Ludovico Flangini
Ludovico Flangini Cardinale | |
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Età alla morte | 70 anni |
Nascita | Venezia 26 luglio 1733 |
Morte | Venezia 29 febbraio 1804 |
Sepoltura | Basilica di san Marco (Venezia) |
Ordinato diacono | 28 marzo 1790 |
Ordinazione presbiterale | 1799 |
Nominato patriarca | 14 settembre 1801 da Pio VII |
Consacrazione vescovile | Vienna, 14 marzo 1802 dal card. arc. Christoph Anton von Migazzi |
Creato Cardinale |
3 agosto 1789 da Pio VI (vedi) |
Cardinale per | 14 anni, 6 mesi e 26 giorni |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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Ludovico Flangini o Flangini Giovanelli (Venezia, 26 luglio 1733; † Venezia, 29 febbraio 1804) è stato un cardinale e patriarca italiano.
Cenni biografici
Nacque a Venezia da Marco e Cecilia Eleonora nata Giovanelli. Ricevette un'ottima educazione letteraria, di forte impronta classica e iniziò la tradizionale carriera politica dei patrizi veneziani.
Nel 1759 sposò Maria Laura Donà. La coppia ebbe una figlia, Cecilia. La moglie morì prematuramente il 17 marzo 1762 ed egli decise di ritirarsi ad Asolo. Dopo aver assolto varie funzioni pubbliche nel 1776 decise di concorrere alla carica di procuratore di San Marco.
Carriera ecclesiastica
Deluso per non essere stato nominato, decise di intraprendere la carriera ecclesiastica. Il senato veneziano, facendo uso del privilegio garantitogli da papa Clemente XII, lo nominò auditore della Sacra Rota romana il 16 marzo 1779.
Il Flangini iniziò così a Roma una carriera che culminò il 5 luglio 1789 nella nomina da parte di Pio VI a cardinale diacono dei Santi Cosma e Damiano. Fu ascritto delle congregazioni del Concilio, dei Riti e dei Regolari. Nel 1784 optò per il titolo di Sant'Agata dei Goti. Solo alla vigilia del conclave veneziano ricevette l'ordinazione presbiterale. In conclave si legò strettamente alla fazione imperiale guidata dal cardinale František Herzan von Harras e appoggiò la candidatura del cardinale Alessandro Mattei e poi del Chiaramonti, che fu eletto papa con il nome di Pio VII.
Nel 1800, poco dopo l'elezione del nuovo pontefice, optò per il titolo presbiterale di Cardinale presbitero di San Marco, fu quindi a Vienna per offrire le proprie credenziali alla corona austriaca che, pur avendo cancellato la Repubblica di Venezia, gli garantì una pensione di 10.000 ducati annui segno della grande stima in cui era tenuto presso Francesco II d'Asburgo-Lorena. Su invito dell'Imperatore, il Flangini venne proposto come nuovo patriarca di Venezia e fu il primo primate veneto a essere nominato dal sovrano straniero dopo la dissoluzione dell'ordinamento repubblicano dello stato nel 1797.
Patriarcato
Il 14 novembre 1801 fu proposto al patriarcato e il 23 dicembre fu eletto patriarca di Venezia ricevendone il pallio. Nel gennaio dell'anno seguente, a Vienna, venne consacrato vescovo dal cardinale Christoph Anton von Migazzi, arcivescovo di Vienna. Nella capitale austriaca redasse la prima lettera pastorale, dove esprimeva la volontà di migliorare la preparazione del clero, l'istruzione religiosa del popolo e di promuovere la difesa della Chiesa delle "false massime degli pseudo filosofi". Prese possesso della sua sede il 24 novembre successivo.
Nel breve periodo del suo patriarcato, il cardinale Flangini ridusse le richieste minime per la celebrazione delle messe e attinse dai fondi e dai benefici di molte chiese per migliorare la condizione economica generale del clero veneziano. Si preoccupò inoltre di erigere nuove confraternite, sovrintendendo personalmente all'educazione del clero attraverso la costituzione di nuovi seminari e dando grande impulso alla devozione per le Quarant'ore.
Consigliere privato dell'Imperatore d'Austria, venne da questi nominato conte il 24 maggio 1802. Mutò quindi il titolo di san Marco, tradizionale dei cardinali veneziani, in quello di cardinale presbitero di Sant'Anastasia, perché agli occhi dell'Austria la cosa non sapesse di nostalgie nazionalistiche e per non incontrare eventuali ostacoli nelle sue aspirazioni. Nel corso di una conferenza con i ministri plenipotenziari austriaci, tenutasi il 14 agosto 1802, il cardinale Flangini tentò invano di ottenere la restaurazione del tribunale del Sant'Uffizio per meglio combattere il crescere di società segrete e massoniche, così come non ottenne di poter sottomettere i regolari ai loro diretti superiori anziché direttamente al vescovo, né di poter ricostituire la Società di Gesù.
Decorato con la gran croce dell'Ordine Reale di Santo Stefano d'Ungheria nel 1803, iniziò il 2 maggio di quello stesso anno una visita pastorale, ma questa venne interrotta dalla sua improvvisa morte che lo colpì a Venezia il 29 febbraio 1804, i funerali si tennero nella basilica patriarcale di Venezia dove fu sepolto.
Opere
All'attività politica ed ecclesiastica il Flangini affiancò un'intensa produzione filologica e letteraria. Di notevole rilievo la prima traduzione e edizione italiana della Argonautiche di Apollonio Rodio, I-II, Roma 1791-94, condotta su quattro codici della Biblioteca Vaticana e con l'aiuto del camaldolese Clemente Biagi e del conservatore dei Musei Capitolini di Roma Ennio Quirino Visconti. Rimangono invece inedite sette Conclusiones de coniugio servorum e due indulti relativi al digiuno, conservati nella Biblioteca del Civico Museo Correr di Venezia.
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale |
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santorio
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII, O.P.
- Papa Benedetto XIV
- Clemente XIII
- Cardinale Francesco Saverio de Zelada
- Papa Pio VII, O.S.B.
- Cardinale František Herzan von Harras
- Cardinale Ludovico Flangini
Successione degli incarichi
Predecessore: | Cardinale diacono dei Santi Cosma e Damiano | Successore: | |
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Antonio Maria Doria Pamphilj | 14 dicembre 1789-21 febbraio 1794 | Giovanni Caccia-Piatti |
Predecessore: | Cardinale diacono di Sant'Agata dei Goti | Successore: | |
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Raniero Finocchietti | 21 febbraio 1794-2 aprile 1800 | Ercole Consalvi |
Predecessore: | Cardinale presbitero di San Marco | Successore: | |
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Carlo Rezzonico | 2 aprile 1800-24 maggio 1802 | Luigi Ercolani |
Predecessore: | Patriarca di Venezia | Successore: | |
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Federico Maria Giovanelli | 23 dicembre 1801-29 febbraio 1804 | Nicola Saverio Gamboni |
Predecessore: | Primate di Dalmazia | Successore: | |
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Federico Maria Giovanelli | 23 dicembre 1801-29 febbraio 1804 | Nicola Saverio Gamboni |
Predecessore: | Cardinale presbitero di Sant'Anastasia | Successore: | |
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Muzio Gallo | 24 maggio 1802-29 febbraio 1804 | Ferdinando Maria Saluzzo |
Bibliografia | |
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- Cardinali diaconi dei Santi Cosma e Damiano
- Cardinali diaconi di Sant'Agata dei Goti
- Cardinali presbiteri di San Marco
- Patriarchi di Venezia
- Primati di Dalmazia
- Cardinali presbiteri di Sant'Anastasia
- Presbiteri ordinati nel 1799
- Presbiteri italiani
- Presbiteri del XVIII secolo
- Italiani del XVIII secolo
- Presbiteri per nome
- Presbiteri italiani del XIX secolo
- Italiani del XIX secolo
- Presbiteri del XIX secolo
- Vescovi consacrati nel 1802
- Vescovi italiani del XIX secolo
- Vescovi del XIX secolo
- Vescovi per nome
- Vescovi consacrati da Christoph Anton von Migazzi
- Concistoro 3 agosto 1789
- Cardinali italiani del XVIII secolo
- Cardinali del XVIII secolo
- Cardinali per nome
- Cardinali creati da Pio VI
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- Morti nel 1804
- Morti il 29 febbraio