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Ignazio Gaetano Boncompagni-Ludovisi Cardinale
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Titolo cardinalizio
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Incarichi attuali
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Età alla morte |
47 anni
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Nascita
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Roma 18 giugno 1743
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Morte
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Bagni di Lucca 9 agosto 1790
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Sepoltura
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Chiesa di Sant'Ignazio di Loyola in Campo Marzio (Roma)
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Conversione |
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Appartenenza |
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Vestizione |
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Creazione a Cardinale |
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Creato Cardinale in pectore
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17 luglio 1775 da Pio VI (vedi)
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Pubblicato Cardinale
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13 novembre 1775 da Pio VI (vedi)
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Ignazio Gaetano Boncompagni-Ludovisi indicato anche come Ignazio Boncompagni (Roma, 18 giugno 1743; † Bagni di Lucca, 9 agosto 1790) è stato un cardinale italiano.
Biografia
Nacque a Roma [1]. Era il settimo dei nove figli di Gaetano Boncompagni, principe di Piombino e duca di Sora e Laura Chigi, dei principi Farnese. Il suo nome di battesimo era Ignazio Gaetano. La sua condizione di secondogenito lo destinò alla carriera ecclesiastica: la parentela con papa Gregorio XIII lo avrebbe agevolato. È indicato anche come Ignazio Boncompagni.
Formazione e attività prelatizia
Nel maggio 1754 papa Benedetto XIV gli concesse tutti i benefici del patronato che i Boncompagni Ludovisi esercitavano sulle diocesi di Aquino e Sora, vacanti dopo le dimissioni in quell'anno del suo titolare, il cardinale Pier Luigi Carafa. Studiò all'Università degli Studi di Roma "La Sapienza" di Roma, dove conseguì il dottorato in giurisprudenza nel 1765. Nominato archimandrita del "monastero di Sant'Adriano", diocesi di Rossano e abate commendatario di "Santa Maria di Giosefat", diocesi di Cosenza, con bolla di papa Clemente XIII del 27 aprile 1763. Cameriere segreto di Sua Santità nel 1765, esercitò la mansione di Referendario del Tribunale della Segnatura Apostolica di Giustizia e di Grazia il 12 dicembre seguente. Vice-legato in Bologna, città d'origine della famiglia Boncompagni il 19 novembre 1766, ne divenne in più riprese pro-legato nel periodo gennaio-novembre 1768, fino alla venuta del Legato Lazzaro Opizio Pallavicini; da febbraio a novembre 1769, durante il Conclave del 1769 che elesse papa Clemente XIV all'arrivo del legato Antonio Branciforte Colonna; e ancora, dall'ottobre 1774 al febbraio 1775, durante il Conclave del 1774-1775 che elesse papa Pio VI.
Nel 1767 fu nominato delegato apostolico della Commissione per le Acque delle tre legazioni di Bologna, Ferrara e Romagna. L'incarico costituì una delle maggiori preoccupazioni dell'amministrazione dello Stato Pontificio. Come assessore alle acque, intraprese la sistematizzazione del corso del fiume Po' e come legato a Bologna, intraprese un'indagine che avrebbe gettato le basi per un nuovo sistema fiscale basato sulla proprietà fondiaria. Quando fu nominato segretario di Stato, espresse il desiderio di poter mantenere l'incarico che il papa esaudì con un breve apostolico del 26 agosto 1785.
Cardinalato
Venne creato cardinale diacono riservato in pectore nel concistoro del 17 luglio 1775 da Pio VI e pubblicato nel concistoro del 13 novembre 1775; ricevette il cappello rosso il 16 novembre seguente e la diaconia di Santa Maria in Portico Campitelli il 18 dicembre dello stesso anno con dispensa per non aver ricevuto gli ordini minori. Prefetto della Congregazione della Sacra Consulta, della Congregazione di Avignone e Lauretana; delegato apostolico per la vigilanza sull'approvvigionamento idrico alle legazioni di Ferrara, Bologna e Romagna. Legato a latere di Bologna il 15 dicembre 1777 e riconfermato per tre anni il 3 gennaio 1781, rimase in carica fino all'8 febbraio 1785. Abate commendatario di "San Bartolomeo" (o San Nicolò de' Bartoli), diocesi di Ferrara il 24 novembre 1778 e di "Santa Sofia", arcidiocesi di Benevento, dal 2 gennaio 1785.
Cardinale Segretario di Stato di Sua Santità dal 29 giugno 1785, dovette dimettersi per motivi di salute il 30 settembre 1789. Protettore del Collegio Germanico-Ungarico e dell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini, con breve apostolico del 29 novembre 1785 e presidente del suo capitolo, con breve apostolico del 18 aprile 1789. Optò per la diaconia di Santa Maria ad Martyres il 29 gennaio 1787 e per la diaconia di Santa Maria in Via Lata il 30 marzo 1789. Cardinale protodiacono dall'11 dicembre 1789 fino alla morte.
Morte
Morì il 9 agosto 1790 a Bagni di Lucca, dove si era ritirato, all'età di 47 anni. Esposto e sepolto nella cattedrale arcivescovile di Lucca, le sue spoglie vennero trasferite privatamente nella tomba di famiglia nella Chiesa di Sant'Ignazio a Roma, il 26 gennaio 1791. Numerosi suoi manoscritti di teologia, filosofia e diritto, nonché una versione italiana di tre libri del De Officiis di Cicerone, sono conservati nell'Archivio Segreto Vaticano e nella Biblioteca Apostolica Vaticana.
Successione degli incarichi
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Note |
- ↑ Questo secondo Moroni in "Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica da S. Pietro sino ai nostri giorni", capitolo VI, pagina 10; così come la sua biografia in italiano. Ritzler in "Hierarchia Catholica Medii et Recentioris Aevi" capitolo VI, p. 31, riporta che nacque il 18 gennaio 1743.
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Bibliografia |
- (IT) Niccolò Del Re, La Curia romana: lineamenti storico giuridici. 4th ed. aggiornata ed accresciuta, vol. I, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano, 1998, p. 89
- (IT) Gian Ludovico Masetti Zannini, "Il card. Ignazio Boncompagni Ludovisi e gli idraulici bolognesi, vol. IX, 1964, pp. 39-79
- (IT) Gaetano Moroni, Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica da S. Pietro sino ai nostri giorni. 103 vols. in 53, vol. VI, Tipografia Emiliana, Venezia, 1840-1861, p. 10
- (IT) Enzo Piscitellii, "Il Boncompagni Ludovisi segretario di Stato di Pio VI." Studi Romani, vol. VII, 1959, pp. 275-286
- (LA) Remigium Ritzler, Sefrin Pirminum, Hierarchia Catholica Medii et Recentioris Aevi, vol. VI (1730-1799), Typis et Sumptibus Domus Editorialis "Il Messaggero di S. Antonio" presso Basilica Sant'Antonio, Padova, 1968, pp. 31, 51, 52
- (DE) Christoph Weber, Genealogien zur Papstgeschichte. 6 v., vol. I, Anton Hiersemann, Stuttgart :, 1999-2002. (Päpste und Papsttum, Bd. 29, 1-6), p. 117
- (IT) Christoph Weber, Legati e governatori dello Stato Pontificio: 1550-1809, Ministero per i beni culturali e ambientali, Ufficio centrale per i beni archivistici, Roma, 1994. (Pubblicazioni degli archivi di Stato. Sussidi; 7), pp. 161, 511
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Collegamenti esterni |
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Voci correlate |
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