Santuario della Madonna della Stella (Montefalco)
Santuario della Madonna della Stella (Montefalco) | |
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Santuario della Madonna della Stella | |
Stato | Italia |
Regione | Umbria |
Provincia | Perugia |
Comune | Montefalco |
Diocesi | Spoleto-Norcia |
Religione | Cattolica |
Oggetto tipo | Chiesa |
Oggetto qualificazione | Santuario |
Dedicazione | Maria Vergine |
Sigla Ordine qualificante | C.P. |
Fondatore | Gian Battista Arnaldi |
Architetto | |
Stile architettonico | Neoclassico |
Inizio della costruzione | 21 settembre 1862 |
Completamento | 1884 |
Strutture preesistenti | Chiesa di San Bartolomeo apostolo |
Coordinate geografiche | |
Umbria | |
Il Santuario Madonna della Stella è situato a Montefalco (Perugia). È affidato alla cura pastorale dei Passionisti.
Storia
Sul luogo dove sorge l'attuale santuario esisteva una piccola chiesa dedicata a San Bartolomeo apostolo, quasi completamente rovinata. Solo l'abside era ancora in buone condizioni, e vi era conservato un affresco rappresentante la Madonna seduta su un piccolo trono con il bimbo Gesù sulle ginocchia. Il dipinto, che ora è collocato sopra l'altare maggiore del Santuario, risale al 1520 ed è opera di Paolo Bontulli da Percanestro (Camerino MC), pittore itinerante.
L'inizio delle apparizioni mariane sul luogo dell'attuale Santuario sembra possa fissarsi nell'autunno del 1861, anche se la data è molto discussa dagli storici, alcuni dei quali vorrebbero farle iniziare tra febbraio e marzo del 1862.
È certo tuttavia che la prima manifestazione pubblicamente evidente del soprannaturale avvenne nel marzo del 1862, con il primo miracolo, mentre, dalle testimonianze del piccolo veggente, Righetto Cionchi, si può dedurre che la Madonna avesse cominciato a farsi vedere già alcuni mesi prima.
L'arcivescovo Giovanni Battista Arnaldi (a Spoleto, 1853 - 1867), che seguì gli avvenimenti accaduti attorno alla chiesetta di San Bartolomeo e che ne diede la prima notizia al pubblico, nella prima relazione in merito afferma: "già da alcuni mesi la Vergine si era manifestata".
Nell'autunno del 1861 un fanciullo di quattro anni di nome Federico Cionchi, detto familiarmente Righetto, nato in una povera casa nelle vicinanze della Chiesa di San Bartolomeo, il 15 aprile 1857, si trovava con la sorella Rosa, più grande di lui di due anni, nei pressi della diroccata chiesetta, forse a giocare o forse a far pascolare pecore. Entrati per curiosità e per dire una preghiera, si fermarono fra i ruderi e Righetto fu attratto dall'immagine della Madonna che gli sorrideva e lo chiamava per nome.
Il ripetersi delle visite del fanciullo alla cappella di San Bartolomeo non mancò, con l'andare del tempo, di attirare l'attenzione dei vicini e dei contadini che lavoravano le terre nelle vicinanze, appartenenti al beneficio della parrocchia di Fratta, del comune di Montefalco (PG). Qualcuno cominciò ad accompagnare Righetto nelle sue visite alla "Bella Signora", più per curiosità che per devozione, nella segreta speranza di vedere qualcosa di straordinario. Ma non accadeva nulla e così trascorse altro tempo, fino ai primi di marzo del 1862, momento in cui avvenne il primo miracolo. La Madonna guarì istantaneamente un giovane di 30 anni, certo Giovanni Castellani malato di etisia terminale.
Dopo il primo miracolo vi fu un movimento notevole da parte di devoti e di curiosi che sentivano parlare delle apparizioni e delle guarigioni. Nel giorno della posa della prima pietra si raggiunse la cifra enorme di 50 o 60 mila persone, un numero eccezionale se si tengono presenti le condizioni di viabilità e i mezzi di locomozione del tempo.
Le guarigioni prodigiose si moltiplicarono e arrivarono ingenti offerte da tutta Italia e dall'estero, specialmente dalla Francia. La posa della prima pietra avvenne l'anno stesso delle apparizioni, il 21 settembre 1862, mentre l'inaugurazione ufficiale si ebbe solo nel 1884.
Il tempio fu dedicato a Maria "Auxilium Christianorum", perché la Madonna proteggesse la Chiesa e in particolare il papa Pio IX, che era stato anche arcivescovo di Spoleto.
Alla morte di Pio IX, avvenuta il 7 febbraio1878, gli successe Leone XIII, che, a sua volta, per 31 anni, era stato arcivescovo di Perugia.
L'arcivescovo Gian Battista Arnaldi per il suo affetto verso la Madonna, che nel luogo delle apparizioni popolarmente si chiamerà "della Stella", mise tutto il suo impegno per costruire il santuario, che doveva essere una sorta di "Lourdes dell' Umbria"; a tal fine chiamò sul posto alcuni tra i migliori artisti del tempo.
Arte
Il progetto del Santuario fu affidato all'architetto Giovanni Santini di Umbertide (PG), assai noto in Umbria. Ne risultò un vero capolavoro, una delle migliori espressioni artistiche di fine '800.
L'architettura del Santuario, di sapore neoclassico, con un campanile svettante, con cupolino retto da 8 colonne, concepito dal Santini nel più puro stile cinquecentesco, presenta una pianta a croce latina. Tutta la struttura portante è realizzata in travertino ricoperto da un intonaco di finto marmo finissimo ( particolare materiale chiamato "marmoridea"), di cui esistono solo due o tre repliche; infatti l'artista-artigiano che la produceva morì portando con se il segreto della sua composizione.
Pastorale del Santuario
I Passionisti vi sono stati chiamati nel 1884 per interessamento del beato Bernardo Silvestrelli. Si realizzava così una profezia del veggente, Righetto Cionchi. Alla primitiva residenza dei cappellani del santuario furono aggiunti altri edifici per le esigenze della comunità.
La presenza passionista contribuì al rilancio del santuario e "l'assistenza spirituale fu pari al bisogno". Per un certo periodo la casa è stata sede provinciale (1884-1923), nonché noviziato (1908-1923), studentato liceale, filosofico e teologico (dal 1924 al1968).
I religiosi della comunità prestano servizio ai numerosi pellegrini che affollano il santuario specialmente nelle domeniche.
Feste principali del santuario: 24 maggio e 8 settembre.
La festa settembrina, dal 1962, centenario delle apparizioni, viene fatta precedere da una peregrinatio Mariae nei paesi vicini al santuario.
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