoli, Chieti, Chieti Scalo, Fossacesia-Casalbordino, Francavilla al Mare, Gissi, Guardiagrele, Scafa e Vasto.
Storia
Il cristianesimo giunse in queste terre molto presto, probabilmente fin dall'età apostolica, ma l'esistenza nel territorio di una struttura ecclesiale ben definita è attestata dai documenti solo a partire dal pontificato di papa Gelasio I (492 - 496): la tradizione che attribuisce al santo vescovo Giustino (III-IV secolo) la fondazione della diocesi, pur suffragata dal fatto che egli titolare della chiesa cattedrale almeno sin dal IX secolo, è attestata solo da documenti piuttosto tardi (XV secolo).
Il medioevo
Tra i vescovi più antichi, quelli di cui ci giungano testimonianze sono Quinto, che intervenne ad un sinodo celebrato a Roma nel 499, e Barbato, menzionato in un'epistola di Gregorio Magno del 594: nessun altro fino al IX secolo, quando sono documentati Teodorico I, che nell'840 celebrò un sinodo per richiamare i canonici all'osservanza della vita comune e fece edificare per loro un capitolo (intitolato a San Tommaso) presso la cattedrale, e Lupo I, che nell'844 presenziò all'incoronazione di Ludovico II fatta da papa Sergio II.
Nel IX secolo il vescovo di Chieti iniziò ad estendere la sua autorità anche alle altre grandi città del territorio (Ortona, Vasto) e a tutto l'Abruzzo sud-orientale, ma dovette scontrarsi con il potere delle grandi abbazie dell'Italia centro-meridionale (innanzitutto Montecassino) che possedevano in zona diversi feudi esenti dalla giurisdizione episcopale. Tra il XII ed il XIV secolo, attraverso le donazioni di vari terreni e feudi, all'ufficio di vescovo di Chieti si legarono anche i titoli di barone di Villamagna, Orni, Forcabobolina e Astignano e, più tardi, anche quello di conte di Chieti.
A partire dal XIII secolo penetrarono nella diocesi i grandi ordini mendicanti e, parallelamente, si sviluppò un notevole movimento eremitico il cui più celebre esponente fu Pietro dal Morrone (il futuro papa Celestino V) che a Roccamorice nel 1254 fondò l'eremo di Santo Spirito, primo nucleo della congregazione dei monaci Celestini.
L'età moderna
Nel corso dei secoli successivi la sede episcopale di Chieti raggiunse un certo prestigio e cominciò ad essere contesa dalle maggiori famiglie del Regno di Napoli. Nel 1505 Giampietro Carafa (poi papa con il nome di Paolo IV) ottenne grazie allo zio Oliviero il governo della diocesi: quando fondò con Gaetano di Thiene l'ordine dei Chierici Regolari, diede loro il nome di Teatini dal nome latino della sua diocesi; anche i fondatori di altri due dei nuovi Ordini della Controriforma, Francesco Caracciolo dei Chierici Regolari Minori e Camillo de Lellis dei Ministri degli Infermi, erano originari della diocesi (rispettivamente di Villa Santa Maria e Bucchianico).
Agli inizi del XVI secolo Chieti perse il territorio della neo-costituita diocesi di Lanciano (27 aprile 1515) ma, con la bolla Super universas (1º luglio 1526) di papa Clemente VII, fu elevata al rango di arcidiocesi metropolitana e le furono assegnate come suffraganee Penne, Atri e la stessa Lanciano. Chieti perse però rapidamente tutte le diocesi suffraganee: prima Penne e Atri, restituite alla soggezione immediata da papa Paolo III con la bolla Inter cetera (18 luglio 1539), quindi Lanciano, elevata ad arcidiocesi da Pio IV nel 1562; Pio V ripristinò allora la diocesi di Ortona (20 ottobre 1570) e la dichiarò soggetta a Chieti, come anche, in seguito, quella di Campli (12 maggio 1600).
Gli ultimi secoli
Con la riforma delle circoscrizioni ecclesiastiche operata da papa Pio VII (27 giugno 1818), la diocesi di Ortona venne unita a quella di Lanciano, quella di Campli venne soppressa e Chieti tornò a rimanere priva di suffraganee. Per porre rimedio alla questione, ad istanza di Ferdinando II e del marchese del Vasto Alfonso d'Avalos, Pio IX, con il decreto Adeo late diocesanum Teatini (20 maggio 1853), dismembrò dall'arcidiocesi di Chieti la città di Vasto ed il suo distretto, l'eresse in vescovato ed eresse la collegiata di San Giuseppe in cattedrale: la nuova diocesi venne affidata in regime di amministrazione perpetua all'arcivescovo di Chieti. Per gli uffici della curia ed il seminario, venne recuperato l'antico collegio dei Chierici Regolari della Madre di Dio.
Con l'erezione dell'arcidiocesi di Pescara-Penne (1º luglio 1949), la diocesi perse il territorio di alcune parrocchie situate sulla riva destra del fiume Aterno, che segnava l'antico confine con la vecchia diocesi di Penne.
Con il decreto Fructuosae ecclesiae del 2 marzo 1982, papa Giovanni Paolo II tornò ad assegnare alla Chiesa metropolitana di Chieti come suffraganee Lanciano (che mantenne comunque la dignità arcivescovile) e Ortona (unita però a Lanciano). Il 24 agosto 1982, con bolla del prefetto della Congregazione per i Vescovi, il cardinale Sebastiano Baggio, la circoscrizione ecclesiastica di Vasto cessava di essere in regime di amministrazione perpetua unita alla diocesi di Chieti, per essere costituita come diocesi autonoma (Vincenzo Fagiolo, il vescovo dell'epoca, assunse così il titolo di arcivescovo di Chieti e Vasto).
Infine, il cardinale Bernardin Gantin, con il decreto Theatinae et Vastensis de plena diocesium unione del 30 settembre 1986, stabilì la piena unione delle due diocesi di Chieti e di Vasto (che assunse così l'attuale denominazione formale: Arcidiocesi di Chieti-Vasto).
Il 7 ottobre 1989 l'arcivescovo Antonio Valentini, rendendo esecutivo il decreto che stabiliva, insieme alla piena unione delle due diocesi di Chieti e Vasto, la costituzione nella chiesa cattedrale di Chieti dell'unico capitolo cattedrale, stabilì che il capitolo metropolitano fosse composto da 12 sacerdoti e presieduto da un canonico con il titolo di presidente: nelle celebrazioni corali, i canonici indossano l'abito talare nero, il rocchetto e la mozzetta color cremisi.
Il 31 maggio 2010 la parrocchia di Maria Santissima Madre di Dio, in frazione Pretaro (comune di Francavilla al Mare), è stata staccata dall'arcidiocesi di Pescara-Penne e aggregata all’arcidiocesi di Chieti-Vasto.
Cronotassi dei vescovi
- ...
- Teodorico I † (840 circa)
- Lupo I † (844 circa)
- Pietro I † (853 circa)
- Teodorico II † (880 circa)
- Atinolfo † (904 circa)
- Rimo † (962 circa)
- Liudino † (965 circa)
- Lupo II † (1008 circa)
- Arnolfo † (1049 circa)
- Attone I de' Conti dei Marsi † (1056 - 1073)
- Celso † (1073 - 1078)
- Rainolfo † (1085 - 1105)
- Ruggero †
- Guglielmo I † (1107 - 1117)
- Andrea I † (1118)
- Gerardo † (1118 - 1125)
- Attone II † (1125 - 1137)
- Rustico † (1137 - 1140)
- Alanno † (1140 - 1150)
- Andrea II † (1150 - 1190)
- Pietro II † (1191)
- Bartolomeo † (1192 - 1227)
- Rainaldo † (1228 - 1234)
- Gregorio di Poli † (1234 - 1251)
- Landolfo Caracciolo † (11 gennaio 1252 - 1252 deceduto) (vescovo eletto)
- Alessandro de Frescarosa da Capua † (5 settembre 1252 - 1262 deceduto) (vescovo eletto)
- Nicola da Fossa † (27 giugno 1262 - 1282 deceduto)
- Tommaso † (31 marzo 1286 - 1294 deceduto)
- Guglielmo II † (1292 - 1293) ?
- Rinaldo, O.P. † (17 aprile 1295 - 1303 deceduto)
- Mattia † (29 maggio 1303 - 1303 deceduto)
- Pietro III † (19 luglio 1303 - 1320 deceduto)
- Raimondo de Mausaco, O.Min. † (21 febbraio 1321 - 21 febbraio 1326 nominato vescovo di Aversa)
- Giovanni Crispano de Rocca † (21 febbraio 1326 - 1335 deceduto)
- Pietro Ferri † (10 maggio 1336 - 18 novembre 1336 deceduto)
- Beltramino Paravicini † (14 dicembre 1336 - 1339 nominato vescovo di Como)
- Guglielmo Capoferro † (17 marzo 1340 - 1352 deceduto)
- Bartolomeo Papazzurri, O.P. † (24 maggio 1353 - 21 luglio 1363 nominato arcivescovo di Patrasso)
- Vitale da Bologna, O.S.M. † (21 luglio 1363 - 1373 deceduto)
- Eleazario da Sabrano † (5 settembre 1373 - 1378 deposto)
- Giovanni da Comino, O.S.B.Coel. † (19 marzo 1379 - 1396 deceduto)
- Guglielmo Carbone † (18 agosto 1396 - 1418 deceduto)
- Nicola Viviani † (1º febbraio 1419 - 1428 deceduto)
- Marino de Tocco † (7 gennaio 1429 - 1438 deceduto)
- Giovanni Battista della Buona † (20 ottobre 1438 - 1445 dimesso) (vescovo eletto)
- Colantonio Valignani † (15 marzo 1445 - 1488 deceduto)
- Alfonso d'Aragona † (28 febbraio 1488 - 16 novembre 1496 o 17 marzo 1497 dimesso) (vescovo eletto)
- Giacomo Bacio Terracina † (16 novembre 1496 o 17 marzo 1497 - 1499 deceduto)
- Oliviero Carafa † (2 febbraio 1500 - 20 dicembre 1501 dimesso) (amministratore apostolico)
- Bernardino Carafa † (20 dicembre 1501 - 30 luglio 1505 nominato arcivescovo di Napoli)
- Gian Pietro Carafa † (30 luglio 1505 - 20 dicembre 1518 nominato arcivescovo di Brindisi)
- Gian Pietro Carafa † (20 dicembre 1518 - giugno 1524) (amministratore apostolico)
- Felice Trofino † (24 agosto 1525 - 1527 deceduto)
- Guido de' Medici † (3 gennaio 1528 – 1537 deceduto)
- Gian Pietro Carafa † (20 giugno 1537 - 22 febbraio 1549 nominato arcivescovo di Napoli) (per la seconda volta)
- Bernardino Maffei † (9 novembre 1549 – 16 luglio 1553 deceduto)
- Marcantonio Maffei † (17 luglio 1553 – 14 gennaio 1568 dimesso)
- Giovanni Oliva † (14 gennaio 1568 - 1577 deceduto)
- Girolamo Leoni † (30 ottobre 1577 - 1578 deceduto)
- Cesare Busdrago † (11 agosto 1578 - ottobre 1585 deceduto)
- Giovanni Battista Castrucci † (21 ottobre 1585 - 20 marzo 1591 dimesso)
- Orazio Sanminiato † (20 marzo 1591 - 29 gennaio 1592 deceduto)
- Matteo Sanminiato † (4 marzo 1592 - 1607 deceduto)
- Anselmo Marzato, O.F.M.Cap. † (24 febbraio 1607 - 17 agosto 1607 deceduto)
- Orazio Maffei † (16 settembre 1607 - 11 gennaio 1609 deceduto)
- Volpiano Volpi † (11 marzo 1609 - 16 dicembre 1615 dimesso)
- Paolo Tolosa, C.R. † (16 dicembre 1616 - 1618 deceduto)
- Marsilio Peruzzi † (26 novembre 1618 - 1631 deceduto)
- Antonio Santacroce † (10 marzo 1631 - 9 giugno 1636 nominato arcivescovo di Urbino)
- Stefano Sauli † (10 novembre 1638 - 1649 deceduto)
- Vincenzo Rabatta † (9 dicembre 1649 - 1654 deceduto)
- Angelo Maria Ciria, O.S.M. † (1º giugno 1654 - 1656 deceduto)
- Modesto Gavazzi, O.F.M.Conv. † (19 febbraio 1657 - 6 marzo 1657 deceduto)
- Niccolò Radulovich † (10 marzo 1659 - 27 ottobre 1702 deceduto)
- Vincenzo Capece † (21 aprile 1703 - 1722 deceduto)
- Filippo Valignani, O.P. † (13 aprile 1722 - 1737 deceduto)
- Michele Palma † (6 maggio 1737 - 1755 deceduto)
- Nicola Sanchez de Luna † (21 luglio 1755 - 9 aprile 1764 nominato arcivescovo, titolo personale, di Nola)
- Francesco Brancia † (9 aprile 1764 - 7 gennaio 1770 deceduto)
- Luigi del Giudice, O.S.B.Coel. † (12 marzo 1770 - 1792 deceduto)
- Andrea Mirelli, O.S.B.Coel. † (27 febbraio 1792 - 22 luglio 1795 deceduto)
- Francesco Saverio Bassi, O.S.B.Coel. † (18 dicembre 1796 - 1821 deceduto)
- Carlo Maria Cernelli † (19 aprile 1822 - 1838 deceduto)
- Giosuè Maria Saggese, C.SS.R. † (17 settembre 1838 - 1852 deceduto)
- Michele Manzo † (27 settembre 1852 - 1856 deceduto)
- Luigi Maria de Marinis † (18 settembre 1856 - 1877 deceduto)
- Fulco Luigi Ruffo-Scilla † (28 dicembre 1877 - 23 maggio 1887 nominato nunzio apostolico in Baviera)
- Rocco Cocchia, O.F.M. Cap. † (23 maggio 1887 - 19 dicembre 1901 deceduto)
- Gennaro Costagliola, C.M. † (11 febbraio 1901 - 15 febbraio 1919 deceduto)
- Nicola Monterisi † (15 dicembre 1919 - 5 ottobre 1929 nominato arcivescovo di Salerno)
- Giuseppe Venturi † (18 febbraio 1931 - 11 novembre 1947 deceduto)
- Giovanni Battista Bosio † (24 luglio 1948 - 25 maggio 1967 deceduto)
- Loris Francesco Capovilla (26 giugno 1967 - 25 settembre 1971 nominato prelato di Loreto)
- Vincenzo Fagiolo † (20 novembre 1971 - 15 luglio 1984 dimesso)
- Antonio Valentini † (31 dicembre 1984 - 30 settembre 1993 ritirato)
- Edoardo Menichelli (10 giugno 1994 - 8 gennaio 2004 nominato arcivescovo di Ancona-Osimo)
- Bruno Forte, dal 26 giugno 2004
L'Arcivescovo attuale
Il 26 giugno 2004 papa Giovanni Paolo II ha eletto arcivescovo di Chieti-Vasto il teologo napoletano Bruno Forte come successore di Edoardo Menichelli, trasferito alla sede di Ancona-Osimo: monsignor Forte è stato consacrato vescovo nel Duomo di Napoli l'8 settembre 2004 dall'allora Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, il cardinale Joseph Ratzinger (che l'anno seguente sarebbe stato eletto Papa) ed ha preso possesso della diocesi il 25 settembre dello stesso anno.
Statistiche
L'arcidiocesi al termine dell'anno 2016 su una popolazione di 333.454 persone contava 307.779 battezzati, corrispondenti al 92,3 % del totale.
anno | popolazione | presbiteri | diaconi | religiosi | parrocchie | ||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
battezzati | totale | % | numero | secolari | regolari | battezzati per sacerdote |
uomini | donne | |||
1949 | 350.000 | 350.000 | 100 | 207 | 90 | 297 | 1.178 | 120 | 425 | 133 | |
1958 | 333.468 | 335.468 | 99,4 | 190 | 94 | 284 | 1.174 | 1 | 142 | 491 | 133 |
1970 | 292.000 | 294.030 | 99,3 | 180 | 102 | 282 | 1.035 | 127 | 578 | 141 | |
1980 | 290.029 | 296.029 | 98,2 | 171 | 99 | 270 | 1.076 | 6 | 122 | 420 | 156 |
1990 | 311.500 | 316.500 | 98,4 | 158 | 87 | 245 | 1.271 | 6 | 113 | 391 | 158 |
1999 | 316.000 | 321.162 | 98,4 | 159 | 76 | 235 | 1.344 | 6 | 87 | 364 | 158 |
2000 | 313.935 | 315.865 | 99,4 | 167 | 81 | 248 | 1.265 | 5 | 96 | 370 | 158 |
2001 | 313.855 | 315.865 | 99,4 | 166 | 85 | 251 | 1.250 | 15 | 107 | 373 | 158 |
2002 | 313.855 | 315.875 | 99,4 | 155 | 80 | 235 | 1.335 | 14 | 93 | 401 | 158 |
2003 | 310.350 | 314.800 | 98,6 | 151 | 79 | 230 | 1.349 | 14 | 92 | 401 | 158 |
2004 | 308.600 | 313.500 | 98,4 | 146 | 80 | 226 | 1.365 | 14 | 96 | 400 | 158 |
2006 | 305.882 | 312.982 | 97,7 | 148 | 75 | 223 | 1.371 | 17 | 93 | 370 | 157 |
2010 | 295.690 | 310.280 | 95,2 | 146 | 75 | 221 | 1.337 | 17 | 88 | 382 | 157 |
2013 | 297.000 | 316.300 | 93,9 | 145 | 102 | 247 | 1.202 | 20 | 115 | 314 | 147 |
2016 | 307.779 | 333.454 | 92,3 | 136 | 82 | 218 | 1.411 | 21 | 95 | 302 | 144 |
Fonti e bibliografia
- (EN) Annuario pontificio del 2017 e precedenti, riportati su www.catholic-hierarchy.org alla pagina Archdiocese of Chieti-Vasto
- Ferdinando Ughelli, Italia sacra sive de episcopis Italiae, et insularum adiecentium..., vol. VI, Venezia, 1720, coll. 667-772.
- Gaetano Moroni, Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica, vol. XIII, Venezia, 1842, p. 75-76.
- Gaetano Moroni, Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica, vol. LXXXVIII, Venezia, 1858, p. 185-208.
- Francesco Lanzoni, La presunta antica lista episcopale di Chieti, in «Bullettino della Regia Deputazione Abruzzese di Storia Patria», XVIII (1927), 7-12.
- Giosuè Maria Saggese, La Chiesa metropolitana teatina. Cenni storici, Bonanni, Chieti, 1936.
- Gaetano Meaolo, I vescovi di Chieti e i loro tempi, Vasto, 1996.
- Giuseppe Liberatoscioli, L'Arcidiocesi di Chieti-Vasto. Quadro storico-amministrativo-pastorale, Tinari, Villamagna, 2000.
- Alberto Tanturri, Episcopato, clero e società a Chieti in età moderna, Tinari, Villamagna, 2004.
- (LA) Konrad Eubel, Hierarchia Catholica Medii ævi: sive, Summorum Pontificum, S[anctæ] R[omanæ] E[cclesiæ] Cardinalium, Ecclesiarum Antistitum Series. E Documentis Tabularii Præsertim Vaticani Collecta, Digesta, Edita, cap. Ab anno 1431 usque ad annum 1503 perducta, [vol. II], Patavii : Il Messaggero di s. Antonio, 1901, 1968, p. 249
- Scheda dell'arcidiocesi su www.gcatholic.org
Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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