Carlo Domenico del Carretto




Carlo Domenico del Carretto Cardinale | |
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Età alla morte | 60 anni |
Nascita | Finale Ligure 1454 |
Morte | Roma 15 agosto 1514 |
Sepoltura | Basilica di Santa Cecilia in Trastevere (Roma) |
Nominato vescovo | 24 aprile 1489 da papa Innocenzo VIII |
Consacrazione vescovile | nessuna informazione |
Creato Cardinale |
1º dicembre 1505 da Giulio II (vedi) |
Cardinale per | 8 anni, 8 mesi e 14 giorni |
Incarichi ricoperti |
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Collegamenti esterni | |
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Carlo Domenico del Carretto, anche Del Carretto (Finale Ligure, 1454; † Roma, 15 agosto 1514), è stato un arcivescovo e cardinale italiano.
Cenni biografici
Nacque a Finale Ligure nel 1454, terzogenito del marchese Giovanni e di Viscontina Adorno, figlia del doge di Genova. Giovanissimo, fu inviato alla corte di re Luigi XI di Francia e qui, probabilmente a Parigi, seguì corsi di diritto civile e canonico, senza tuttavia ottenere i gradi dottorali. Mantenutosi agli studi grazie alla concessione regia di alcuni benefici ecclesiastici, entrò in seguito al servizio del cardinale Giuliano della Rovere (il futuro papa Giulio II), allora legato pontificio a Avignone.
Carlo Domenico entrò nelle grazie di papa Innocenzo VIII che, dopo il matrimonio della nipote Peretta Cibo Usodimare con il marchese Alfonso, cercò di rappacificare tra loro i fratelli del Carretto.
Episcopato
Nel 1489 ottenne in commendam l'abbazia di San Pietro di Villanova[1] presso Verona, lo nominò arcivescovo di Cosenza, in cambio alla sua rinuncia a ogni diritto sul marchesato di Finale e in seguito lo fece arcivescovo titolare di Tebe e, nel 1491, vescovo di Angers, senza tuttavia poter prendere possesso della carica per l'opposizione del re Carlo VIII di Francia, che vi aveva destinato il proprio confessore e per la quale sostenne senza successo una lunga controversia davanti al Parlamento di Parigi.
Durante la temporanea riappacificazione con Alfonso fu per qualche tempo suo luogotenente a Finale, ma in seguito i rapporti tra loro si guastarono nuovamente e le sue rivendicazioni trovarono il sostegno di Luigi d'Orleans (il futuro Luigi XII che, in quanto conte di Asti, trasferì a Carlo Domenico ed ai fratelli l'investitura di quei feudi del basso Piemonte che Alfonso possedeva nei suoi domini astigiani. Nel 1499 Luigi XII conferì in commenda a Carlo la ricca abbazia di Sainte-Croix di Bordeaux e, nell'autunno, dopo aver preso possesso del Ducato di Milano, gli fornì aiuto militare per cacciare Alfonso da Finale.
Proclamatosi marchese, Carlo impegnò parte del denaro proveniente dai numerosi benefici ecclesiastici in suo possesso nella realizzazione di importanti opere architettoniche nei suoi feudi.
L'elezione al pontificato del suo antico protettore Giulio II lo fece rientrare a Roma e il papa lo impiegò in delicate missioni diplomatiche, in particolare in Francia. Nel 1505 fu presente alla ratifica del trattato di pace di Blois[2] tra Luigi XII e Massimiliano I avvenuta ad Hagenau in Alsazia ed in tale occasione l'imperatore gli conferì ufficialmente l'investitura di marchese di Finale, esautorando completamente Alfonso.
Cardinalato
Nel concistoro del 1º dicembre 1505, non senza resistenze da parte degli altri cardinali, il papa lo nominò cardinale presbitero del titolo dei Santi Vito e Modesto: più tardi optò per il titolo di San Nicola inter Imagines (1507) e infine per quello di Santa Cecilia.
Nel 1506, durante la rivolta di Genova contro il dominio francese, Alfonso riuscì a riprendersi per qualche tempo Finale, ma con la spedizione punitiva di Luigi XII contro la città ligure, il marchesato fu restituito al cardinale, che, oratore pontificio in Francia, aveva seguito il re nella sua spedizione in Italia. Negli anni successivi continuò a fare la spola tra Roma e la Francia e dal 1509 Luigi XII gli affidò il governo di Brescia, designandolo nel 1512 anche vescovo della stessa città.
Il favore del re gli valse la nomina alle più prestigiose sedi episcopali francesi: arcivescovo metropolita di Reims e Pari di Francia dal 1507, nel 1509 venne trasferito alla sede di Tours e poi a quella di Cahors, con annesso titolo di conte della stessa città (1514).
La crisi nei rapporti tra Luigi XII e Giulio II mise a serio rischio le sue fortune, ma egli seppe destreggiarsi abilmente tra i due contendenti e pur rifiutandosi di aderire alla convocazione di un nuovo concilio scismatico a Pisa, voluto dal re francese e convocato nel 1511 da una riunione di ecclesiastici francesi, rimase sempre nei favori di Luigi XII, che puntò su una sua possibile elezione al soglio pontificio nel conclave del 1513.
Morte
Morì a Roma il 15 agosto 1514 all'età di 60 anni e ivi fu sepolto.
Successione degli incarichi
Predecessore: | Arcivescovo metropolita di Cosenza | Successore: | ![]() |
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Niccolò Cybo[3] |
24 aprile 1489 - 10 ottobre 1491 | Battista Pinelli[4] |
Predecessore: | Amministratore apostolico di Angers | Successore: | ![]() |
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Jean Balue (vescovo) |
10 ottobre - 1º dicembre 1491 | Jean de Rély[5] (vescovo) |
Predecessore: | Arcivescovo titolare di Tebe | Successore: | ![]() |
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Giovanni Dacre[6](vescovo), O.F.M. | 16 agosto 1499 - 12 dicembre 1505 | John Kite [7] |
Predecessore: | Abate commendatario di Sainte-Croix de Bordeaux | Successore: | ![]() |
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André d'Espinay | 1499 - ? | ? |
Predecessore: | Marchese di Finale | Successore: | ![]() |
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Alfonso I[8] |
1º novembre 1499 - 15 agosto 1514 | Alfonso I |
Predecessore: | Nunzio apostolico in Francia | Successore: | ![]() |
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Jean Ferrier | 1º dicembre 1503 - 1º maggio 1505 | Pierre Filleul |
Predecessore: | Abate commendatario di Notre-Dame de Bonnecombe | Successore: | ![]() |
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Clemente Grosso della Rovere | 18 agosto 1504 - 15 agosto 1514 | Niccolò Fieschi |
Predecessore: | Cardinale diacono dei Santi Vito e Modesto in Macello Martyrum | Successore: | ![]() |
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Ascanio Maria Sforza Visconti | 17 dicembre 1505 - 4 gennaio 1507 | Niccolò Ridolfi |
Predecessore: | Cardinale presbitero di San Nicola fra le Immagini | Successore: | ![]() |
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Melchior von Meckau | 4 gennaio 1507 - 30 maggio 1513 | Paolo Emilio Cesi |
Predecessore: | Arcivescovo metropolita di Reims | Successore: | ![]() |
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Guillaume Briçonnet | 16 settembre 1507 - 5 aprile 1509 | Robert de Lénoncourt[9] |
Predecessore: | Arcivescovo metropolita di Tours | Successore: | ![]() |
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Robert de Lénoncourt | 5 aprile 1509 - 3 luglio 1514 | Christophe de Brillac[10] |
Predecessore: | Cardinale presbitero di Santa Cecilia | Successore: | ![]() |
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Francesco Alidosi | 30 maggio 1513 - 15 agosto 1514 | Thomas Wolsey |
Predecessore: | Vescovo di Cahors (titolo personale di arcivescovo) |
Successore: | ![]() |
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Germain de Ganay[11] | 3 luglio - 12 agosto 1514 | Luigi Del Carretto[12] |
Note | |
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Collegamenti esterni | |
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