Alessandro Cesarini juniore

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Alessandro Cesarini
Cardinale
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Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte 52 anni
Nascita Roma
1592
Morte Roma
25 gennaio 1644
Sepoltura Basilica di Santa Maria in Aracoeli
Conversione
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Consacrazione vescovile 25 maggio 1636 dal card. vescovo Antonio Marcello Barberini
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Alessandro Cesarini detto juniore (Roma, 1592; † Roma, 25 gennaio 1644) è stato un cardinale e vescovo italiano.

Cenni biografici

Nacque a Roma nel 1592, figlio di Giuliano marchese di Civitanova e della moglie Livia nata Orsini. Alessandro ebbe quattro fratelli: il primogenito Giovanni Giorgio che successe al padre nel ducato, Virginio, Ferdinando che divenne referendario delle due Segnature e Pietro che appartenne all'Ordine gerosolimitano. Essi erano pronipoti del cardinal omonimo Alessandro Cesarini detto seniore, appartenevano al ramo di questa famiglia anche i cardinali Giuliano Cesarini, seniore (1398-1444) e Giuliano Cesarini, iuniore (1466-1510).

Formazione e attività

Nell'anno 1602 Alessandro fu inviato a studiare nella città di Parma dove fu raggiunto poco dopo dal fratello Virginio e dove furono ospiti per cinque anni del duca Ranuccio Farnese. Completati gli studi umanistici, i due fratelli tornarono a Roma dove Alessandro completò gli studi in giurisprudenza, laurendosi in utroque iure. Nel 1624 Virginio morì all'età di ventinove anni. Questi fu molto stimato da papa Urbano VIII che lo volle suo maestro di camera.

Alessandro fu avviato alla carriera curiale sotto il pontificato di Paolo V, divenendo chierico della Camera apostolica. Nel 1620 fu creato referendario delle due Segnature e protonotario apostolico. Fu governatore nel conclave del 1623, che vide l'elezione al soglio pontificio del cardinale Vincenzo Maffeo Barberini che prese il nome di Urbano VIII.

Cardinalato

Questi lo creò cardinale nel concistoro del 30 agosto 1627 con il titolo di cardinale diacono di Santa Maria in Domnica. Nel 1632 optò per la diaconia dei Santi Cosma e Damiano.

Nel 1636 fu nominato vescovo di Viterbo. Fu consacrato domenica 25 maggio di quell'anno nel palazzo del Quirinale dal cardinal Antonio Barberini seniore, O.F.M. Cap., coadiuvato da mons. Fabrizio Suardi (Ch), vescovo di Lucera e da mons. Benedetto Landi (Ch), vescovo di Fossombrone. Durante il periodo del suo vescovato edificò a Viterbo la chiesa di san Leonardo e restaurò e riaprì il seminario, rimasto chiuso per lunghi anni.

L'anno successivo optò per la diaconia di Santa Maria in Cosmedin, quindi nel 1638 per quella di Sant'Eustachio. Non potendo per i suoi impegni in Curia rispettare l'obbligo della residenza, in quell'anno rinunziò al vescovato e tornò a Roma dove riprese l'attività curiale, soprattutto la sua opera di compilatore degli atti concistoriali, incarico che il pontefice gli aveva affidato già dal 1626.

La sua opera cardinalizia si svolse sotto il pontificato di Urbano VIII e durante la guerra dei Trent'anni. Ma a quanto sembra il Cesarini non ebbe una parte di rilievo nella vita politica della Chiesa, né le gravi e tragiche ripercussioni della lunga guerra che si registravano a Roma riuscirono a scuoterlo dalla routine della vita di Curia.

Morte

Morì a Roma nel 1644. Fu sepolto nella tomba di famiglia nella chiesa di Santa Maria in Aracoeli.

Genealogia episcopale

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale

Successione degli incarichi

Predecessore: Cardinale diacono di Santa Maria in Domnica Successore: CardinalCoA PioM.svg
Carlo de' Medici 6 ottobre 1627-6 settembre 1632 Camillo Francesco Maria Pamphilj I
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con
con
Carlo de' Medici {{{data}}} Camillo Francesco Maria Pamphilj
Predecessore: Cardinale diacono dei Santi Cosma e Damiano Successore: CardinalCoA PioM.svg
Agustín Spínola Basadone 6 settembre 1632-9 febbraio 1637 Benedetto Odescalchi I
II
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con
Agustín Spínola Basadone {{{data}}} Benedetto Odescalchi
Predecessore: Vescovo di Viterbo Successore: BishopCoA PioM.svg
Tiberio Muti 14 maggio 1636-13 settembre 1638 Francesco Maria Brancaccio I
II
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con
con
Tiberio Muti {{{data}}} Francesco Maria Brancaccio
Predecessore: Cardinale diacono di Santa Maria in Cosmedin Successore: CardinalCoA PioM.svg
Lelio Biscia 9 febbraio 1637-28 luglio 1638 Girolamo Colonna I
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con
con
Lelio Biscia {{{data}}} Girolamo Colonna
Predecessore: Cardinale diacono di Sant'Eustachio Successore: CardinalCoA PioM.svg
Ippolito Aldobrandini (Jr.) 28 luglio 1638-25 gennaio 1644 Marzio Ginetti I
II
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Ippolito Aldobrandini (Jr.) {{{data}}} Marzio Ginetti
Bibliografia