Federico Sanseverino
Federico Sanseverino (Napoli, tra il 1475 e il 1477 ca.; † Roma, 7 agosto 1516) è stato un cardinale italiano.
Nascita e formazione
Federico Sanseverino (Il suo nome è indicato anche come Federigo) nacque a Napoli tra il 1475 e il 1477. Figlio del conte Roberto di Sanseverino d'Aragona Visconti[1], condottiero, ufficiale dell'esercito pontificio. L'identità della madre non è chiara: la maggior parte dei suoi biografi indicano come madre Giovanna da Correggio[2][3][4][5].
Altre fonti citano come madre Elisabetta da Montefeltro[6], figlia naturale del duca di Urbino Federico da Montefeltro[7][8][9]. Ciò risulta impossibile, poiché il padre Roberto fu sposato con Giovanna fino alla morte di lei, avvenuta nel 1467, ben oltre la nascita di Federico. Risulta invece che Elisabetta rimasta vedova il 10 settembre 1482, nello stesso giorno in cui morì anche il padre Federico fece ritorno a Urbino, dove si ritirò nel monastero di Santa Chiara, fatto costruire da suo padre e da lei modificato[10][11], assumendo il nome di suor Chiara. Si trasferì poi a Ferrara, nel monastero di San Bernardino, dove morì forse nell'agosto 1521.
Era un pronipote del duca di Milano Francesco Sforza[12]. La famiglia diede alla Chiesa diversi cardinali: Guglielmo Sanseverino, Antonio Sanseverino O.S.Io.Hieros., Lucio Sanseverino[13] e Stanislao Sanseverino.
Non si hanno informazioni precise sulla sua formazione scolastica, se non che frequentò l'Università di Parigi sotto il patronato di Re Luigi XI[14][15].
Primi anni di vita
Verso il 1479 fu Chierico di Milano, Protonotario apostolico e ricevette in commenda il Monastero di San Bartolomeo di Momo (Novara)[16] e il monastero benedettino di San Lorenzo di Cremona[17].
Non si dispongono informazioni sull'ordinazione presbiterale e la consacrazione vescovile.
Ebbe il suo primo incarico episcopale il 5 novembre 1481 ricevendo la nomina ad amministratore apostolico della Diocesi di Maillezais che occupò fino al 5 novembre 1508 dopodiché la sede restò vacante fino al 1511.
Intorno al 1492 diventò Prevosto della Chiesa Santa Maria Rossa in Crescenzago[18].
Cardinalato
A causa della sua giovinezza fu creato cardinale in segreto da Innocenzo VIII nel concistoro del 9 marzo 1489. Purtroppo il papa morì senza riuscire a pubblicarlo. Per intervento del cardinale Ascanio Sforza fu pubblicato durante la sede vacante il 26 luglio 1492 e ricevette il titolo diaconale di San Teodoro. Fu ammesso al Sacro Collegio Cardinalizio e partecipò al conclave del 1492, che elesse papa Alessandro VI.
In occasione della discesa in Italia dei francesi nel novembre 1494 fu inviato a Siena come legato pontificio presso il re di Francia Carlo VIII[19] adoperandosi da mediatore tra il papa e il re, ma il suo veloce rientro insospettì papa Alessandro VI che il 9 dicembre 1494 lo chiamò alla Santa Sede e lo fece arrestare per alcuni giorni insieme col cardinale Bernardino Lonati[20] per sedare le ribellioni di Ostia. Fu alloggiato al piano superiore del Palazzo apostolico e, liberato il 19 dicembre, fu rimandato al cospetto del re Carlo VIII di Francia, che accompagnò al suo ingresso trionfale a Roma il successivo 31 dicembre.
Accompagnò il papa a Orvieto il 27 maggio 1495 e ritornò a Roma con il pontefice il 27 giugno[21].
L'8 febbraio 1496 fu nominato amministratore della sede di Terouanne che mantenne fino al 12 novembre 1498. Il 1º luglio 1497 fu nominato amministratore della sede metropolitana di Vienne dalla quale rassegnò le dimissioni il 26 gennaio 1515 in favore del nipote Alessandro[22].
Il 9 gennaio 1499 lesse in concistoro una lettera in francese del re Luigi XII di Francia datata 20 dicembre 1498 inviata da Chinon[23].
Il 6 luglio 1499 rassegnò le dimissioni dalla commenda del Monastero di San Vittore al Corpo di Milano[24].
Con una seconda incursione francese in Lombardia, il 3 agosto 1499, partì per Milano con il permesso del papa per raggiungere il cardinale Ascanio Sforza e per partecipare alla difesa del ducato. Partecipò al Conclave del settembre 1503 che elesse papa Pio III e al Conclave dell'ottobre 1503 che elesse papa Giulio II. Il 24 maggio 1504 fu nominato legato nella Provincia del Patrimonio.
Il 30 maggio 1505 fu nominato amministratore della sede di Novara che occupò fino al 24 ottobre 1511. Il 1º maggio 1510 optò per la diaconia di Sant'Angelo in Pescheria e tenne in commenda la diaconia di San Teodoro fino al 17 maggio 1511.
Ebbe attriti con Giulio II per il possesso dell'Abbazia di Chiaravalle, che il re gli aveva assegnato, e per la sua lealtà alla Francia quando il papa si riconciliò con Venezia nel febbraio 1510. Dopo che il papa lo minacciò di imprigionarlo nel Castel Sant'Angelo nel giugno 1510, il cardinale si unì ai nemici del papa. Nell'ottobre 1510 cercò quindi rifugio, con altri quattro cardinali, nell'accampamento dell'esercito francese e si recò a Milano.
Fu uno dei firmatari del documento del 16 maggio 1511 che convocava un concilio a Pisa per il 1º settembre. Nel concistoro del 24 ottobre 1511 il papa lo minacciò di scomunica se non si fosse sottomesso. Non partecipò per cui al Concilio scismatico di Pisa, ma persistette nella sua ribellione al papa e nel concistoro del 30 gennaio 1512 fu privato del cardinalato e dei suoi benefici.
Fu con l'esercito francese alla vittoria di Ravenna[28] il giorno di Pasqua 11 aprile 1512. Gaston de Foix[27], il suo capo, fu ucciso in battaglia. Il cardinale doveva diventare governatore dello Stato Pontificio secondo il progetto di re Luigi XII di Francia, che voleva detronizzare papa Giulio II, ma il piano fallì.
Alla morte del papa non partecipò al conclave del 1513, che elesse papa Leone X. Poco dopo il conclave, il cardinale fu arrestato a Firenze per ordine del nuovo pontefice, che gli promise la grazia per sé e gli altri cardinali se si fossero pentiti. Il 17 giugno 1513 rigettarono il concilio scismatico e si sottomisero all'autorità papale. La dichiarazione fu letta in una sessione del Quinto Concilio lateranense. Arrivò alla Santa Sede il 27 giugno, insieme al cardinale Bernardino López de Carvajal[29], per partecipare a un concistoro segreto, lesse la formula di ritrattazione e fu assolto dal papa e riammesso al Sacro Collegio dei Cardinali con la sua diaconia di Sant'Angelo in Pescheria. Come penitenza dovette digiunare per un mese.
Gradualmente recuperò i suoi precedenti benefici e nello stesso anno divenne Cardinale protodiacono. Nominato Cardinale protettore del Regno di Francia proseguì la collaborazione con gli ambasciatori del re. Il 6 ottobre 1513 negoziò con il papa il testo di una dichiarazione da far firmare al re Luigi XII che fu approvato il 26 ottobre e autorizzò a presentare al papa una richiesta di arbitrato.
Fu trasferito dalla diaconia di Sant'Angelo in Pescheria prima del 24 marzo 1514, assegnata al cardinale Matthäus Lang von Wallenberg[30]. Optò di nuovo per la diaconia di San Teodoro, che occupò fino alla morte.
Il 25 giugno 1515 fu chiamato da papa Leone X perché sembrava che uno dei suoi servi avesse ucciso una guardia pontificia, per cui fu arrestato e mandato a Castello Sant'Angelo. Fu rilasciato il giorno successivo quando il papa presentò il caso in concistoro e il cardinale ebbe l'opportunità di dimostrare la propria innocenza.
Nel novembre 1515 il papa lo inviò al cospetto di Francesco I di Francia[31], che si trovava a Parma dopo la Battaglia di Marignano che gli assicurò vari territori della penisola. Il re lo ricevette il 10 dicembre al ponte di Reno, a tre ore da Bologna. Entrò in città il giorno seguente, seguito dal re. Francesco I costrinse papa Leone X alla trattativa per il possesso dei territori di Parma e Piacenza.
Morte
Morì a Roma il 7 agosto 1516 e fu sepolto nella Basilica di Santa Maria in Ara Coeli al Campidoglio (Roma), senza memoria.
Successione degli incarichi
Predecessore: | Amministratore apostolico di Maillezais | Successore: | |
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Jean III d'Amboise (vescovo) |
5 novembre 1481-5 novembre 1508 | Pietro Accolti |
Predecessore: | Cardinale diacono di San Teodoro | Successore: | |
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Teodoro Paleologo di Monferrato | 26 luglio 1492-17 maggio 1511 Diaconia in commendam dal 1º maggio 1510 |
Alfonso Petrucci | I |
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Alfonso Petrucci | 24 marzo 1512-7 agosto 1516 | Alfonso Petrucci | II |
Predecessore: | Amministratore apostolico di Thérouanne | Successore: | |
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Antoine de Croÿ | 8 febbraio 1496-12 novembre 1498 | Philippe de Luxembourg |
Predecessore: | Amministratore apostolico di Vienne | Successore: | |
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Antoine de Clermont (arcivescovo metropolita) |
1º luglio 1497-26 gennaio 1515 | Alessandro Sanseverino (arcivescovo metropolita) |
Predecessore: | Abate commendatario di Morimondo | Successore: | |
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Cesare Borgia | 1498 - 1512 | Giovanni de' Medici |
Predecessore: | Legato pontificio di Bologna | Successore: | |
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Giovanni Battista Orsini | 21 maggio 1503-23 maggio 1504 | Galeotto Franciotti della Rovere |
Predecessore: | Amministratore apostolico di Novara | Successore: | |
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Ascanio Maria Sforza Visconti | 30 maggio 1505-24 ottobre 1511 | Matthäus Schiner | I |
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Matthäus Schiner | 6 febbraio - 7 agosto 1516 | Antonio Maria Ciocchi del Monte | II |
Predecessore: | Cardinale diacono di Sant'Angelo in Pescheria | Successore: | |
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Giuliano Cesarini | 1º maggio 1510-30 gennaio 1512 | sé stesso dopo la deposizione | I |
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sé stesso prima della deposizione | 27 giugno 1513-22 marzo 1514 | Matthäus Lang von Wellenburg | II |
Predecessore: | Cardinale protodiacono | Successore: | |
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Giovanni de' Medici | 9 marzo 1513-7 agosto 1516 | Alessandro Farnese |
Predecessore: | Abate commendatario di Saint-Victor de Marseille | Successore: | |
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Robert Guibé | 9 novembre 1513-7 agosto 1516 | Giulio de' Medici |
Note | |
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Bibliografia | |
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Collegamenti esterni | |
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- Cardinali creati in segreto
- Cardinali creati in segreto da Innocenzo VIII
- Protonotari apostolici
- Abati commendatari di San Bartolomeo di Momo
- Abati commendatari di San Lorenzo di Cremona
- Abati commendatari di San Vittore al Corpo
- Amministratori apostolici di Maillezais
- Cardinali diaconi di San Teodoro
- Amministratori apostolici di Thérouanne
- Amministratori apostolici di Vienne
- Legati pontifici nella Provincia del Patrimonio
- Legati pontifici di Bologna
- Amministratori apostolici di Novara
- Cardinali diaconi di Sant'Angelo in Pescheria
- Cardinali Protodiaconi
- Cardinali protettori
- Abati commendatari di Saint-Victor de Marseille
- Concistoro 26 luglio 1492
- Concistoro 9 marzo 1489
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