Federico Sanseverino

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Federico Sanseverino
Cardinale
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Ritratto di Federico Sanseverino.
Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte circa 40 anni
Nascita Napoli
tra il 1475 e il 1477 ca.
Morte Roma
7 agosto 1516
Sepoltura
Conversione
Appartenenza
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Ordinato diacono
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Creazione
a Cardinale
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Creato
Cardinale in segreto
9 marzo 1489 da Innocenzo VIII (vedi)
Pubblicato
Cardinale
26 luglio 1492 da Collegio cardinalizio (vedi)
Deposto dal cardinalato [[{{{aPd}}}]] da [[{{{pPd}}}]]


Dimissioni dal cardinalato [[{{{aPdim}}}]]
Cardinale per
Cardinale per 24 anni e 12 giorni
Cardinale elettore
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pseudocardinale
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pseudocardinale
Eletto Antipapa {{{antipapa}}}
Consacrazione {{{Consacrazione}}}
Insediamento {{{Insediamento}}}
Fine pontificato {{{Fine pontificato}}}
Pseudocardinali creati {{{Pseudocardinali creati}}}
Sede {{{Sede}}}
Opposto a Giulio II che lo sospese nel concistoro del 30 gennaio 1512
Sostenuto da altri cardinali
Scomunicato da
Confermato cardinale {{{Confermato cardinale}}}
Nomina a pseudocardinale annullata da {{{Annullato da}}}
Riammesso da Leone X il 27 giugno 1513
Precedente {{{Precedente}}}
Successivo {{{Successivo}}}
Incarichi ricoperti
Emblem of the Papacy SE.svg Informazioni sul papato
° vescovo di Roma
Elezione
al pontificato
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Consacrazione {{{consacrazione}}}
Fine del
pontificato
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(per causa incerta o sconosciuta)
Durata del
pontificato
Segretario {{{segretario}}}
Predecessore {{{predecessore}}}
Successore {{{successore}}}
Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
Antipapi {{{antipapi}}}
Eventi
Venerato da {{{venerato da}}}
Venerabile il [[{{{aV}}}]]
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Canonizzazione [[{{{aS}}}]]
Ricorrenza [[{{{ricorrenza}}}]]
Altre ricorrenze
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Attributi {{{attributi}}}
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
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Incoronazione
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Onorificenze
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Nomi postumi
Altri titoli
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Federico Sanseverino (Napoli, tra il 1475 e il 1477 ca.; † Roma, 7 agosto 1516) è stato un cardinale italiano.

Nascita e formazione

Federico Sanseverino (Il suo nome è indicato anche come Federigo) nacque a Napoli tra il 1475 e il 1477. Figlio del conte Roberto di Sanseverino d'Aragona Visconti[1], condottiero, ufficiale dell'esercito pontificio. L'identità della madre non è chiara: la maggior parte dei suoi biografi indicano come madre Giovanna da Correggio[2][3][4][5].

Altre fonti citano come madre Elisabetta da Montefeltro[6], figlia naturale del duca di Urbino Federico da Montefeltro[7][8][9]. Ciò risulta impossibile, poiché il padre Roberto fu sposato con Giovanna fino alla morte di lei, avvenuta nel 1467, ben oltre la nascita di Federico. Risulta invece che Elisabetta rimasta vedova il 10 settembre 1482, nello stesso giorno in cui morì anche il padre Federico fece ritorno a Urbino, dove si ritirò nel monastero di Santa Chiara, fatto costruire da suo padre e da lei modificato[10][11], assumendo il nome di suor Chiara. Si trasferì poi a Ferrara, nel monastero di San Bernardino, dove morì forse nell'agosto 1521.

Era un pronipote del duca di Milano Francesco Sforza[12]. La famiglia diede alla Chiesa diversi cardinali: Guglielmo Sanseverino, Antonio Sanseverino O.S.Io.Hieros., Lucio Sanseverino[13] e Stanislao Sanseverino.

Non si hanno informazioni precise sulla sua formazione scolastica, se non che frequentò l'Università di Parigi sotto il patronato di Re Luigi XI[14][15].

Primi anni di vita

Verso il 1479 fu Chierico di Milano, Protonotario apostolico e ricevette in commenda il Monastero di San Bartolomeo di Momo (Novara)[16] e il monastero benedettino di San Lorenzo di Cremona[17].

Non si dispongono informazioni sull'ordinazione presbiterale e la consacrazione vescovile.

Ebbe il suo primo incarico episcopale il 5 novembre 1481 ricevendo la nomina ad amministratore apostolico della Diocesi di Maillezais che occupò fino al 5 novembre 1508 dopodiché la sede restò vacante fino al 1511.

Intorno al 1492 diventò Prevosto della Chiesa Santa Maria Rossa in Crescenzago[18].

Cardinalato

A causa della sua giovinezza fu creato cardinale in segreto da Innocenzo VIII nel concistoro del 9 marzo 1489. Purtroppo il papa morì senza riuscire a pubblicarlo. Per intervento del cardinale Ascanio Sforza fu pubblicato durante la sede vacante il 26 luglio 1492 e ricevette il titolo diaconale di San Teodoro. Fu ammesso al Sacro Collegio Cardinalizio e partecipò al conclave del 1492, che elesse papa Alessandro VI.

In occasione della discesa in Italia dei francesi nel novembre 1494 fu inviato a Siena come legato pontificio presso il re di Francia Carlo VIII[19] adoperandosi da mediatore tra il papa e il re, ma il suo veloce rientro insospettì papa Alessandro VI che il 9 dicembre 1494 lo chiamò alla Santa Sede e lo fece arrestare per alcuni giorni insieme col cardinale Bernardino Lonati[20] per sedare le ribellioni di Ostia. Fu alloggiato al piano superiore del Palazzo apostolico e, liberato il 19 dicembre, fu rimandato al cospetto del re Carlo VIII di Francia, che accompagnò al suo ingresso trionfale a Roma il successivo 31 dicembre.

Accompagnò il papa a Orvieto il 27 maggio 1495 e ritornò a Roma con il pontefice il 27 giugno[21].

L'8 febbraio 1496 fu nominato amministratore della sede di Terouanne che mantenne fino al 12 novembre 1498. Il 1º luglio 1497 fu nominato amministratore della sede metropolitana di Vienne dalla quale rassegnò le dimissioni il 26 gennaio 1515 in favore del nipote Alessandro[22].

Il 9 gennaio 1499 lesse in concistoro una lettera in francese del re Luigi XII di Francia datata 20 dicembre 1498 inviata da Chinon[23].

Il 6 luglio 1499 rassegnò le dimissioni dalla commenda del Monastero di San Vittore al Corpo di Milano[24].

Con una seconda incursione francese in Lombardia, il 3 agosto 1499, partì per Milano con il permesso del papa per raggiungere il cardinale Ascanio Sforza e per partecipare alla difesa del ducato. Partecipò al Conclave del settembre 1503 che elesse papa Pio III e al Conclave dell'ottobre 1503 che elesse papa Giulio II. Il 24 maggio 1504 fu nominato legato nella Provincia del Patrimonio.

Il 30 maggio 1505 fu nominato amministratore della sede di Novara che occupò fino al 24 ottobre 1511. Il 1º maggio 1510 optò per la diaconia di Sant'Angelo in Pescheria e tenne in commenda la diaconia di San Teodoro fino al 17 maggio 1511.

Ebbe attriti con Giulio II per il possesso dell'Abbazia di Chiaravalle, che il re gli aveva assegnato, e per la sua lealtà alla Francia quando il papa si riconciliò con Venezia nel febbraio 1510. Dopo che il papa lo minacciò di imprigionarlo nel Castel Sant'Angelo nel giugno 1510, il cardinale si unì ai nemici del papa. Nell'ottobre 1510 cercò quindi rifugio, con altri quattro cardinali, nell'accampamento dell'esercito francese e si recò a Milano.

Fu uno dei firmatari del documento del 16 maggio 1511 che convocava un concilio a Pisa per il 1º settembre. Nel concistoro del 24 ottobre 1511 il papa lo minacciò di scomunica se non si fosse sottomesso. Non partecipò per cui al Concilio scismatico di Pisa, ma persistette nella sua ribellione al papa e nel concistoro del 30 gennaio 1512 fu privato del cardinalato e dei suoi benefici.

Fu con l'esercito francese alla vittoria di Ravenna[28] il giorno di Pasqua 11 aprile 1512. Gaston de Foix[27], il suo capo, fu ucciso in battaglia. Il cardinale doveva diventare governatore dello Stato Pontificio secondo il progetto di re Luigi XII di Francia, che voleva detronizzare papa Giulio II, ma il piano fallì.

Alla morte del papa non partecipò al conclave del 1513, che elesse papa Leone X. Poco dopo il conclave, il cardinale fu arrestato a Firenze per ordine del nuovo pontefice, che gli promise la grazia per sé e gli altri cardinali se si fossero pentiti. Il 17 giugno 1513 rigettarono il concilio scismatico e si sottomisero all'autorità papale. La dichiarazione fu letta in una sessione del Quinto Concilio lateranense. Arrivò alla Santa Sede il 27 giugno, insieme al cardinale Bernardino López de Carvajal[29], per partecipare a un concistoro segreto, lesse la formula di ritrattazione e fu assolto dal papa e riammesso al Sacro Collegio dei Cardinali con la sua diaconia di Sant'Angelo in Pescheria. Come penitenza dovette digiunare per un mese.

Gradualmente recuperò i suoi precedenti benefici e nello stesso anno divenne Cardinale protodiacono. Nominato Cardinale protettore del Regno di Francia proseguì la collaborazione con gli ambasciatori del re. Il 6 ottobre 1513 negoziò con il papa il testo di una dichiarazione da far firmare al re Luigi XII che fu approvato il 26 ottobre e autorizzò a presentare al papa una richiesta di arbitrato.

Fu trasferito dalla diaconia di Sant'Angelo in Pescheria prima del 24 marzo 1514, assegnata al cardinale Matthäus Lang von Wallenberg[30]. Optò di nuovo per la diaconia di San Teodoro, che occupò fino alla morte.

Il 25 giugno 1515 fu chiamato da papa Leone X perché sembrava che uno dei suoi servi avesse ucciso una guardia pontificia, per cui fu arrestato e mandato a Castello Sant'Angelo. Fu rilasciato il giorno successivo quando il papa presentò il caso in concistoro e il cardinale ebbe l'opportunità di dimostrare la propria innocenza.

Nel novembre 1515 il papa lo inviò al cospetto di Francesco I di Francia[31], che si trovava a Parma dopo la Battaglia di Marignano che gli assicurò vari territori della penisola. Il re lo ricevette il 10 dicembre al ponte di Reno, a tre ore da Bologna. Entrò in città il giorno seguente, seguito dal re. Francesco I costrinse papa Leone X alla trattativa per il possesso dei territori di Parma e Piacenza.

Morte

Morì a Roma il 7 agosto 1516 e fu sepolto nella Basilica di Santa Maria in Ara Coeli al Campidoglio (Roma), senza memoria.

Successione degli incarichi

Predecessore: Amministratore apostolico di Maillezais Successore: BishopCoA PioM.svg
Jean III d'Amboise
(vescovo)
5 novembre 1481-5 novembre 1508 Pietro Accolti I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Jean III d'Amboise
(vescovo)
{{{data}}} Pietro Accolti
Predecessore: Cardinale diacono di San Teodoro Successore: CardinalCoA PioM.svg
Teodoro Paleologo di Monferrato 26 luglio 1492-17 maggio 1511
Diaconia in commendam dal 1º maggio 1510
Alfonso Petrucci I

Alfonso Petrucci 24 marzo 1512-7 agosto 1516 Alfonso Petrucci II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Teodoro Paleologo di Monferrato {{{data}}} Alfonso Petrucci
Predecessore: Amministratore apostolico di Thérouanne Successore: BishopCoA PioM.svg
Antoine de Croÿ 8 febbraio 1496-12 novembre 1498 Philippe de Luxembourg I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Antoine de Croÿ {{{data}}} Philippe de Luxembourg
Predecessore: Amministratore apostolico di Vienne Successore: ArchbishopPallium PioM.svg
Antoine de Clermont
(arcivescovo metropolita)
1º luglio 1497-26 gennaio 1515 Alessandro Sanseverino
(arcivescovo metropolita)
I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Antoine de Clermont
(arcivescovo metropolita)
{{{data}}} Alessandro Sanseverino
(arcivescovo metropolita)
Predecessore: Abate commendatario di Morimondo Successore: Template-Abbot - Provost.svg
Cesare Borgia 1498 - 1512 Giovanni de' Medici I
II
III
IV
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VII
VIII
IX
X
con
con
Cesare Borgia {{{data}}} Giovanni de' Medici
Predecessore: Legato pontificio di Bologna Successore: Emblem Holy See.svg
Giovanni Battista Orsini 21 maggio 1503-23 maggio 1504 Galeotto Franciotti della Rovere I
II
III
IV
V
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VII
VIII
IX
X
con
con
Giovanni Battista Orsini {{{data}}} Galeotto Franciotti della Rovere
Predecessore: Amministratore apostolico di Novara Successore: BishopCoA PioM.svg
Ascanio Maria Sforza Visconti 30 maggio 1505-24 ottobre 1511 Matthäus Schiner I

Matthäus Schiner 6 febbraio - 7 agosto 1516 Antonio Maria Ciocchi del Monte II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Ascanio Maria Sforza Visconti {{{data}}} Matthäus Schiner
Predecessore: Cardinale diacono di Sant'Angelo in Pescheria Successore: CardinalCoA PioM.svg
Giuliano Cesarini 1º maggio 1510-30 gennaio 1512 sé stesso dopo la deposizione I

sé stesso prima della deposizione 27 giugno 1513-22 marzo 1514 Matthäus Lang von Wellenburg II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Giuliano Cesarini {{{data}}} sé stesso dopo la deposizione
Predecessore: Cardinale protodiacono Successore: CardinalCoA PioM.svg
Giovanni de' Medici 9 marzo 1513-7 agosto 1516 Alessandro Farnese I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Giovanni de' Medici {{{data}}} Alessandro Farnese
Predecessore: Abate commendatario di Saint-Victor de Marseille Successore: Template-Abbot - Provost.svg
Robert Guibé 9 novembre 1513-7 agosto 1516 Giulio de' Medici I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Robert Guibé {{{data}}} Giulio de' Medici
Note
  1. Roberto Sanseverino d'Aragona (16 luglio 1418 – Calliano, 10 agosto 1487), nobile, condottiero e capitano di ventura italiano. Uomo d'armi veterano di numerose battaglie, fu uno dei massimi condottieri del Rinascimento italiano. Al servizio degli Sforza, di Genova e di Venezia.
  2. Giovanna da Correggio † 1460, figlia del conte Giovanni da Correggio, Patrizio di Parma, Patrizio Veneto e Patrizio Milanese e di Elisabetta Gonzaga ( Giovanna da Correggio su gw.geneanet.org. URL consultato il 18-05-2024).
  3. Chacon op. cit., p. 142.​
  4. Hauréau op. cit., p. 119.
  5. Charvet op. cit., p. 531.
  6. Falcioni op. cit.
  7. Litta op. cit.
  8. Alonge op. cit.
  9. Miranda op. cit.
  10. Falcioni op. cit.
  11. Silvestroni op. cit.
  12. Francesco Sforza (Cigoli, 23 luglio 1401 – Milano, 8 marzo 1466), primo duca di Milano appartenente alla dinastia degli Sforza. Valente condottiero di compagnia di ventura, per anni Francesco Sforza combatté al servizio dei vari principati italiani, dal Regno di Napoli allo Stato Pontificio, per giungere infine alla corte del duca di Milano Filippo Maria Visconti. Nel 1441, Francesco sposò la figlia del duca, Bianca Maria Visconti.
  13. Lucio Sanseverino (Napoli, 1564 – Salerno, 25 dicembre 1623), cardinale e arcivescovo italiano Lucio Cardinal Sanseverino su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 18-05-2024.
  14. Charvet op. cit., p. 531.
  15. Luigi XI, detto il Prudente (Bourges, 3 luglio 1423 – Plessis-les-Tours, 30 agosto 1483), re di Francia dal 1461 fino alla sua morte.
  16. Monastero di San Bartolomeo di Momo (sec. XIII - 1782) su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 20-05-2024.
  17. Monastero di San Lorenzo 1546 - 1798 su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 20-05-2024.
  18. La chiesa di Santa Maria Rossa in Crescenzago è un antico edificio di culto, di Rito ambrosiano situata a Milano, in via Domenico Berra, nel quartiere di Crescenzago (fino al 1923 comune autonomo), nella periferia nord-orientale della città. La chiesa è dedicata alla Vergine Assunta. L'edificio fu riconsacrato l'8 settembre 1923 a seguito di invasivi lavori di restauro promossi dal parroco Giuseppe Roncoroni. La chiesa di Santa Maria Rossa in Crescenzago non è da confondere con la chiesa di Santa Maria la Rossa alla Conca Fallata, anch'essa milanese.
  19. Carlo VIII di Valois, detto l'Affabile (Amboise, 30 giugno 1470 – Amboise, 7 aprile ), re di Francia dal 1483 al 1498 e brevemente re di Napoli, come Carlo IV, nel 1495. La sua fallimentare discesa in Italia nel 1494, in passato conosciuta come "la calata di Carlo", inaugurò le cosiddette guerre d'Italia: una lunga serie di otto conflitti con cui le grandi potenze europee si disputarono il controllo della penisola, terminata solo nel 1559 con la pace di Cateau-Cambrésis, che mutò profondamente la geografia politica dell'Italia.
  20. Bernardino Lonati (citato anche come Lunati, Lunate o da Lunà) (Pavia, 1451 o 1452 – Roma, 7 agosto 1497), cardinale italiano Bernardino Cardinal Lunati su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 18-05-2024.
  21. Re Carlo VIII tornava da Napoli dopo averla conquistata, attraverso Roma e lo Stato pontificio, che nessuno pensava a difendere. Alessandro VI riparò ad Orvieto e a Perugia, negando per la seconda volta l'investitura al re. Tornò a Roma, quando il re era già nel settentrione.
  22. Archbishop Alessandro Sanseverino su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 18-05-2024.
  23. Re Luigi XII era a Chinon per ricevere il legato pontificio, Cesare Borgia, che gli recava la bolla pontificia dell'annullamento matrimoniale. Il re si separò allora senza rimpianti da Giovanna di Francia, figlia di Luigi XI. Aveva solo quattordici anni quando quest'ultimo gliela fece sposare. Chinon è un comune francese situato nel dipartimento dell'Indre-et-Loire, nella regione del Centro-Valle della Loira. È con Loches, una delle due sottoprefetture dell'Indre-et-Loire. Fu sede della corte sotto Carlo VII di Francia, luogo del suo incontro con Giovanna d'Arco, la città lasciò la culla reale per passare nelle mani del cardinale Richelieu e della sua famiglia, che la mantennero fino alla Rivoluzione.
  24. Il monastero di San Vittore al Corpo fu un antico monastero benedettino, poi olivetano, di Milano; il complesso ha conosciuto fasi alterne fino alla distruzione durante la seconda guerra mondiale e alla successiva ricostruzione come sede del Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci. Monastero Olivetano di S. Vittore al Corpo (ex) - complesso su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 20-05-2024.
  25. La Lega di Cambrai fu una coalizione militare contro la Repubblica di Venezia formata il 10 dicembre 1508 dalle maggiori potenze europee (Sacro Romano Impero, Spagna e Francia) per mantenere un'egemonia su diversi territori della penisola italiana.
  26. La Lega Santa del 1511 fu un'alleanza stipulata il 4 ottobre 1511, contro Luigi XII re di Francia, da papa Giulio II, la Repubblica di Venezia, Ferdinando II d'Aragona e i cantoni Svizzeri. Enrico VIII d'Inghilterra fece parte della lega dal novembre 1511, in quanto aveva preso in moglie la figlia del re d'Aragona. Nel 1512 anche l'imperatore asburgico Massimiliano I d'Asburgo abbandonò l'alleanza con la Francia per unirsi alla Lega Santa. La lega venne stipulata dopo lo scioglimento nel 1510 della Lega di Cambrai, che vedeva papa Giulio II alleato con la Francia contro la Repubblica di Venezia, ed aveva l'obiettivo di contrastare le mire espansionistiche di Luigi XII e di "liberare l'Italia", ovvero di porre fine all'occupazione francese del Ducato di Milano.
  27. 27,0 27,1 Gaston de Foix-Nemours (Mazères, 10 dicembre 1489 – Ravenna, 11 aprile 1512), conte di Étampes, dal 1500 al 1512 e visconte di Narbona, dal 1500 al 1507, poi duca di Nemours, dal 1507, alla sua morte. Fu anche un militare, comandante generale dell'esercito di Luigi XII in Italia.
  28. La battaglia di Ravenna fu una delle battaglie combattute durante il periodo che dalla Lega di Cambrai[25] aveva portato alla Lega Santa[26] e si svolse Domenica 11 aprile 1512 (giorno di Pasqua) nei pressi della città romagnola. I francesi comandati da Gaston de Foix[27], famoso in seguito come "Folgore d'Italia", e le truppe della Lega Santa, guidate dal viceré di Napoli Raimondo de Cardona e dal generale pontificio Fabrizio I Colonna, si scontrarono in un luogo posto lungo la riva del fiume Ronco (quasi alla confluenza col Montone), pochi chilometri a sud della città. Si concluse con la vittoria franco-ferrarese. Al terribile scontro si giunse dopo vari rivolgimenti di alleanze, tutt'altro che inusuali in quel periodo. Infatti, dopo una storica rivalità, lo Stato Pontificio e Venezia avevano stretto un patto in funzione antifrancese, temendo che il Regno d'Oltralpe volesse allungare le proprie mani sulla penisola italiana.
  29. Bernardino López de Carvajal y Sande (Plasencia, 8 settembre 1456 – Roma, 16 dicembre 1523), cardinale spagnolo. Era figlio di Francisco López de Carvajal y Trejo e di Aldonza de Sande Bernardino Cardinal López de Carvajal y Sande su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 19-05-2024.
  30. Matthäus Cardinal Lang von Wellenburg su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 19-05-2024
  31. Francesco I di Francia (Cognac, 12 settembre 1494 – Rambouillet, 31 marzo 1547) fu re di Francia dal 1515 fino alla sua morte. Figlio di Carlo di Valois-Angoulême e di Luisa di Savoia, fu il primo della dinastia regale dei Valois-Angoulême, che si estinguerà nel 1589 con la morte del nipote Enrico III. Succedette sul trono di Francia a suo cugino e suocero Luigi XII.
Bibliografia
  • (LA) Chacon Alfonso, Oldoini Agostino, Vitae et res gestae pontificum Romanum, vol. III, Roma, 1677, pp. 142-144
  • (LA) Hauréau Barthélemy, Gallia christiana, vol. XVI, Parigi, 1865, pp. 119-122
  • (FR) Charvet Claude, Histoire de la sainte église de Vienne, Lione, 1761, pp. 526-535
  • Anna Falcioni, MONTEFELTRO, Elisabetta di su treccani.it, Vol. 76. (2012). URL consultato il 18-05-2024
  • Alonge Guillaume, «Sanseverino, Federico» - Dizionario Biografico degli italiani su treccani.it, vol. 90, 2017
  • Litta Pompeo, Conti del Montefeltro. Duchi di Urbino, in Collana Famiglie celebri italiane, Giulio Ferrario, Milano, 1850
Collegamenti esterni