Ascanio Maria Sforza Visconti
Ascanio Maria Sforza Visconti (Cremona, 3 marzo 1455; † Roma, 28 maggio 1505) è stato un cardinale italiano.
Cenni biografici
Nacque a Cremona il 3 marzo 1455, quinto di otto figli di Francesco Sforza, duca di Milano e della seconda moglie Bianca Maria Visconti, fratello minore di due duchi di Milano, Galeazzo Maria Sforza e Ludovico il Moro.
Ancora adolescente Ascanio fu predestinato al posto di cardinale da Guillaume d'Estouteville, che voleva ottenere in questo modo l'appoggio di Galeazzo Maria Sforza per la sua candidatura al soglio papale nel 1471. Fu invece eletto papa Francesco della Rovere con il nome di Sisto IV e l'investitura cardinalizia venne posticipata. Sisto IV lo propose al cardinalato nel concistoro del 1477, ma il Collegio dei Cardinali non ne accettò la candidatura.
Il 17 settembre 1479 fu nominato amministratore apostolico della diocesi di Pavia.
Cardinalato
Fu nominato cardinale nel concistoro del 17 marzo 1484 ricevendo la diaconia di Santi Vito, Modesto e Crescenzia.
Composti alcuni dissensi con il fratello duca, Ludovico il Moro, ne divenne fedele strumento e rappresentante nella curia romana. Fu riferimento della fazione sforzesca nel conclave del 1492 e favorì l'elezione pontificia di Alessandro VI il 27 agosto di quell'anno. In seguito fu nominato Vice-cancelliere di Santa Romana Chiesa.
Fu in aperto contrasto con il pontefice più volte. Nel 1492 dimissionò dal cardinalato e in occasione della calata in Italia di Carlo VIII fu a fianco del sovrano quando entrò in Roma nel 1494. In seguito, mutata la situazione politica di Milano, si riconciliò col papa e gli rimase vicino negli anni seguenti sostenendone la politica antifrancese. Con l'ascesa al potere del cardinale Cesare Borgia e mutata nuovamente la politica pontificia verso i francesi, i rapporti con Alessandro VI si interruppero nuovamente a causa dell'annullamento nel 1497 del matrimonio tra Lucrezia Borgia e Giovanni Sforza, signore di Pesaro.
Quando la Francia invase di nuovo l'Italia con la collaborazione della Santa Sede, Ascanio vide la caduta di Ludovico Sforza e la sua prigionia. Nel conclave del settembre 1503 fu tra i papabili ma fu eletto papa Francesco Todeschini Piccolomini che prese il nome di Pio III. Alla morte di questi, il mese stesso della sua incoronazione, Ascanio ritentò l'ascesa al papato, ma fu eletto Giuliano della Rovere con il nome di Giulio II.
Morì di peste a Roma il 27 o 28 maggio 1505 e fu sepolto nella Basilica di Santa Maria del Popolo in un monumento funebre opera di Andrea Sansovino.
Successione degli incarichi
Predecessore: | Amministratore apostolico di Pavia | Successore: | |
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Giacomo Ammannati Piccolomini (vescovo) |
17 settembre 1479-26 marzo 1505 | Francesco Alidosi (vescovo) |
Predecessore: | Cardinale diacono di Santi Vito e Modesto in Macello Martyrum | Successore: | |
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Giovanni Battista Savelli | 17 marzo 1484-26 agosto 1492 | sé stesso | I |
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sé stesso | 31 gennaio 1495-28 maggio 1505 | Carlo Domenico del Carretto | II |
Predecessore: | Legato apostolico di Bologna | Successore: | |
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Giovanni Battista Savelli | 1º agosto 1485-2 ottobre 1499 | Juan Borgia |
Predecessore: | Amministratore apostolico di Novara | Successore: | |
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Giovanni Arcimboldi (vescovo) |
25 ottobre 1484-18 aprile 1485 | Gerolamo Pallavicini (vescovo) |
I |
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Gerolamo Pallavicini (vescovo) |
18 agosto 1503-28 maggio 1505 | Federico Sanseverino | II |
Predecessore: | Amministratore apostolico di Cremona | Successore: | |
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Giacomo Antonio Della Torre (vescovo) |
4 agosto 1486-28 maggio 1505 | Galeotto Franciotti della Rovere |
Predecessore: | Amministratore apostolico di Pesaro | Successore: | |
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Astorre Malvezzi (vescovo eletto) |
16 maggio 1488-16 maggio 1491 | Luigi Capra (vescovo) |
Predecessore: | Vice-Cancelliere di Santa Romana Chiesa | Successore: | |
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Rodrigo Borgia | 27 agosto 1492-27 maggio 1505 | Galeotto Franciotti della Rovere |
Predecessore: | Amministratore apostolico di Eger | Successore: | |
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Rodrigo Borgia | 31 agosto 1492-9 giugno 1497 | Tamás Bakócz (vescovo) |
Predecessore: | Amministratore apostolico di Elne | Successore: | |
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Charles de Martigny (vescovo) |
1º gennaio 1494-1º maggio 1495 | Cesare Borgia |
Bibliografia | |
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- Amministratori apostolici di Pavia
- Cardinali diaconi dei Santi Vito, Modesto e Crescenzia
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- Amministratori apostolici di Novara
- Amministratori apostolici di Cremona
- Amministratori apostolici di Pesaro
- Amministratori apostolici di Eger
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