Alessandro Cesarini juniore
Alessandro Cesarini Cardinale | |
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Età alla morte | 52 anni |
Nascita | Roma 1592 |
Morte | Roma 25 gennaio 1644 |
Sepoltura | Basilica di Santa Maria in Aracoeli |
Ordinazione presbiterale | non si hanno informazioni |
Nominato vescovo | 14 maggio 1636 da papa Urbano VIII |
Consacrazione vescovile | 25 maggio 1636 dal card. vescovo Antonio Marcello Barberini |
Creato Cardinale |
30 agosto 1627 da Urbano VIII (vedi) |
Cardinale per | 16 anni, 4 mesi e 26 giorni |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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Alessandro Cesarini detto juniore (Roma, 1592; † Roma, 25 gennaio 1644) è stato un cardinale e vescovo italiano.
Cenni biografici
Nacque a Roma nel 1592, figlio di Giuliano marchese di Civitanova e della moglie Livia nata Orsini. Alessandro ebbe quattro fratelli: il primogenito Giovanni Giorgio che successe al padre nel ducato, Virginio, Ferdinando che divenne referendario delle due Segnature e Pietro che appartenne all'Ordine gerosolimitano. Essi erano pronipoti del cardinal omonimo Alessandro Cesarini detto seniore, appartenevano al ramo di questa famiglia anche i cardinali Giuliano Cesarini, seniore (1398-1444) e Giuliano Cesarini, iuniore (1466-1510).
Formazione e attività
Nell'anno 1602 Alessandro fu inviato a studiare nella città di Parma dove fu raggiunto poco dopo dal fratello Virginio e dove furono ospiti per cinque anni del duca Ranuccio Farnese. Completati gli studi umanistici, i due fratelli tornarono a Roma dove Alessandro completò gli studi in giurisprudenza, laurendosi in utroque iure. Nel 1624 Virginio morì all'età di ventinove anni. Questi fu molto stimato da papa Urbano VIII che lo volle suo maestro di camera.
Alessandro fu avviato alla carriera curiale sotto il pontificato di Paolo V, divenendo chierico della Camera apostolica. Nel 1620 fu creato referendario delle due Segnature e protonotario apostolico. Fu governatore nel conclave del 1623, che vide l'elezione al soglio pontificio del cardinale Vincenzo Maffeo Barberini che prese il nome di Urbano VIII.
Cardinalato
Questi lo creò cardinale nel concistoro del 30 agosto 1627 con il titolo di cardinale diacono di Santa Maria in Domnica. Nel 1632 optò per la diaconia dei Santi Cosma e Damiano.
Nel 1636 fu nominato vescovo di Viterbo. Fu consacrato domenica 25 maggio di quell'anno nel palazzo del Quirinale dal cardinal Antonio Barberini seniore, O.F.M. Cap., coadiuvato da mons. Fabrizio Suardi (Ch), vescovo di Lucera e da mons. Benedetto Landi (Ch), vescovo di Fossombrone. Durante il periodo del suo vescovato edificò a Viterbo la chiesa di san Leonardo e restaurò e riaprì il seminario, rimasto chiuso per lunghi anni.
L'anno successivo optò per la diaconia di Santa Maria in Cosmedin, quindi nel 1638 per quella di Sant'Eustachio. Non potendo per i suoi impegni in Curia rispettare l'obbligo della residenza, in quell'anno rinunziò al vescovato e tornò a Roma dove riprese l'attività curiale, soprattutto la sua opera di compilatore degli atti concistoriali, incarico che il pontefice gli aveva affidato già dal 1626.
La sua opera cardinalizia si svolse sotto il pontificato di Urbano VIII e durante la guerra dei Trent'anni. Ma a quanto sembra il Cesarini non ebbe una parte di rilievo nella vita politica della Chiesa, né le gravi e tragiche ripercussioni della lunga guerra che si registravano a Roma riuscirono a scuoterlo dalla routine della vita di Curia.
Morte
Morì a Roma nel 1644. Fu sepolto nella tomba di famiglia nella chiesa di Santa Maria in Aracoeli.
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale |
- Cardinale Guillaume d'Estouteville, O.S.B.Clun.
- Papa Sisto IV
- Papa Giulio II
- Cardinale Raffaele Sansone Riario
- Papa Leone X
- Papa Paolo III
- Cardinale Francesco Pisani
- Cardinale Alfonso Gesualdo
- Papa Clemente VIII
- Cardinale Pietro Aldobrandini
- Cardinale Laudivio Zacchia
- Cardinale Antonio Marcello Barberini, O.F.M.Cap.
- Cardinale Alessandro Cesarini
Successione degli incarichi
Predecessore: | Cardinale diacono di Santa Maria in Domnica | Successore: | |
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Carlo de' Medici | 6 ottobre 1627-6 settembre 1632 | Camillo Francesco Maria Pamphilj |
Predecessore: | Cardinale diacono dei Santi Cosma e Damiano | Successore: | |
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Agustín Spínola Basadone | 6 settembre 1632-9 febbraio 1637 | Benedetto Odescalchi |
Predecessore: | Vescovo di Viterbo | Successore: | |
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Tiberio Muti | 14 maggio 1636-13 settembre 1638 | Francesco Maria Brancaccio |
Predecessore: | Cardinale diacono di Santa Maria in Cosmedin | Successore: | |
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Lelio Biscia | 9 febbraio 1637-28 luglio 1638 | Girolamo Colonna |
Predecessore: | Cardinale diacono di Sant'Eustachio | Successore: | |
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Ippolito Aldobrandini (Jr.) | 28 luglio 1638-25 gennaio 1644 | Marzio Ginetti |
Bibliografia | |
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- Cardinali diaconi di Santa Maria in Domnica
- Cardinali diaconi dei Santi Cosma e Damiano
- Vescovi di Viterbo
- Cardinali diaconi di Santa Maria in Cosmedin
- Cardinali diaconi di Sant'Eustachio
- Vescovi consacrati nel 1636
- Vescovi italiani del XVII secolo
- Italiani del XVII secolo
- Vescovi del XVII secolo
- Vescovi per nome
- Vescovi consacrati da Antonio Marcello Barberini
- Concistoro 30 agosto 1627
- Cardinali italiani del XVII secolo
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