Eugène Lachat
Eugène Lachat, C.PP.S. Vescovo | |
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Suaviter ac fortiter | |
André Pickel Ritratto del vescovo; incisione su acciaio; pubblicata attorno al 1870 dai fratelli Karl & Nikolaus Benziger di Einsiedeln | |
Età alla morte | 67 anni |
Nascita | Montavon 14 ottobre 1819 |
Morte | Balerna 1º novembre 1886 |
Professione religiosa | 1837 |
Ordinato diacono | 13 dicembre 1841 |
Ordinazione presbiterale | Soletta, 24 settembre 1842 |
Nominato vescovo | 26 febbraio 1863 |
Consacrazione vescovile | 30 novembre 1863 da mons. André Raess |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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Eugène Lachat (Montavon, 14 ottobre 1819; † Balerna, 1º novembre 1886) è stato un vescovo svizzero.
Cenni biografici
Eugène nacque a Montavon (comune di Réclère, canton Giura, Svizzera) il 14 ottobre 1819 da François, contadino originario di Scheulte (Giura bernese) e da Anne-Marie nata Walser. Al battesimo ricevette i nomi di Eugène Amable Jean Claude.
Educazione
Perse entrambi i genitori in tenera età. Il parroco di Grandfontaine gli impartì i primi rudimenti di latino. Studiò retorica a Besançon, sotto la direzione del fratello maggiore Jean-François, si trasferì poi in Italia ed entrò nei Missionari del Preziosissimo Sangue nel 1836, l'anno seguente emise la sua professione religiosa. Studiò filosofia a Roma e teologia ad Albano.
Presbiterato
Nel 1842 fu ordinato sacerdote. Fu per due anni predicatore per le missioni popolari nella penisola. Nel 1844 si trasferì presso il santuario di Notre-Dame-des-Trois-Epis vicino a Colmar, nel 1850 fu parroco di Grandfontaine e dal 1855 fu decano di Delémont.
Episcopato
Nel 1863 fu eletto vescovo di Basilea e consacrato nella cattedrale di Soletta il 30 novembre dello stesso anno dal vescovo di Strasburgo mons. Andreas Räss, co-consacratori mons. Peter-Josef de Preux vescovo di Sion e mons. Karl Johann Greith vescovo di San Gallo.
Nei primi anni a Soletta l'attività del vescovo non si urtò con la conferenza dei cantoni diocesani di orientamento liberale, ma si incrinarono con il rafforzamento delle tendenze ultramontane alla vigilia del Concilio Vaticano I e del Kulturkampf. Lachat era sostenitore moderato dell'infallibilità papale e nel 1871 pubblicò le decisioni del Concilio nella lettera pastorale per la Quaresima, violando il divieto imposto dalla conferenza diocesana.
Il 29 gennaio 1873 la maggioranza dei cantoni diocesani (eccetto Lucerna e Zugo) lo destituì dall'incarico. Il 16 aprile, la polizia solettese lo cacciò dal palazzo vescovile. Il vescovo fuorilegge si rifugiò presso il tribunale ospedaliero di Altishofen e poi a Lucerna, da dove continuò ad amministrare la sua diocesi per dieci anni. Nel 1878 aprì un nuovo seminario a Lucerna (quello di Soletta era stato chiuso dalle autorità cantonali) che installò nel 1883.
Tra il 1883 e 1884 si tennero delle trattative diplomatiche tra il Consiglio federale e la Santa Sede che permisero di trovare una soluzione a questo conflitto. Nel canton Ticino, dove le parrocchie di rito romano erano allora appartenenti alla diocesi di Como e quelle di rito ambrosiano a Milano, tutte le parrocchie del cantone furono annesse alla diocesi di Basilea con un'amministrazione apostolica speciale per il Ticino e il vescovo Lachat fu posto alla sua guida, diventando così il primo amministratore apostolico del Ticino, con il titolo di arcivescovo in partibus infidelium di Damiata. Il 1° agosto 1885 fu accolto dal governo cantonale a Bellinzona. Nello stesso anno aprì un seminario a Lugano. In generale, incoraggiò l'azione cattolica in tutte le sue forme, ma la morte lo colse improvvisamente pochi mesi dopo il suo arrivo in Ticino.
Morì a Balerna (Svizzera) il 1º novembre 1886.
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale |
- Cardinale Guillaume d'Estouteville, O.S.B. Clun.
- Papa Sisto IV
- Papa Giulio II
- Cardinale Raffaele Sansone Riario
- Papa Leone X
- Papa Paolo III
- Cardinale Francesco Pisani
- Cardinale Alfonso Gesualdo di Conza
- Papa Clemente VIII
- Cardinale Pietro Aldobrandini
- Cardinale Laudivio Zacchia
- Cardinale Antonio Marcello Barberini, O.F.M. Cap.
- Cardinale Nicolò Guidi di Bagno
- Arcivescovo François de Harlay de Champvallon
- Cardinale Louis-Antoine de Noailles
- Vescovo Jean-François Salgues de Valderies de Lescure
- Arcivescovo Louis-Jacques Chapt de Rastignac
- Arcivescovo Christophe de Beaumont du Repaire
- Cardinale César-Guillaume de la Luzerne
- Arcivescovo Gabriel Cortois de Pressigny
- Arcivescovo Hyacinthe-Louis de Quélen
- Cardinale Jacques-Marie-Adrien-Césaire Mathieu
- Vescovo Andreas Räß
- Arcivescovo Eugène Amable Jean Claude Lachat, C.PP.S.
Successione degli incarichi
Predecessore: | Vescovo di Basilea | Successore: | |
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Karl Arnold-Obrist | 28 settembre 1863 - 18 dicembre 1884 | Friedrich Xaver Odo Fiala |
Predecessore: | Arcivescovo titolare di Damiata | Successore: | |
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Eugène-Louis-Marie Lion, O.P. | 23 marzo 1885 - 1º novembre 1886 | Ignazio Camillo Guglielmo Maria Pietro Persico, O.F.M. Cap. |
Predecessore: | Amministratore apostolico di Lugano | Successore: | |
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primo amministratore apostolico | 23 marzo 1885 - 1º novembre 1886 | Vincenzo Molo |
Collegamenti esterni | |
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