Zbigņevs Stankevičs
Zbigņev Stankevičs Arcivescovo | |
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Fortitudo et laus mea Dominus | |
Titolo | |
Gran priore per la Lettonia dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme | |
Incarichi attuali | |
Età attuale | 69 anni |
Nascita | Lejasciems 15 febbraio 1955 |
Appartenenza | Arcidiocesi di Riga |
Ordinazione presbiterale | Riga, 16 giugno 1996 dall'arc. Jānis Pujats |
Nominato arcivescovo | 19 giugno 2010 da Benedetto XVI |
Consacrazione vescovile | Riga, 8 agosto 2010 dal card. arc. Jānis Pujats |
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Zbigņev Stankevičs (Lejasciems, 15 febbraio 1955) è un arcivescovo lituano, vice presidente della Conferenza Episcopale della Lettonia.
Biografia
La formazione e il ministero sacerdotale
Nacque in una famiglia di origini polacche a Lejasciems il 15 febbraio 1955, nella regione Vidzeme dove si trova la capitale della Lettonia, Riga.
Conseguito il diploma in ingegneria presso l’Istituto politecnico di Riga, lavorò in un centro navale e poi in banca per 12 anni. Nel 1990 entrò nel seminario di Lublino in Polonia, dove intraprese gli studi di filosofia e teologia all’università di Lublino. Venne ordinato presbitero il 16 giugno 1996 per l'arcidiocesi di Riga, dove svolse la sua attività al servizio della curia. Dal 2002 al 2008 proseguì gli studi a Roma presso la Pontificia Università Lateranense conseguendo il dottorato in teologia fondamentale. Rientrato in patria divenne quindi padre spirituale del seminario maggiore di Riga e direttore dell'Istituto di studi religiosi.
Il ministero episcopale
Papa Benedetto XVI lo nominò arcivescovo di Riga il 19 giugno 2010. Fu consacrato nella cattedrale luterana di Riga perché quella cattolica era troppo piccola, l'8 agosto seguente, dal cardinale di Santa Silvia Jānis Pujats; era assistito dall'arcivescovo di Gniezno Józef Kowalczyk [1] e dall'arcivescovo titolare di Atella Luigi Bonazzi [2], nunzio apostolico in Lituania. In seguito si insediò come arcivescovo metropolita nella basilica cattolica di San Giacomo. Parla correttamente diverse lingue. È considerato un duro, un coriaceo. Non lo spaventano le critiche che gli muovono politici e anche settori del clero. Risponde con acutezza e tira dritto per la sua strada [3]. Partecipò alla XIII Assemblea Generale Ordinaria del sinodo dei vescovi dal titolo La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana svoltasi dal 7 al 28 ottobre 2012 in cui ebbe a dichiarare nel suo intervento:
« | Il mio intervento è la risposta all'invito rivolto al Sinodo nel numero 116 dell'Instrumentum Laboris, di approfondire la problematica dei carismi e rimuovere gli ostacoli "che non permettono di integrare pienamente i carismi al fine di sostenere la nuova evangelizzazione".
Il primo ostacolo è che buona parte dei sacerdoti non sono disposti a prendersi cura dei nuovi gruppi e movimenti, perché non hanno ricevuto la preparazione adatta a questo genere di lavoro pastorale. Un altro ostacolo consiste nel fatto che la maggior parte dei leader dei gruppi non hanno una preparazione teologica e facilmente sbagliano dal punto di vista dottrinale. I sacerdoti, invece, spesso si tengono lontani da questi gruppi. Da qui rivolgo ai vescovi un appello a incoraggiare i sacerdoti a prendersi cura dei nuovi gruppi di preghiera e dei movimenti, chiamati un "dono della Provvidenza alla Chiesa" (cfr n. 115). Un altro problema è la mancanza di una nostra pastorale dei carismi e dei segni, promessi da Gesù agli Apostoli, che dovrebbero accompagnare l'evangelizzazione (cfr Mc 16, 17 ). San Paolo sottolinea che "il regno di Dio non consiste in parole, ma in potenza" (1Cor 4, 20 ) e che "i segni dell'apostolo" consistono "nei miracoli, nei prodigi e nelle opere potenti" (2Cor 12, 12 ). Qui c'è un'enorme risorsa per la nuova evangelizzazione. Quando uno vede la potenza divina operante davanti ai suoi occhi, la sua fede si rianima. Questi segni sono così raramente presenti durante la nostra predicazione perché non aspettiamo che Dio intervenga in questo modo. La nostra predicazione è diventata troppo razionale e poco kerygmatica, ma proprio la presenza del kerygma libera la forza divina durante la predicazione. Questi sono punti sensibili troppo poco presi in considerazione nella nostra prassi pastorale. » | |
In occasione della III assemblea generale straordinaria del sinodo sulla famiglia Le sfide pastorali della famiglia nel contesto dell'evangelizzazione, si impegnò affinché si riaffermasse la verità del Vangelo sul matrimonio.
« | ...è necessaria una conversione da parte nostra. Dobbiamo farlo con tutta l'umiltà, con tutta la misericordia verso il mondo, ma la verità rimane sempre, la verità è oggettiva. Non possiamo dire che ognuno può capirla come vuole. Giusto e sacrosanto andare incontro alle sfide contemporanee per quanto possibile. Ma senza perdere l'identità cattolica e senza rinunciare alla verità sul matrimonio » | |
Il 24 settembre 2018 accolse Francesco in visita pastorale a 25 anni dalla storica visita di Giovanni Paolo II del 9 settembre 1993.
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale |
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santorio
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII O.P.
- Papa Benedetto XIV
- Papa Clemente XIII
- Cardinale Marcantonio Colonna
- Cardinale Hyacinthe Sigismond Gerdil
- Cardinale Giulio Maria della Somaglia
- Cardinale Carlo Odescalchi, S.J.
- Cardinale Costantino Patrizi Naro
- Cardinale Lucido Maria Parocchi
- Papa San Pio X
- Papa Benedetto XV
- Papa Pio XII
- Cardinale Carlo Confalonieri
- Cardinale Corrado Ursi
- Cardinale Francesco Colasuonno
- Cardinale Arcivescovo Jānis Pujats
- Arcivescovo Zbigņev Stankevičs
Successione degli incarichi
Predecessore: | Arcivescovo metropolita di Riga | Successore: | |
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Jānis Pujats | dal 19 giugno 2010 | in carica |
Predecessore: | Gran priore per la Lettonia dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme | Successore: | |
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Jānis Pujats | dal 19 giugno 2010 | in carica |
Predecessore: | Vicepresidente della Conferenza Episcopale della Lettonia | Successore: | |
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Jānis Bulis | dal 18 ottobre 2011 | in carica |
Note | |
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Bibliografia | |
Collegamenti esterni | |
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